Lui non c'è più, ci ha lasciato. Il suo cervello si è spento, lui non riusciva più a prendere una decisione e improvvisamente ha avuto un collasso mentale ed è stato trovato privo di vita. Loren è nato prematuro, pesava 900 grammi, ha avuto un grande trauma durante la nascita. Mi hanno detto la probabilità di farcela nel suo caso è quasi inferiore all'1%. Questa notizia mi ha travolto, ma mi hanno detto che ogni giorno che vivrà da oggi, sarà un dono di Dio. Questa cosa però mi ha dato fiducia, ho vissuto la mia vita con lui felicemente, perché ogni giorno era un dono. (...) Io l'ho sempre fatto controllare (...) Io ero tranquilla che lui fosse ok, l'unica cosa che mi aveva colpito è che tutti gli insegnanti mi dicevano che era un po' isolato, solo, non amava interagire con la gente nuova. Era un po' tagliato fuori, era solitario, introverso, timido. (...) Dopo che è successo il fatto è stata fatta un'investigazione, si è andati a trovare le cose che potevano dare una spiegazione... sono stati trovati , con l'aiuto di persone competenti, delle prove inequivocabili. Lui aveva una malattia che si chiama 'anedonia': è una patologia terrificante, ce l'hai sottopelle nascosta, non è evidente. Chi ha questa patologia riesce a far credere a chiunque gli sia vicino, che qualsiasi specialità abbia faccia parte del suo carattere. È una malattia del cervello, che porta alla degenerazione delle cellule celebrali. Questa patologia è la mancanza di desiderio e la mancanza di provare piacere per qualsiasi cosa accada.
Ad un mese di distanza dalla morte del figlio a soli 19 anni, la Del Santo ha deciso di raccontare per la prima volta in tv il dolore che sta vivendo:
Alla Toffanin, poi, ha raccontato che prima di questa tragedia era stata scelta come concorrente della terza edizione del Grande Fratello Vip, in partenza lunedì prossimo, ma che per ovvie ragioni ha dovuto rinunciare:Io ho cercato di vivere da sola tutto questo periodo, senza poter parlare con nessuno. (...) Senza poter aver il conforto e l'aiuto degli amici e della gente. Io penso che sia importante poter parlare e spiegare per ritrovare la forza di essere forti. È questo il mio obiettivo. Mi sono distrutta la mente in questo periodo per capire se umanamente si poteva fare qualcosa per aiutarlo, ma difficilmente si possono aiutare casi di questo genere. Era un destino segnato, irreversibile. Ho un solo senso di colpa: l'ultima volta che ci siamo visti non gli detto ‘ti voglio bene’ anziché baciarlo e basta. Niente altro. Ora devo riprendermi. Devo incontrare le persone. Mi hanno detto che stare segregata nel mio dolore non mi può fare che male.
Avevo firmato il contratto. Avevo già metabolizzato il fatto di dover entrare e trovarmi di fronte persone sconosciute. Quando è accaduta questa cosa, però, mi sono sentita in dover di comunicare immediatamente che non avrei potuto fare questa trasmissione. L'ho comunicato a chi di dovere e loro hanno capito. Ma è una terapia per me. Stare in un posto dove non sono costretta a decidere cosa succede per me è una grande terapia. Io adesso non faccio niente, invece, stare in un posto dove c'è un gioco e lo devo fare, mi impegno. Mi era balenata l'idea di usare questa esperienza come una terapia, di stare con degli amici (...) Io adesso tutti i giorni ho tremila dubbi: esco in strada, prendo un taxi o non lo prendo, non faccio niente, sono al buio. Ho bisogno di essere costretta ad uscire, a vedere che c'è il sole, sono costretta a guardare il cielo. E mi si è insinuata questa idea di dire voglio provarci. Non mi giudicare per questo, ma veramente sono convinta più che mai, che anche conoscendo questa trasmissione, il fatto che ci sia un confessionale, il fatto che possa parlare con qualcuno apertamente in maniera neutrale, sia una cosa psicologica e che mi possa far bene.
Silvia le ha anche fatto presente che la permanenza nel reality show non sarebbe affatto facile, ma Lory è invece convinta che questa esperienza potrebbe aiutarla:
Io sono sola da sempre. La solitudine non mi fa paura. La solitudine è dentro di te, è una forza non è una cosa negativa. La solitudine ti fa meditare per trovare soluzioni. Deve essere una solitudine moderata cioè che ci deve essere qualcosa intorno che si muove (...) Gli autori si sono riuniti ad ascoltarmi, e con grande sorpresa, hanno sentito la mia motivazione per la quale momentaneamente ho motivato questa mia ultima decisione dicendo "io vorrei entrare perché solo lì mi sentirei protetta". Le telecamere non mi fanno paura, riprendono me, la mia anima, il mio essere (...) In un posto piccolo e protetto, con quelle persone che le individuo e le conosco, con gli autori che non vedo ma che sono che sono dietro uno schermo. Io sono cosciente di quello che faccio, io so come mi comporto, io non sono mai cambiata. L'unica cosa che è cambiata in me è che adesso ho più paura a sfogliare l'album dei ricordi. Ma lì non c'è l'album, appunto non c'è e questa è una protezione. Non trovare foto, oggetti, questa è una grande protezione e per questa ragione ho deciso oggi di fare questa esperienza e spero di farla e che sia più lunga possibile. Potrei uscire subito dopo una settimana, non c'è problema, però, so che ho avuto il coraggio di prendere una decisione forte ma positiva per me. Io devo pensare a farmi del bene adesso. Ho deciso che ho bisogno di fare questo per il bene mentale, per la mia forza guerriera che mi dice che non devo arrendermi e che non è oggi il giorno giusto per mollare. E che voglio provarci e spero che ce la farò. Se mi vedrete vuol dire che ce l'ho fatta.
QUI, QUI e QUI i video con le sue dichiarazioni.