Luca Argentero: “Ecco perché mi sono stufato di parlare del Grande Fratello”. Poi racconta di quella volta che ad Amici sedeva al fianco di Harrison Ford
Il protagonista di Doc - Nelle tue mani ha appena pubblicato il suo primo romanzo, Disdici tutti i miei impegni
Giusy Maggio 16, 2023
Sono da poco iniziate le riprese della terza stagione di Doc – Nelle tue mani, la fiction di successo con Luca Argentero, Matilde Gioli e Pierpaolo Spollon che andrà in onda su Rai Uno i primi mesi del 2024.
Prima di tornare sul set del medical drama che l’ha definitivamente consacrato come uno degli attori più talentuosi e richiesti dai registi italiani, l’attore di origine piemontese ha pubblicato il suo primo romanzo, Disdici tutti i miei impegni, dove, senza aiuto di nessun ghostwriter ha raccontato le vicissitudini di un personaggio che rappresenta un po’ anche se stesso.
Di recente, nel corso di un’intervista a Rolling Stone, Argentero ha parlato del grande coraggio che ha avuto nell’intraprendere la strada della recitazione:
Penso di aver avuto quel coraggio, anche quando c’è stato da chiedermi: cosa ci faccio su un palcoscenico? Come è possibile che io sia finito qui? Ok, magari sono stato fortunato: ma fallo te. Ce l’hai il coraggio di stare qua sopra a raccontare una storia per due ore? Ce l’hai quaranta pagine a memoria da recitare a duemila persone?
Luca Argentero si è fatto conoscere dagli addetti ai lavori e dagli appassionati di cinema grazie all’intensa interpretazione di Lorenzo Marchetti in Saturno Contro, di Ferzan Ozpetek nel 2007. Prima però, nel 2003, c’è stato il Grande Fratello.
Sulle pagine del magazine Luca ha raccontato perché non vuole più parlare del reality show:
Sai perché mi sono stufato di parlare del Grande Fratello? Perché non esiste più. Non ci sono gli stessi ragazzi sconosciuti come in quel periodo siamo stati noi. Ora è gente dello spettacolo che viene inserita, a mio avviso, in un contesto un po’ grottesco in cui non mi riconosco più. Io ho un ricordo stupendo di quell’esperienza, ma la nostra era un’altra roba.
In passato l’attore ha ricoperto anche il ruolo di giudice ad Amici, il talent show di Maria De Filippi:
Se qualche ragazzino mi scopre grazie ad Amici, probabilmente poi andrà a vedermi anche al cinema: riconoscerà un volto familiare e magari sceglierà quel film. Amici non è stata una decisione puramente commerciale per me, aveva una sua finalità. E la conferma mi è arrivata anche dagli ospiti internazionali: ricordo Al Pacino, Matthew McConaughey, Harrison Ford, veniva della gente che io non ci potevo credere.
E a proposito di Harrison Ford...
Avevo Indiana Jones al mio fianco: gli ho leccato il c*lo per mezz’ora raccontandogli tutta la sua filmografia a memoria. E quella volta, in totale onestà, gli ho anche chiesto: “Scusa Harrison, ma te perché sei qua?”. Era impensabile, voglio dire: come era arrivato ad essere l’ospite d’onore di Amici, in Italia? “Perché tu hai trentacinque anni e mi conosci perfettamente”, mi ha risposto lui, “ma questo programma ha un pubblico di adolescenti, e io esco al cinema con un film tra due mesi. Ho bisogno che questo pubblico mi conosca”.
Capisci? Aveva settant’anni, era Harrison Ford, e ancora lavorava sul suo pubblico. Pensa che livello di professionalità, pensa come farebbe bene anche a noi curare così il nostro pubblico. Ecco il motivo per cui le sale rimangono aperte per i film americani: il loro star system ha creato un meccanismo per cui tu vuoi andare al cinema a vedere quella gente lì.
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