Leoluca Campagna dixit, Paola Facchinetti respondit
Chia Maggio 15, 2014
Leoluca Campagna si rivolge a Paola Facchinetti: ‘Noi ci siamo conosciuti qui… se fai così fai piangere anche me… vieni qua, dammi le mani! Noi ci siamo conosciuti qui, in questo contesto magico, particolare, Paola, perché è stato una sorpresa per tutti questo posto… io… per me Uomini e Donne, questo studio, è come se fosse la lampada di Aladino. Hai capito? Io avevo… avevo tanti desideri, uno in particolare, o meglio tre, perché Aladino ti dà tre possibilità e quindi io ho sfregato la lampada e avevo tre desideri. E lo sa benissimo chi ha partecipato, cioè chi ha la scheda di selezione del mio primo colloquio a Uomini e Donne: volevo una donna bella, bionda, alta, snella… questo era il prototipo… e quindi desiderio soddisfatto… tu corrispondi a tutte queste cose: bella, bionda, alta, snella… e quindi ci sei! E poi avevo il desiderio che questa donna fosse allegra, di spirito, di buonumore, sempre positiva, un po’ fuori di testa… e tu sei così, quindi secondo desiderio soddisfatto! E poi ne avevo un terzo, sicuramente più difficile: che questa donna fosse anche appassionata, innamorata e… sensibile, dolce… e questa sei tu e quindi io sono l’uomo più felice del mondo, Paola. E quindi ecco perché la lampada di Aladino sei tu! Ma non ho finito… se posso, Maria, andare avanti, perché ho tantissime cose da dirti, ho preso anche appunti, ma… e quindi ci siamo conosciuti qui, in questo posto particolare, io ho capito da subito che tu eri la donna per me e quel giorno, quando mi sono inginocchiato nel piazzale di fronte agli studi per convincerti a venire a cena con me, sapevo che stavo facendo la cosa giusta. Poi sono venuto a trovarti sempre a Bellaria appena potevo, ogni momento, tu lo sai, di giorno, di notte… e poi, insomma, ho cominciato… ho capito subito che eri la donna per me, non ho avuto mai né un dubbio, né una perplessità, mai un tentennamento… mi sono anche chiesto se ero troppo, però, ecco, no, ho fatto bene, perché sei tu, Paola, sei tu la donna che fa per me. E poi, finalmente, dopo aver insistito mille volte, tu il primo di luglio sei venuta a vivere a Torino, è vero? Abbiamo caricato la macchina, il gatto, Chicca, e sei venuta a vivere a Torino e lì ho avuto… lì è cambiato qualcosa… e quindi sei venuta a Torino il primo di luglio. Ho imparato ad apprezzarti, a conoscerti e sei una donna dolcissima, fantastica e meglio di così non mi poteva capitare nella vita… una magia, ma questo lo sai, perché ce lo siamo detto tante volte, e quindi queste sono cose che sai. E quindi io ti amo, Paola! Quello che non sai, Paola… vorrei dire ancora una cosa: io ho conosciuto te, tu hai conosciuto me e… mi conosci talmente bene, tra me e te non ci sono segreti, non ci sono trucchi, non ci sono bugie, perché questo è quello che abbiamo deciso insieme. E quindi sai come prendermi, sai tutto di me, insomma, e sono veramente molto felice. Quello che non sai è, quindi, che quando ti ho detto “ti amo” per la prima volta, era il 14 di maggio, due giorni dopo… adesso mi commuovo anch’io… due giorni dopo il nostro primo bacio e… e dopo di avertelo detto ho pianto per un quarto d’ora. Perché lo sai! Tu hai lasciato tutto per venire a Torino, hai lasciato la tua città, il tuo mare che ami tantissimo, le tue amiche che sono qua, e vi ringrazio per essere qua, di cui mi parli sempre, hai lasciato la tua attività, hai lasciato tutto e sei venuta a Torino, mi hai cambiato la vita perché hai fatto per me, in questo periodo, e anche per la mia famiglia, delle cose che nessun’altra donna avrebbe fatto per me, e quindi sei venuta a Torino e hai portato il tuo amore con i fatti e non con le parole! E adesso siccome mi sono inginocchiato una volta e… però questo lo voglio fare in piedi… voglio che mi sposi, Paola! E non mi dire “Adesso ci penso“, eh? Grazie a tutti, grazie a tutti! Non abbiamo ancora la risposta però! Mi dovresti dare una risposta!’
Paola Facchinetti: ‘Non posso che dirti “Sì!“, visto che voglio stare tutta la vita con te!’
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