Lulù Selassié, parlano gli avvocati: “Diffusione illecita di informazioni che ha portato commenti ingiuriosi e diffamatori”
L’ex Vippona e la sua famiglia travolti dagli insulti dopo la notizia del processo per stalking nei confronti di Manuel Bortuzzo
Rossella Dicembre 9, 2024
La controversia legale tra Lucrezia Selassiè e Manuel Bortuzzo, campione di nuoto paralimpico, si arricchisce di nuovi sviluppi. Gli avvocati della Selassiè, Niccolò Vecchioni e Edoardo Albertario, hanno diffuso una nota ufficiale denunciando le gravi conseguenze della diffusione non autorizzata di informazioni legate al procedimento penale in corso.
Jessica Selassié, sorella di Lulù, ha condiviso sui social la nota dei legali della sorella, pubblicata dall’Ansa.
Secondo quanto riportato dagli avvocati, numerosi articoli di stampa avrebbero divulgato dettagli riservati del procedimento penale, incluso il contenuto di ordinanze cautelari e dichiarazioni acquisite durante le indagini preliminari. La divulgazione di tali informazioni, sottolineano, è vietata dalla normativa italiana sul diritto di accesso agli atti.
La diffusione di questi dettagli ha scatenato una serie di commenti ingiuriosi e diffamatori nei confronti della Selassiè e dei suoi familiari. Gli avvocati parlano di una vera e propria “ondata di odio” che ha coinvolto anche persone estranee al procedimento. La situazione è stata ulteriormente aggravata dall’intervento sui social di una testimone dell’accusa, che avrebbe commentato pubblicamente il contenuto delle proprie dichiarazioni.
Per tutelare la propria assistita, i legali della Selassiè hanno annunciato l’intenzione di procedere legalmente contro i responsabili della diffusione delle informazioni riservate e degli insulti diffamatori. L’obiettivo è quello di evitare l’aggravarsi delle conseguenze per la Selassiè e i suoi familiari, oltre a garantire il rispetto delle norme legali.
Lucrezia Selassiè sarebbe imputata per il reato di stalking nei confronti di Manuel Bortuzzo. Il processo con rito abbreviato avrà inizio a marzo, davanti al giudice per le udienze preliminari (GUP) di Roma.
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