‘L’Isola dei Famosi 12’: l’opinione di Chia sulla quinta puntata

Se per quattro puntate aveva regnato la noia più assoluta e le balle di fieno rotolavano placide in studio, direi che nella quinta diretta de L'Isola dei Famosi 12 è stato recuperato tutto il tempo perduto, ecco.



Non si vedeva così tanta carne al fuoco dall'edizione precedente, per dire. E io, devo confessarvelo, ho passato metà puntata a vomitare cuori che nemmeno Cupido a San Valentino.

La colpa è stata innanzitutto di Paola Barale. Lo aveva preannunciato sui social e ha mantenuto la promessa, accettando di essere presente ieri sera per sostenere il suo ex storico, colui che ha condiviso con lei tredici lunghi anni d'amore, Raz Degan. Quel Raz Degan che "Io sto facendo Survivor" mentre il resto del gruppo sta all'Isola. Quel Raz Degan che "Se non mi parli non ti dico 'stai zitta'!". Quel Raz Degan che pur di non mischiarsi agli altri naufraghi vagliacchi e ingegni (tra cui c'è sempre un talpa, non dimentichiamolo!) si è praticamente creato un'Ultima spiaggia dove vivere in solitudine anche in un'edizione in cui non era prevista. Quel Raz Degan a cui è bastato udire la voce della sua bionda per illuminarsi d'immenso.



Io avrei sfanculato tutto il resto della puntata e avrei passato ore ad ascoltare quei due, son sincera. Tra un "Te lo giuro, amore" e un "Sto guardando una stella" io ero già davanti allo schermo del mio televisore in ginocchio a pregare che la Barale accettasse di andare di corsa sull'Isola, anche solo come guest star (sottotitolo: "quella mia malsana passione per le ship impossibili, parte ventordici"). Ma su, che bellini erano? Sul "La chiamerò amore per tutta la mia vita" mi si è quasi sciolto metà di quel pezzo di ghiaccio che ho in mezzo al petto, per dire.

Un po' di colpa, poi, l'ha avuta anche Massimo Ceccherini, che sarà anche un disastro ambulante (e come naufrago difficilmente l'ho sopportato, per non parlare dei vari altarini venuti a galla riguardo la sua - già prevista - prematura dipartita dall'Honduras...) ma mi fa letteralmente impazzire quando da di matto pur di difendere il suo amore per Elena, e l'onore di quest'ultima. Voto 3 come naufrago, ma 11 come compagno, senza dubbio.



L'ultima parte di colpa, infine, è stata di Eva Grimaldi. Io lei la ADORO. Già ai tempi di Pechino Express mi faceva sbellicare dalle risate, così spontanea e genuina com'è, ma all'Isola sta riuscendo a tirar fuori anche il suo lato più intimo e nascosto. Sentirla raccontare con il sorriso sulle labbra della sua infanzia non certo semplice e di quella Milva che vuole riscoprire mi fa scaturire un'inevitabile empatia nei suoi confronti. Un bel personaggio, ma soprattutto una bella persona. E l'entusiasmo sincero alla vista della sua Imma Battaglia, per una settimana guest star sull'Isola, lo ha dimostrato.

Tra i momenti clou della puntata, comunque, va inserita anche la surreale prova leader. Non so se mi affascina di più vedere Stefano Bettarini spiegare ai naufraghi regole che manco lui ha capito, o loro che in pieno clima anarchico fanno a prescindere quel che gli pare, ma il risultato è fantastico. Come è stato fantastico pensare che Simone Susinna potesse avere davvero vinto una prova di logica, ecco. Sto ragazzo deve ringraziare di essere nato gnocco, perché altrimenti sarebbe la fine. Io stavo ancora aspettando che lui ci spiegasse come era arrivato a scrivere sulla lavagnatta "10" quale risultato di un'operazione che manco aveva letto, visto che si era subito ributtato in acqua, ma grazie al cielo gli autori hanno avuto il buon senso di invalidarla e farla ripetere in Palapa.

A trionfare a quel punto è stato il nostro eroe Raz, che si è guadagnato così non solo l'immunità dalle nomination ma anche il diritto di scegliere tra tutti i burattini che lo circondano di quali liberarsi prima. E io mi sono armata di pop corn per godermi l'inizio della fine, il disgregamento del gruppo, gli altarini che vengono a galla, le maschere che cadono e chi più ne ha più ne metta. Ah, quanto me piace il trash!

A finire a rischio eliminazione, oltre al prode Susinna (ossia il bff della grammatica italiana nonché sosia glabro e meno acuto della Dottoressa Tibi), anche Moreno Donadoni (ossia il nuovo campione mondiale di harakiri, che ormai nemmeno più le sue rime ad minchiam potranno impedire) e Giulia Calcaterra (ossia colei che allo scoprire che il suo moroso l'avrebbe lasciata a causa della vicinanza con Simone ha reagito con la stessa enfasi che ho io quando mi informano della variazione del Pil della Germania... Per carità, l'applauso del pubblico in studio è stato tristerrimo, e ci sta anche che lei non si sia scomposta più di tanto perché certa dell'intelligenza di chi ha accanto, però un po' strano lo è stato lo stesso, ecco...).

In attesa dello sterminio dei vagliacchi, andiamo tutti a pettinare le bombale, va.

Ps. Betta, già finiti i tempi dei cuori fronte telecamera per Dayane Mello, eh?