Già ieri pomeriggio si era tornato a parlare a Domenica Live di Andrea Zenga e del travagliato rapporto con il padre Walter Zenga: il concorrente del Grande Fratello Vip 5 ha raccontato all'interno del programma, in più riprese e senza livore, di un legame inesistente con il padre, ricevendo grandi complimenti per la compostezza delle sue confessioni, un racconto che era stato esente da giudizi e nel quale il giovane aveva più volte puntualizzato di non voler recriminare nulla all'ex Campione.
Tuttavia, se il fratello Nicolò ha confermato indubbiamente la versione di Andrea, Jacopo, il fratellastro del gieffino nato dal matrimonio precedente del calciatore, ha voluto difendere il padre, insieme alla madre Elvira Carfagna. I due fratelli si sono poi ritrovati in un faccia a faccia (a distanza) a Live - Non è la D'Urso (che potete vedere cliccando QUI), ritornando a discutere di un dialogo avvenuto tra Andrea e suo padre al matrimonio di Jacopo: nell'ultima puntata del Gf Vip 5, infatti, Jacopo aveva accusato il concorrente di aver sminuito il contatto, riducendolo ad uno scambio di saluti, parlando, invece, di un dialogo più articolato (QUI il video del loro confronto).
A quel punto il gieffino aveva chiarito che il suo era stato un tentativo di tutelare il padre, visto il contenuto discutibile di quella conversazione, versione che è stata confermata da Nicolò - "Ne abbiamo parlato a telefono Jacopo, lo sai!" - spingendo il fratello a rivelare:
Io da mio papà non l'ho sentita, l'ho sentita da Andrea e da Nicolò. (...) Papà parlando con Andrea, come frase d'apertura, ha parlato del fatto che la mamma di Nicolò e Andrea magari abbia raccontato cose errate a loro due per mettere sul rapporto una piega un po' sbagliata.
Dal suo canto Nicolò ha espresso la sua amarezza:
Il problema è che non è una buona frase d'apertura dopo 14 anni che non parli con un figlio dare contro alla madre. Ma questi sono dettagli che devono rimanere nostri, il problema è che è passato il messaggio che Andrea non avesse voluto dire di questa conversazione per pararsi le spalle da chissà che cosa. In realtà lui l'ha detto: 'siccome questa conversazione è andata male, io non volevo scendere nei dettagli'. È stata una cosa signorile.
A mettere in dubbio la buona fede del 31enne, però, ci ha pensato (di nuovo) Biagio D'Anelli che ha fornito a Barbara D'Urso la busta gold shock, riuscendo a procurarsi la prefazione dell'autobiografia inedita di Nicolò, incentrata sulla vita del giovane e, inevitabilmente, sul rapporto con il padre. La D'Urso ha deciso, quindi, con l'assoluto consenso del diretto interessato, di leggere alcuni passi, riguardanti proprio l'allenatore (QUI il video):
Fin da piccolo mio padre mi ha sempre trattato come se fossi un peso, quasi come se gli dessi fastidio. Uno dei primi ricordi che ho risale a quando, con mia madre e mio fratello, ci eravamo stabiliti vicino Como: all'epoca lui giocava nel Padova, diceva che la vita di città era troppo stressante, ma solo successivamente abbiamo scoperto che in realtà lui a Padova aveva un'amante, con la quale viveva in pianta stabile. Quando tornava da una partita io non vedevo l'ora di abbracciarlo, ma per lui era più importante leggere la Gazzetta in pace. (...) Per anni mi è mancato il coraggio di dirgli quanto mi facesse soffrire vedere che in realtà lui a fare il padre era capace, semplicemente non aveva voluto farlo con noi. Così un pomeriggio mi sono messo a scrivere, gli ho detto quanto ho sofferto la sua assenza. Purtroppo la sua risposta è stata pesante, mi ha detto che io non ero nessuno per poter giudicare la sua vita, che non potevo permettermi di criticarlo, che adesso lui aveva questa nuova famiglia ed era giusto che pensasse solo a loro, concludendo che per noi lui non esisteva più. Addirittura domandandomi se avevo mai pensato di cambiare cognome!
Parole che sono state confermate da Nicolò che ha voluto ribadire:
Sai qual è il problema Barbara? Io questa mail, se avessi fatto lo stesso gioco del portare, pubblicare ecc, potevo portartela la prima volta che sono venuto da te, però non volevo parlare di questo. Sono venuto senza puntare il dito, solo per dire: 'è vero quello che ha detto Andrea, che lui per noi nei momenti importanti non c'è stato, non gliene facciamo una colpa, siamo ragazzi cresciuti bene grazie ad altre persone'. Stop. Io non l'avrei voluta far uscire questa cosa, però esiste questa mail ed è una mail che comunque ti segna. (...) Ma non l'ho portata io.
E ha voluto soffermarsi anche su una precisazione sul differente rapporto di Jacopo con il padre Walter:
Jacopo a me dispiace dirlo, ma tu lo sai, ci sono cose di cui io e te abbiamo parlato spesso. Anche tu hai avuto i tuoi problemi, poi magari tu hai avuto la forza di superarli. (...) Magari qui sorge una differenza caratteriale: Jacopo ha avuto degli scontri con nostro padre di cui io sono a conoscenza, di cui non parlo perché non riguardano me, però lui li ha superati.
Punto su cui Jacopo si è trovato d'accordo:
Quello che dici è vero. Io però non ho mai detto a nessuno che per 34 anni sono andata d'amore e d'accordo con papà. In questo momento io i problemi li ho superati, magari ci ritornerò sopra, poi li supererò di nuovo, però magari caratterialmente siamo diversi.
E voi cosa ne pensate?