‘Le Iene’, le prime parole di Nadia Toffa dopo il ricovero: “Mi ha stupito tanto l’affetto della gente”

Categorie: Televisione, Ultime News

Due settimane fa la notizia del malore e del successivo ricovero di Nadia Toffa, inviata e conduttrice de Le Iene, aveva lasciato col fiato sospeso l'opinione pubblica. Col passare delle ore, poi, tramite il profilo ufficiale del programma, la bresciana aveva rassicurato sulle sue condizioni di salute i tantissimi estimatori.



Nadia ha lasciato l'ospedale e sta piano piano riprendendosi. Il settimanale Chi, nel numero in edicola mercoledì prossimo, mostra le prime foto della donna:

E questa sera, durante la puntata domenicale de Le Iene Show, la Toffa parlerà per la prima volta dei momenti che hanno preceduto il suo malore:



Un paio di settimane fa ero nella mia amata Trieste a fare un servizio, dovevamo incontrare un segretario di un sindacato. La sera sono andata a mangiare, ho brindato con l’autore perché siamo riusciti a incontrarlo e poi sono andata a letto in hotel. Tutto normale. La mattina poi mi alzo, faccio il caffè e chiamo Davide Parenti (ideatore del programma di Italia 1, ndr) per parlare di lavoro. Lui poi mi ha detto che ero molto rallentata. Io sinceramente non ricordo benissimo, mi sentivo strana...

Avevo prenotato il treno alle 13.02, erano le 11.30 e dico: 'Potrei anticiparlo, quasi quasi scendo giù nella hall, pago e semmai faccio il cambio del treno per arrivare prima a Milano e iniziare subito a montare il servizio...'. Tutto normalissimo ma io mi sentivo un po’ strana. Avevo chiuso la valigia, messo il cappotto e prima di scendere ho detto: 'Sai che quasi quasi mi sdraio un attimo?', ma non è da me. È raro che io mi senta stanca, non ho tanti momenti in cui dico: 'Mi rilasso', sono fatta così: io vado a mille, corro sempre. In effetti era una cosa strana… Ho detto 'mi sdraio', invece non l’ho fatto. Quindi scendo, mi ricordo benissimo la hall dell’hotel. Ho chiesto di pagare e il taxi per andare in stazione. A un certo punto sono caduta. L’ultima frase che mi ricordo era quella della ragazza della reception che mi ha detto: 'Vuoi che ti dia una mano con le valigie, ché è arrivato il taxi?'. Poi sono caduta di faccia, ho ancora un livido ma sta migliorando.



Io non ricordo il malore, ma mi ricordo l’ambulanza. Nella mia vita non l’avevo mai presa. All’inizio ho pensato fosse successo un incidente perché sentivo un’ambulanza, ma dopo un po’ mi sono resa conto che forse sentivo la sirena un po’ troppo vicina. Quindi ho realizzato e mi sono detta: 'Vuoi vedere che è la mia ambulanza?'. Ho ripreso conoscenza in ambulanza. Poi a un certo punto ho visto Max (autore storico de Le Iene, ndr) ma erano passate ormai cinque ore, ho avuto un black-out. Lo vedo e gli dico: 'Ma tu cosa ci fai a Trieste?'. Ero lucida, ma non mi sono resa conto di ciò che stava accadendo, della gravità. Nessuno sapeva cosa avessi.

Ad un certo punto, il viaggio in elicottero, che è stato una figata pazzesca. Non l’avevo mai preso e mi piacciono da impazzire queste cose: ho fatto bungee jumping… l’elicottero in effetti non l’avevo mai provato. Mi dicono: 'Si deve andare in elicottero. C’è la bora'. Mi hanno messo le cuffie perché l'elicottero fa molto casino, avevo un microfonino e parlavo con il capitano, ero là a chiacchierare. Sorvolavamo le città, lo vedevo sulla destra. Diceva il capitano: 'Adesso stiamo passando Porto Marghera', poi eravamo passati per Vicenza… Quando parlavo col capitano e mi illustrava le città, io pensavo ai servizi che avevo realizzato. Quando poi sono arrivata al San Raffaele c’era un sacco di gente, io dicevo: 'Ma cosa ci fate qua?'.

La bresciana ammette che non si aspettava questa ondata di affetto ricevuto in questi giorni:

C’è stato poi un momento in cui è arrivata un’infermiera e mi ha detto: 'È iniziato adesso Tu sì que vales e Maria De Filippi ha iniziato salutandoti e facendoti un grande in bocca al lupo con un pensiero per te'. Io la guardo e dico: 'Ma chi è che gliel'ha detto? Chi ha detto a Maria De Filippi che sono stata male?'. Invece poi mi hanno detto che è successo un putiferio. Io mi sono molto commossa, mi hanno detto di città che hanno pregato per me, città intere: a Taranto hanno fatto la fiaccolata, Napoli ha pregato per me… scusate se mi commuovo ma… mi ha stupito tanto l’affetto della gente comune, perché secondo me non contava tanto il personaggio, pregavano davvero per me, per le battaglie che portiamo avanti.

In ospedale mi hanno ribaltato come un calzino. Stare in ospedale ti riporta un po' al succo delle cose. Non è la prima volta che vado all'ospedale perché ascolto poco i segnali del mio fisico. Ogni volta che ti ricoverano però ti riportano proprio all'essenza delle cose, rivaluti anche la fisicità, le cose basilari.

Solidarietà ricevuta anche da parte di politici:

Un’altra cosa che mi ha stupita sono i messaggi ricevuti da parte di politici con cui ho un rapporto 'conflittuale'. È nel nostro mestiere da Iene battersi per tutelare diritti, parlare di salute, problematiche, difendere la gente, quindi andiamo senza paura di nessuno e affrontiamo chiunque. Sono arrivati messaggi anche di politici che ho affrontato in passato.

La 38enne è consapevole del rischio corso e ora può permettersi di riderci su:

Adesso ci rido, però ci sono tante persone che si sono preoccupate e me ne rendo conto. Io prendo molto la vita con ironia, se le cose devono succedere è perché devono accadere, e ogni cosa ti insegna qualcosa, però se mi metto nei panni delle persone che si sono preoccupate per me un po' mi commuovo. I miei genitori si sono preoccupati da morire, tutti voi…".