Giambattista Vico diceva che la storia altro non è che un insieme di corsi e di ricorsi. Il bello è che lo affermava nel lontano 1700, nonostante non avesse visto nemmeno una puntata di Uomini e Donne, dove il tempo pare essersi congelato e a giro ci ripropinano sempre le stesse dinamiche.
Immancabile è il triangolo nuovo tronista, corteggiatrice di punta e vecchio tronista, imprescindibili sono le litigate tra Tina Cipollari e uno a caso dei protagonisti del Trono Classico, non ci possiamo sottrarre dalle esterne con piumone o da quelle al cinema mentre guardano tutti lo stesso pezzo di film tratto da Ti presento Joe Black in cui Anthony Hopkins enuncia il celeberrimo discorso sull'amore, e da un anno a questa parte non possiamo più fare a meno delle vicende di Giorgio Manetti e Gemma Galgani.
Posto che io sono una fervente sostenitrice de 'Gli uomini tornano tutti e tornano sempre' (il problema è che lo fanno quando è troppo tardi', ma qui non ci voleva la zingara per capire che prima o poi il bel gabbiano sarebbe tornato a svolazzare in quel di Torino.
La verità, però, è che se Giorgio e Gemma si fossero incontrati al di fuori del programma, lontano da telecamere e riflettori, lui un altro ballo non glielo avrebbe concesso nemmeno pagato a peso d'oro. Anzi, con tutta probabilità avrebbe cambiato numero di telefono e pur di non avere più niente a che fare con lei sarebbe emigrato in Papuasia. La Galgani, si sa, è la dama più forte del Trono over (specialmente dopo il ricambio generazionale e la dipartita degli altri protagonisti), per cui avere a che fare con lei garantisce il centro dello studio, la visibilità e le conseguenti serate. Questo per forza influisce sugli atteggiamenti di Giorgio, che ci sguazza alla grandissima.
A tutte le donne che però non hanno né il favore del pubblico - che o per empatia o per spirito sadico segue assiduamente la Galgani - né quello di Maria De Filippi, dico che comportarsi con un uomo come fa Gemma è deleterio. Lei è la summa di tutti quegli atteggiamenti che fanno scappare i maschi, e non mi stupisce che una donna tanto bella, magra, bionda, di classe e di cultura sia ancora - dopo millenni - inchiodata in trasmissione a cercare uno straccio d'uomo. E' lamentosa, appiccicosa ed egocentrica, senza tralasciare il fatto che quando le cose non girano nel verso giusto per lei, punta i piedi e fa i capricci come mia nipote di sei anni.
Prima balla con George il lento che tutta l'Italia (io Maria, però, mi dissocio) brama, poi stringe la mano di lui manco fossimo in una scena a caso di Via Col Vento e gli manda dei cioccolatini per ricordargli tutta la sua dolcezza, poi si rifiuta di sedersi di fronte a lui a centro studio. Ma la sua è tutta scena...
Il 4 settembre 2015 - data ormai celebre quanto quella della scoperta dell'America o della presa della Bastiglia - Gemma ha fatto l'unica cosa giusta di tutta la sua storia con Giorgio: lasciarlo perché lei voleva al suo fianco un uomo che ricambiasse il suo amore. A questo gesto forte avrebbe dovuto seguire una fredda cortesia da parte di lei e nessun segno di cedimento né di sofferenza. Ovviamente lei ha fatto tutt'altro, rinfacciando a George ogni minimo errore (sta storia del pronto soccorso la possiamo archiviare o è destinata a cicciare fuori nei momenti meno opportuni come il jingle del dentifricio di Inside Out?), impicciandosi delle sue vicende e soprattutto mettendosi in competizione con Tina Cipollari, mostrando a tutta l'Italia un suo lato decisamente poco signorile e gradevole.
Detto ciò il mio consiglio è sempre lo stesso. Gli uomini come Giorgio Manetti non sono perle così rare da trovare: di gabbiani innamorati della loro libertà, che per questo non vi promettono niente e non si impegnano è pieno il mondo. Se, però, volete giocarvi le vostre chance non agite mai come Gemma e già starete un pezzo avanti.
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