E' un momento d'oro per l'attore Marco Bocci, che oltre al successo di Squadra antimafia, è stato anche molto applaudito al Galà del Cinema e della Fiction di Castellammare di Stabia (NA): "Sono umbro e sono fiero di esserlo, ma la Campania per me è una terra speciale. Mi sento un po' campano nell'anima e quando posso vado in quei posti incantevoli. E' vero che in questi anni ho avuto molte soddisfazioni e mi sono misurato con progetti importanti, ma quando mi vedo allo specchio, mi vedo uguale a 12-13 anni fa. Prima di fare l'attore, ho fatto il runner, ho lavato le auto e le spolveravo per le mostre, ho fatto il bracciante agricolo e il cantiniere. Questi lavori sono stati fondamentali per acquisire quella che chiamo "rogna", ossia determinazione e tenacia in quello che si fa. Dico grazie alle mie origini e alla mia terra di persone oneste. Vivo l'attenzione mediatica in modo molto "zen". Squadra antimafia quest'anno è partita subito con ottimi ascolti: presto ci sarà un evento tragico e il mio personaggio subirà un trauma". Quando gli si racconta che qualche giorno fa una donna, fermata dai carabinieri perché in possesso di un'arma, ha detto che si sarebbe fatta arrestare solo da "Calcaterra", risponde scherzando: "Lo so, ma nessuno mi ha chiamato poi per arrestarla!". Infine, dopo aver raccontato com'era come figlio e come studente, ossia ribelle, Marco rivela i progetti futuri: "Sono impegnato con le riprese della sesta serie di Squadra antimafia, quest'inverno usciranno i film Italo, Guardali cadere (girato a New York) e Profumo di pesche, con un cast di rom".