Kasia Smutniak militare per fiction: “Io sul set con Leone, tra poppate e fucili!”

Dalla scomparsa del suo compagno Pietro Taricone, cinque anni fa, la vita di Kasia Smutniak è cambiata molto. A darle forza è stata la figlia Sophie, 11 anni, ma anche il suo compagno attuale, Domenico Procacci. Un'unione importante, da cui un anno fa è nato il piccolo Leone. Un percorso simile a quello della protagonista della ultima fiction di cui è protagonista, Limbo, tratto dal romanzo di Melania Mazzotto: è la storia di una donna-soldato, il sottufficiale Manuela Paris, in missione di guerra in Afghanistan. Rimasta ferita durante un attacco, torna in Italia per guarire le ferite del corpo e dell'anima. Per lei sarà determinante l'arrivo di Mattia (interpretato da Adriano Giannini), che risveglia le sue emozioni. Una prova intensa la sua, che le è valsa il premio come miglior attrice protagonista al Roma Film Fest 2015. "Sono emozionata per questo riconoscimento: per me è molto speciale, quindi ringrazio tutti quelli che hanno lavorato con me, ma soprattutto Domenico, che mi ha 'costretta' ad interpretare una donna soldato a pochi mesi dal parto" esordisce lei. Quando le si chiede come si è preparata al ruolo, l'attrice di origine polacca racconta: "Ho dovuto fare un addestramento alla base militare della Cecchignola, dove io e gli altri attori abbiamo avuto la possibilità di incontrare i soldati che sono stati in Afghanistan e di vivere a stretto contatto con loro. Grazie ai racconti delle vite vissute, sono riuscita a capire meglio quello che succede in missione. Ho visto tanti filmati che raccontano scene di vita quotidiana nel campo e quelli sugli attacchi militari. E poi lo scambio di idee che ho avuto con i soldati mi ha aiutata a immedesimarmi e a capire  meglio il mio personaggio così particolare. Mio padre era generale dell'Aeronautica militare polacca e anche mia nonna era una militare. Dopo la scuola mi portava in caserma con lei e io ho sempre pensato che fosse un lavoro come gli altri, anche se comportava grandi rischi: forse perché nella mia famiglia e nel mio Paese, la Polonia, una donna che sceglie di fare la militare è sempre stato un concetto chiaro e naturale. In Italia, invece, le donne in  mimetica sono una novità più recente. Mi sono molto divertita sul set, anche perché interpretare una donna soldato è sempre stato il mio sogno nel cassetto". Infine, quando si nota che in questo periodo viviamo una particolare tensione dopo gli attacchi terroristici a Parigi e le si chiede se da madre è preoccupata per il futuro dei suoi figli, Kasia risponde: "Me lo chiedo sempre. Però penso che non servano né rabbia né paura per affrontare momenti così complicati. Preferisco solo pensare a quando ho cominciato a seguire l'addestramento militare per interpretare il personaggio di Manuela: avevo partorito da poche settimane Leone e si può dire che è stato girato davvero tra poppate e fucili!".



Fonte: Nuovo tv