Grande Fratello
Lulù Selassié, tutta la sua verità sulla storia con Manuel Bortuzzo: “Il nostro era un amore malato, ora se dovessi vederlo da lontano sarei io a scappare”
L’ex del Gf Vip è stata ospite di Gabriele Parpiglia insieme alle sue sorelle Clarissa e Jessica, che hanno aggiunto altri particolari
Carola 13/04/2025

Poco fa è stata pubblicata su YouTube una lunga intervista curata da Gabriele Parpiglia, per il podcast Seconda Vita, in cui Lulù Selassiè – condannata ad un anno e otto mesi per stalking e minacce nei confronti dell’ex fidanzato Manuel Bortuzzo – ha raccontato per la prima volta la sha verità, dopo la sentenza.
Per prima cosa, Lulù ha ribadito di non aver mai picchiato Manuel:
Non ho mai picchiato Manuel Bortuzzo è falso, nè in quella data nè in nessun’altra. Non gli ho mai dato due schiaffi. Il 29 luglio 2023 eravamo nello stesso hotel a Manchester, ma non lo ho assolutamente perseguitato, anzi era con me tutte le sere. Gli ho scritto una lettera che ha letto in mia presenza, poi non l’ha portata con sé perché mi ha detto che non poteva ed era meglio che la tenevo io.
Lulù ha po ricordato un altro episodio:
Aprile 2022, a Latina, abbiamo dormito insieme, ci siamo svegliati insieme e siamo andati insieme in ospedale. Non ho aggredito nessuno, mai. Nessuno ha testimoniato questo, sono stata condannata anche per questo.
L’ex vippona ha chiarito anche perché hanno scelto il rito abbreviato:
Abbiamo scelto il rito abbreviato perché altrimenti sarei finita in carcere. Ho seguito il consiglio del mio avvocato, che mi ha detto che le condizioni non erano delle più favorevoli nei miei confronti in questa situazione.
E per quanto riguarda la denuncia:
Lui mi denuncia il 24 aprile 2024 e il lo scopro il 27 maggio, mi arriva la denuncia a casa e lo scopro quel giorno. A quel punto si apre l’indagine, dopo tre settimane, il 19 giugno, viene fatta richiesta per indossare il braccialetto elettronico. La reazione è stata bruttissima, ero a casa, la polizia mi aveva avvisato che mi sarei dovuta presentare per mettere il braccialetto elettrico, ero scioccata, sconvolta, senza parole, mi è crollato il mondo addosso, volevo sparire, non riuscivo a crederci, era incredibile che io dovevo mettere il braccialetto per non avere fatto niente. Quella sera non ho dormito per niente. Anche se scioccata, ero cosciente della situazione. Non me lo sarei aspettato, soprattutto dopo tutto quello che di bello avevamo vissuto, perché di brutto non c’è stato niente.
La Selassiè ha anche fatto riferimento ai mesi passati con il braccialetto elettronico:
Per 10 mesi ho vissuto con il braccialetto, significa avere un’anima spezzata perché le persone pensano che tu sia già colpevole, anche se ancora non era stata pronunciata la sentenza. Siamo al primo grado. Consiste nel non doversi avvicinare alla persona, ma non ci sarebbe stato interesse perché nel momento in cui mi ha denunciata l’interesse era svanito. Il fatto di non essere libera mi impediva di lavorare, andare al mare, sono stata tutta l’estate a casa, l’unica volta che sono andata al mare mi sono fasciata tutta la gamba. La distanza da lui era di 500 metri se non sbaglio. Quando mi guardavo il braccialetto provavo tristezza e anche il fatto di dovermi nascondere, solo la mia famiglia lo sapeva, nemmeno i miei amici. Dovevo uscire sempre con i jeans, con gli stivali. Non mi sono mai sentita colpevole perché nella mia anima so di non esserlo.
E ancora:
Il mio legale fa la richiesta per toglierlo, ma viene respinta. I rapporti con Manuel non esistono più, viene fatta un’altra richiesta, ma anche questa viene respinta. Io e le mie sorelle ci trasferiamo a Milano, Manuel vive a Roma, viene fatta una terza richiesta e anche questa volta la risposta è negativa. Mi sono sentita giù di morale, triste, ero a Milano, non vado mai a Roma, non ho motivo di andarci, tranne che per la mia famiglia, da quando siamo a Milano non ci è mai interessato di tornare a Roma. Siamo venute qui per la nostra vita lavorativa e abbiamo pensato potesse essere una cosa positiva anche per questa situazione. Se dovessi vederlo da lontano sarei io a scappare, non ho alcun interesse a incontrarlo.
E in merito alle prove:
Quando Manuel mi denuncia non porta nessuna prova, non so come ha fatto a denunciarmi. Forse un bigliettino che avevo lasciato in albergo, ma era di amore, non era una minaccia o qualcosa che lo potesse spaventare. Lui ha prove verbali, io e la mia famiglia abbiamo portato prove documentali che sono molte diverse, sono state acquisite, ma nonostante questo la sentenza è stata di condanna. In quel momento non so come mi sono sentita, per fortuna avevo accanto persone che mi volevano bene.
Sulla vicenda è poi intervenuta anche la sorella Jessica:
La condanna, anche quando è uscita la notizia a dicembre 2024 è stata come perdere una battaglia, per tanto tempo siamo state in silenzio senza dire niente. Dal momento in cui è uscita la notizia non abbiamo più potuto lavorare, molte persone si sono allontanate, abbiamo iniziato ad uscire sempre meno, non volevano farsi vedere con noi in giro perché avevamo la “macchia” si nostra sorella. Siamo arrivate molto serene al 13 di marzo quando bubiamo avuto la prima udienza perché le prove erano state accolte e pensavamo che nella seconda udienza ci sarebbe stata una assoluzione della pena e invece è stata condannata ed è stato anche aumentato di quattro mesi rispetto alla condanna decisa dalla procura che era di un anno e quattro mesi.
Mentre Clarissa ha chiarito la questione del Portogallo:
Io sono al centro delle carte dell’indagine perché in più occasioni avrei accompagnato Lulù sia in Portogallo che a Manchester. Loro tutto l’inverno erano fidanzati, il primo a parlarci delle gare in Portogallo è stato proprio lui e voleva che ci fossimo anche lui, quando siamo andate in Portogallo senza dirglielo si erano lasciati, ma si erano visti.
E Lulù ha aggiunto:
Ci eravamo lasciati, ma due settimane prima ero in un ristorante a Roma, a Piazza del Popolo, con loro due e un nostro amico. Dopo pochi minuti vedo passare la macchina di Manuel, non ci vedevamo da fine gennaio, e siamo ad inizio aprile. Ci siamo sentiti per San Valentino, mentre stavo con lui non ho avuto altre storie, adesso in questi mesi sì. La macchina passa una seconda volta e vedo che era lui, guardava nel ristorante. Ci scriviamo, poi ci vediamo nei giorni successivi. Vado in Portogallo per fargli una sorpresa romantica.
Clarissa ha proseguito:
È normale se vedi che la persona di cui sei innamorato è propensa verso di te. Ci sono foto di noi tre insieme, se uno avesse paura non lo farebbe. Siamo andati in serenità, quando arriviamo nella prima fase lasciamo un bigliettino per lui in reception, lui racconta che Lulù entrata in stanza e ho iniziato a picchiarlo, cosa non vera. Lei è stata nascosta per due anni e mezzo, poi hanno fatto le foto in Portogallo e sono uscite sui social, non so chi sia stato, perché non siamo così famose, in Portogallo non ci conoscono. Qualcuno ci fa queste foto e dopo tre minuti le pubblicano.
Mentre Lulù ha affermato:
Dopo che lui ha ufficializzato la fine della nostra relazione ci siamo visti di nascosto per tanto tempo, mentre questa cosa era in corso non mi rendevo conto, ma oggi ti dico che fosse un amore malato. Lui spariva e io stavo male. In Portogallo lui mi apre e ci mettiamo a parlare tranquillamente in bagno per non parlare davanti ad altre persone. Il suo amico si inventa di aver sentito dalla porta gli schiaffi e lui ha testimoniato, ma non fa parte dei testimoni accolti nelle denuncia.
Clarissa ha anche ammesso di aver più volte cercato di spingere la sorella a lasciare Bortuzzo:
Abbiamo più volte litigato con Lulù per questa storia, però se lei ti mostra foto d video dove è felice è innamorata chi sono io per dirle di lasciarlo? Quando lui spariva lei ci stava male, poi lui vedeva anche noi, quindi non era una storia segreta. Io sarei anche l’atra stalker che bussa alla porta, per quanto sia grave, ci rido sopra a questa storia, persone adulte si sono inventate cos’è mai accadute. Io avrei creato disagio alla sua famiglia suonando ripetutamente al loro citofono, cosa non vera e ho le chat che lo dimostrano. Io ero andata a cena ad Ostia con una persona, torno, so che Lulù sta male, a gennaio 2023, molto lontani. E così senza consultarla provo a fare questo passo io e provo a parlare con Franco Bortuzzo. Prima di bussare mando un messaggio, abbiamo sempre avuto un rapporto cordiale. Perché l’ho fatto? Ero stufa di vedere persone innamorate nascondersi, anche perché per frequentarli dovevo nascondermi anche io. Non mi è stato mai spiegato il motivo di questa segretezza, anche Lulù se lo sa non me lo ha mai detto. C’erano già stati messaggi tra me e Franco, andavo anche a cena a casa loro, era normale. Sui social lo sapevano, i fan della coppia, che loro stavano insieme in segreto, perché c’erano dei dettagli. Io avevo già provato a parlare con Manuel, lui dormiva a casa nostra fino a novembre 2023. Franco non mi risponde, vado lo stesso perché non penso che possa essere per lui uno stress, non avevamo mai litigato. Non sono stata denunciata, però è agli atti. Non mi ha mandato Lulù, è stata una mia idea e me ne assumo la responsabilità. Franco mi manda un messaggio e mi dice che non vuole vedermi. Io gli dico che non ho problemi ad andarmene e me ne vado. Dopo quella volta non ci siamo più sentiti. Io non ho fatto niente di male, non ho minacciato nessuno, l’ho fatto per mia sorella.
La parola poi è passata nuovamente a Jessica:
Io so che tutto quello che ha fatto Lulù nei confronti di questa persona sono a fin di bene. Tutte le volte che ci incontravamo anche noi in gruppo con il suo ex è stato sempre sereno e cordiale, sempre volenteroso di fare e dire senza essere mai costretto, mi è dispiaciuto perché ci sono casi più gravi dove le misure che vengono prese sono inferiori o non vengono prese. L’errore di mia sorella è stato di amare troppo, lei è stata manipolata da questa persona, sono anni che ha perso, che non torneranno più indietro ed è stata macchiata da questa condanna. Spero che la sua seconda vita riparta da qua, che lei sia più combattiva, forte e capisca che alcune situazioni vanno fermate prima da lei stessa. Noi speravamo sempre in un miglioramento della situazione, una volta ci ha detto di andare a vivere tutti insieme. Lui dice che ha cambiato le sue abitudini di vita, ma non perché fosse una stalker, ma perché voleva vivere con Lulù.
Lulù è nuovamente intervenuta allora:
Quando succedevano questi on/off in cui lui spariva, le mie sorelle volevano parlarci, ma non riuscivano mai a rimproverarlo perché gli volevano bene come un fratello, il fidanzato di tua sorella diventa un po’ tuo fratello.
Clarissa ha concluso poi ricordando le difficoltà vissute da sua sorella in questi anni e commuovendosi:
Io su Instagram ho voluto far vedere che nei periodi in cui lui diceva che non stavano insieme in realtà stavano insieme, parlavamo di un futuro insieme, di figli. Lui dice che non stavano più insieme da aprile 2022. In realtà sono tornati insieme a giugno 2022 e da lì inizia un periodo di tira e molla. Su tante cose, se non su tutto, Manuel purtroppo per noi ha mentito. Io voglio sperare che sia la persona che abbiamo conosciuto, con la nostra mentalità, non riesco a processare la cosa che le ha fatto. Vedere mia sorella buttata a letto che non mangiava, non dormiva, non riusciva a vivere la sua vita è stato bruttissimo e non lo auguro a nessuno. Se fossi stata in lei non avrei avuto la forza, non so come ha fatto, non sarei più uscita di casa, invece era lei che tirava su di morale noi. Lei è una persona così buona e non se lo meritava per niente!