Che meraviglia che era ieri sera Simona Ventura al suo rientro in Italia dopo l'eliminazione da L'Isola dei Famosi!
Quel sorriso radioso, quella luce negli occhi, quei discorsi così calzanti... Certo, sembrava uscita direttamente dalla sfilata del Trono over di Uomini e Donne sul tema "Sensuale ma mai volgare", visto l'abito leggermente trasparente e un pelino troppo audace per una donna della sua età (Gemma Galgani da casa si sarà infuriata come una bestia all'idea che nello studio dell'Isola non ci fosse un Gianni Sperti pronto a cazziare SuperSimo), ma diamine, ieri sera era la sua sera e quindi le si perdona anche quello.
La Ventura è stata super carica, euforica e positiva nel raccontare tutto ciò che questa esperienza così unica e particolare le ha lasciato, ma anche determinata e apprensiva nel far notare ad Alfonso Signorini che forse forse avrebbe potuto evitare di dedicare una copertina di Chi ad un rancoroso Stefano Bettarini (che altri modi per finire in prima pagina - o per essere invitato nei salotti televisivi - non li ha se non parla della sua ex moglie...), le cui frecciatine saranno sicuramente servite a sè stesso per rispolverare la popolarità e al giornale per vendere qualche copia in più, ma al contempo avranno ferito i figli della coppia, loro e solo loro visto che Simona ha una vita così 'piena ed appagante' che se ne frega e passa oltre, e forse lo si poteva evitare.
Ha tenuto banco per oltre mezz'ora, ha asfaltato come un Caterpillar chi doveva asfaltare, ha speso belle parole per tutti coloro che occupano un posto speciale nel suo cuore. E a me è spiaciuto un sacco. E' spiaciuto un sacco perché se solo sull'Isola avessimo visto la Simona Ventura che abbiamo visto ieri, la stessa che conosciamo da sempre, l'avremmo adorata. Letteralmente. L'unica cosa giusta che ha detto Bettarini, infatti, è che l'Isola ha tirato fuori il peggio della sua ex moglie... Ed è un vero peccato, perché la Simona di ieri sera l'Isola non l'avrebbe vinta, l'avrebbe stravinta.
Comunque non mi venite a dire che ce l'avevano tutti con lei, là dentro, perché io la spiccata preferenza nei suoi confronti l'ho sempre vista, a partire dall'annuncio del cast per finire ieri al brindisi tête-à-tête con la Marcuzzi che a fine puntata ha pure chiosato dicendo "E' stata una bella puntata, abbiamo avuto Simona con noi", come se fosse un evento eccezionale.
Finito di santificare la Ventura, ora sono passati a Paola Caruso. Che, per carità, due risate me le strappa spesso e volentieri, e fondamentalmente non penso sia una cattiva ragazza, però è innegabile che marci moltissimo sul suo personaggio. E con 'suo personaggio' non intendo quello della Bonas sciocchina che ride in modo stridulo, ma quello della povera vittima emarginata dal gruppo. Ha capito che ergersi a Federica Lepanto dell'Isola le sta facendo gioco, e prosegue dritta per la sua strada, conscia che di settimana in settimana gli applausi e le clip celebrative della piccola CeneRantola aumentano, spianandole la strada per la finale.
Prevedibilissima l'eliminazione di Andrea Preti, un peccato quella di Stefano Orfei che ha perso lo scontro con Alessia Reato, seconda eliminata della serata, per rimanere come naufrago solitario a Playa Soledad. In gruppo il circense era tremendo, ma le risate che mi faceva fare mentre delirava urlando 'Bri, mi manchi!', per poi scoppiare a piangere, salvo poi tornare serio mezzo secondo dopo, pochi altri me le han fatte fare...
Nonostante i palesi tentativi di metterli uno contro l'altro, il mio gruppetto dei 'Giovanissimi' composto da Jonás Berami, Cristian Gallella, Mercedesz Henger e Gracia De Torres (che poi io adoro che i due ex tronisti, entrambi classe '83, rientrino nei giovanissimi... mi sento una pischella!) resiste e va avanti... Avranno i loro difetti, saranno talvolta pesanti e permalosi, ma sono gli unici che ho visto coerenti e schietti fin dal loro sbarco sull'Isola... E se Jonás fosse davvero uno stratega come lo accusano di essere, contro il nominato del gruppo Giacobbe Fragomeni non avrebbe mai scelto, in quanto leader della settimana, di contrapporre Gianluca Mech, il più debole del gruppo. Uno stratega ci avrebbe messo Marco Carta, per esempio, con la scusa - già sentita e risentita mille volte - di fare provare anche a lui il brivido della nomination, tanto per dirne una, e avrebbe fatto fuori con sicurezza uno dei papabili candidati alla vittoria finale. Jonás no.
Ps. Un minuto di silenzio per il pubblico lobotomizzato dello studio dell'Isola, che reagisce agli eventi con quei 10-15 secondi di ritardo simbolo di piena spontaneità e dilagante personalità. Quando ieri li ho sentiti fischiare Gracia De Torres e l'attimo dopo, quando la Marcuzzi ne ha preso le difese, applaudire la conduttrice, ho improvvisamente capito perché domenica non abbiamo raggiunto il quorum.