‘L’Allieva 3’, Alessandra Mastronardi spiega in che modo le misure anti Covid hanno influenzato le scene hot. E a proposito di una nuova stagione…
Dalia Luglio 2, 2020
Sono ormai lontani i tempi in cui Alessandra Mastronardi interpretava il ruolo della giovane Eva Cudicini ne I Cesaroni. Da lì, l’attrice ha poi spiccato il volo e oggi si divide tra Roma, Londra e Hollywood.
In Italia, è ora particolarmente amata per il ruolo ricoperto ne L’Allieva, accanto a Lino Guanciale, di cui in questi giorni si sta girando la terza stagione. Nei giorni scorsi, i due protagonisti avevano dichiarato che questa sarebbe stata l’ultima stagione della serie, spiazzando molti fan.
Eppure, la Mastronardi, intervistata da Tv Sorrisi e Canzoni, è tornata a parlare della serie e dell’eventualità che possa esserci anche un’ulteriore stagione della serie tv:
Mai dire mai. Non chiudiamo subito tutte le porte. È vero però che non amo la lunga serialità. Credo fermamente, e l’ho sempre detto, che bisogna rispettare i personaggi e le loro storie: non è mai giusto portare avanti dei caratteri quando hanno finito di raccontare o di farti emozionare.
Tutti gli attori sono tornati a girare le scene de L’allieva 3, dovendo sempre rispettare le misure sanitarie anti-Covid:
Le sceneggiature si sono adattate alla situazione, evitando scene di massa e togliendo quelle più intime quando non è necessario.
Questo, però, non significa che non ci saranno scene più ravvicinate tra i protagonisti:
Non vi preoccupate, le scene più intime ce le eravamo portate a casa già prima dell’emergenza. Per la gioia dei fan.
Alessandra ha poi voluto svelare come stia evolvendo il suo personaggio, che si troverà a dover fronteggiare nuove sfide, diverse da quelle delle passate stagioni:
Non è più un’allieva, è un medico legale, affianca CC, anzi a volte segue lei stessa le perizie. È proprio questo che la porterà spesso a trovarsi nei guai. E si troverà a dover scegliere a quale parte della sua vita dare una priorità: se alla carriera o alla sua vita privata.
Infine, la Mastronardi ha confidato di aver ricevuto tanti rifiuti nella sua carriera, nonostante oggi possa apparire più che rosea:
Porte in faccia? Eccome, ce ne sono state tante! All’inizio fa male perché subentra l’orgoglio e la prendi sul personale, ma poi capisci che non era il tuo treno. Ho visto film per i quali mi era stato detto di no, e devo riconoscere che quasi sempre ho pensato: “Era giusto così“. Un esempio? Un progetto estero: non ero riuscita a essere presente all’ultimo incontro e così il mio coinvolgimento è sfumato. Sono stata malissimo, pensavo potesse essere la mia grande occasione. Invece mesi dopo ho scoperto che il progetto si era arenato e nel frattempo ero riuscita a fare una deliziosa commedia, Si muore solo da vivi.
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