Letizia Petris: “Quando mamma ha scoperto che sarei entrata al Grande Fratello ha avuto paura perché…”

Tra i protagonisti dell'ultima edizione del Grande Fratello c'è stata sicuramente la fotografa Letizia Petris, la quale durante i sei lunghi mesi trascorsi all'interno della Casa ha appassionato il pubblico non solo per via della sua relazione con Paolo Masella, ma anche per la sua toccante storia, tra l'infanzia vissuta a San Patrignano e la perdita del padre.



Intervistata dal settimanale Chi, l'ex gieffina ha ripercorso questi mesi di grande cambiamento, svelando anche che non appena ha saputo che sarebbe potuta entrare al Gf sua mamma Sara è andata nel panico:

Mamma è andata nel panico, aveva paura che per la mia sensibilità e la mia emotività io fossi in pericolo, sapeva che ne avevamo passate già tante. E quella situazione o mi avrebbe fatto evolvere o mi avrebbe fatto molto male.



Letizia ha poi ricordato i primi anni di vita, trascorsi in comunità:

Io appunto nasco qua, è la mia radice, la mia casa è sulla collina, fuori dal cancello, ma sui terreni di proprietà di SanPa. Qui ho passato le mie giornate di ragazzina, qui ho avuto le prime cotte, le prime amiche, qui facevo sport, ho fatto 14 anni equitazione... Mamma e papà lavoravano qua, ma la loro non era una semplice scelta di lavoro, ma una scelta di vita.

L'ex gieffina ha anche parlato dei lati positivi e di quelli negativi della vita a San Patrignano:

I lati positivi? C’è un elenco che non finisce più. Qui capisci la profondità della vita e delle emozioni, il valore delle cose, il valore di una forchetta, di un piatto, di quello che mangi, c’è la lealtà, c’è l’amicizia, qui siccome non hai proprio il cellulare, come si è detto, la tua giornata è basata sul dialogo, cosa che non si fa quasi più fuori da qui. Pregiudizi? Fuori di qui ero la figlia dei drogati. Noi bambini andavamo a scuola a Rimini con un pulmino con una scritta grande così, “San Patrignano”, per me era motivo di vanto, ma presto ho capito che quello che per me era, appunto, uno stemma, per gli altri era uno stigma.



E ancora:

Mi dicevano: “Ma non ti vergogni a raccontare la storia dei tuoi genitori?”. Per me è sempre stato motivo di orgoglio, parlare di mio padre, di mia madre, parlare della mia famiglia. E poi ascoltando le loro storie, le storie dei ragazzi, ho capito che spesso il voler essere accettati nel gruppo ti porta a fare delle cose magari forzate, sbagliate, io questo non l’ho mai fatto, per questo sono stata sempre molto indipendente, il che è anche un bene, ma mi ha reso anche molto sola, a 15 anni avere l’amica, la confidente... Ma fuori da qui non avevo persone di cui mi fidavo, in questo il Gf mi è davvero servito.

La Petris infine, ha spiegato cosa le ha lasciato la Casa del Grande Fratello:

Paradossalmente il chiudermi nella Casa mi ha aperto al mondo, perché lì ho capito che non tutti i rapporti devono essere profondi, estremi e totalizzanti. Ci sono persone con cui semplicemente puoi andare a bene un drink o a ballare, il che non implica che di quella persona ti fidi ciecamente o che quella persona è da temere. Ho imparato che non c’è soltanto il bianco e il nero, ma ci sono anche tante sfumature, ci sono rapporti sanissimi che nutrono, magari, una sola parte di noi.