Formano una coppia affiatata e innamoratissima i due ex protagonisti di Pechino Express Marco Maddaloni e Romina Giamminelli, che lo scorso 3 novembre hanno assaporato la loro gioia più grande quando è nato il piccolo Giovanni, frutto del loro forte amore.
La coppia, in esclusiva per noi di IsaeChia.it oggi ha raccontato quant'è cambiata la loro vita con l'arrivo del piccolo, cosa ne pensano dei vincitori dell'ultima edizione di Pechino, ma anche del Grande Fratello Vip: Romina, infatti, durante la sua partecipazione al reality di Rai 1 era in coppia con la bellissima Mariana Rodriguez, mentre Marco è il fratello di Laura Maddaloni, moglie del pugile Clemente Russo, che ha tanto fatto discutere durante l'avventura al Gf Vip...
Ciao Marco, ciao Romina! Partiamo proprio dagli inizi: ci raccontate come vi siete conosciuti e com'è iniziata la vostra storia?
Marco: Ciao ragazze! Beh, io uscivo con una nostra amica comune e una volta per farla ingelosire le dissi che lei non era il mio prototipo di donna, perché mi piacevano le ragazze di colore. Lei, più bambina di me, per provocarmi e per scherzare, mi disse il nome di questa sua amica ed era proprio la bellissima Romina Giamminelli. Io lì per lì feci finta di nulla, ma una volta tornato a casa, sono andato su Facebook e l'ho aggiunta (ride, ndr)! Le ho mandato poi anche un messaggio, ho iniziato a corteggiarla, fino a quando non ci siamo incontrati...
Romina: Esatto! Io e Marco ci siamo conosciuti 8 anni fa su Facebook, quando lui mi mandò la richiesta di amicizia accompagnata da un messaggio. Visto che mi era sembrato molto simpatico, avevo deciso di accettare e a distanza di 3/4 mesi, convinta da mia mamma, poi sono anche uscita con lui. Vedendolo in foto non mi piaceva, dico la verità, non era proprio il mio tipo, però quella volta che poi ho accettato il suo invito e siamo usciti, praticamente non ci siamo più separati, quindi da parte mia è stato un colpo di fulmine. Mi sono innamorata subito. Pensa che in quel periodo c’era un calciatore che mi piaceva tantissimo, la racconto sempre questa cosa, era Santacroce, che giocava nel Napoli. Ecco, pensa che proprio la prima sera, quella dell’appuntamento con Marco, ho incontrato Santacroce in un pub... e mi sono accorta che non mi piaceva più, perché mi ero praticamente già innamorata di Marco.
Siete entrambi stati protagonisti di Pechino Express, seppur in edizioni differenti: Marco ha addirittura vinto in coppia con Massimiliano Rosolino durante la sua prima avventura, quando hanno rappresentato Gli Sportivi, mentre Romina ha partecipato in coppia con Mariana Rodriguez rappresentando Le Immigrate. Ci raccontate che ricordi vi legano ad allora e a quell'esperienza? In che rapporti siete ora con i vostri ex compagni di squadra, ma anche con gli altri concorrenti?
Marco: Io ho partecipato durante la seconda edizione di Pechino Express, e in coppia con Massimiliano Rosolino abbiamo anche vinto. Nonostante siano passati anni, e nonostante siano tanti gli impegni di entrambi, è rimasto un bellissimo rapporto tra di noi e, tra una cosa e l'altra, un messaggio ogni tanto ci scappa sempre. Il ricordo di Pechino è davvero fantastico e il fatto che l'anno successivo abbia partecipato anche Romina è senza dubbio un qualcosa che ci lega ancor di più. Ogni anno, quando sta per iniziare, ci mettiamo sul divano a guardare la corsa più bella del mondo ed è un po' come se tornassimo indietro nel tempo...
Romina: Mi porto un ricordo stupendo di Pechino, rappresenta un qualcosa che rifarei anche domani, anche se ora è un po’ più difficile perché è nato Giovanni! Però ho tanti bellissimi ricordi, mi ha dato veramente tanto, è un mondo veramente diverso dal nostro, un’esperienza unica che inviterei chiunque a vivere. Con Mariana sto ancora in contatto, ma anche con altri concorrenti, abbiamo un gruppo su whatsapp in cui ci sentiamo molto e abbiamo commentato anche l’ultima edizione di Pechino insieme. Inoltre, come ha già anticipato Marco, quell'avventura è un qualcosa in più che mi lega a lui, visto che l’anno in cui lo fece, avremmo dovuto partecipare insieme, poi ovviamente scelsero la coppia famosa, quella di Corinne Clery e Angelo Costabile e quindi non se ne fece niente, però è andata comunque bene perché lui ha vinto insieme a Massimiliano e io ho partecipato l’anno successivo insieme a Mariana, quindi ecco, un’altra esperienza che ci lega.
Avete seguito l'ultima edizione del reality? A trionfare sono stati I Socialisti... voi per chi tifavate?
Marco: Io amo molto quel programma, ma quest'anno sono stato molto combattuto, perché essendoci mio cognato Clemente Russo al Grande Fratello Vip, molte volte sono andato a sostenerlo in studio e questo a malincuore mi ha portato a non seguire Pechino. Vedendo la finale, comunque, non mi è dispiaciuto per niente che abbiano vinto I Socialisti, anche se la miglior finale rimane quella mia e di Massimiliano (ride, ndr)!
Romina: Come ha detto Marco, eravamo troppo combattuti tra Pechino, che è il mio programma preferito, e Gf Vip, dove c’era Clemente, quindi appena potevo, giravo canale. Anche in questa edizione, i concorrenti erano un bel gruppetto assortito, mi piacevano un po’ tutti, però son contenta per I Socialisti, due ragazzi molto simpatici che hanno colto pienamente lo spirito del gioco, cosa davvero molto importante
Romina, come dicevamo, tu sei stata in squadra con Mariana. Hai seguito la sua avventura al GF Vip? Cosa ne pensi? Diciamo che è entrata un po’ spaesata, era come se neanche lei sapesse dove stava e in che contesto si trovava, poi ha iniziato a tirare fuori le unghie verso la fine con Valeria Marini, anche se secondo me lo doveva fare molto prima, perché non si potevano sopportare certe cose. A me Valeria è stata molto simpatica nella Casa, era un personaggio, ma contro Mariana è andata troppo pesante. Secondo me avrebbe potuto fare di meglio, tirar fuori un po’ di più il suo vero carattere e mostrarsi per quella che è veramente. Conosco Mariana ed è veramente una bravissima ragazza. L’ho conosciuta a Pechino Express anche se non è che mi andasse molto a genio all'epoca. Poi però dopo ho avuto modo di frequentarla e posso dirvi che è una persona davvero buona, generosa, e ha anche un bel caratterino, infatti non capisco come mai si sia trattenuta così tanto, tirando fuori tutto così tardi. Però, poi, in fondo, è praticamente arrivata fino alla fine, quindi l’esito di questa avventura direi che è stato positivo lo stesso!
Sempre a proposito del Gf Vip, tasto dolente è stato quello rappresentato da vostro cognato Clemente Russo. Ha sicuramente sbagliato, ma non pensate che sia stata eccessiva la punizione inflittagli, mentre la produzione del programma è stata decisamente più permissiva con altri personaggi?
Marco: Sì, ragazze, sicuramente è stato tutto eccessivo. Stiamo parlando di 'reality', quindi qualcosa di molto simile alla vita quotidiana. Lui stava chiacchierando con un amico e gli è sfuggita qualche frase di troppo che ovviamente non andava detta. Ma tutti noi a volte non dosiamo le parole in alcuni momenti e, anche se questo non giustifica nulla, penso che dopo aver chiesto infinite volte scusa, potesse essere perdonato. In questa vita veramente vengono perdonati tutti, dagli assassini ai detenuti, poi se un ragazzo chiede umilmente scusa per non aver contenuto le parole e si pente come si è pentito Clemente, penso si possa anche comprendere e passare avanti. Hanno fatto due pesi e due misure con vari personaggi.
Romina: Purtroppo con Clemente sono stati troppo, sono stati eccessivi, e secondo me hanno esagerato. Clemente piace proprio perché è schietto, semplice e non ha peli sulla lingua. E soprattutto sa di aver sbagliato, infatti ha chiesto scusa. Una volta porte le sue scuse, avrebbero anche potuto lasciar correre, invece no, gli hanno praticamente fatto un processo, è stato tartassato e ancora oggi ne subisce le conseguenze, che secondo me una persona come lui assolutamente non merita. Che persona è davvero Clemente, rispetto all'uomo che si è visto in tv? Sicuramente non è l'uomo che hanno fatto passare in televisione, Clemente è il campione che tutta l'Italia ha sempre stimato, è il personaggio che ha portato la bandiera italiana più in alto nel mondo, è la persona che dà aiuto a tutti i ragazzi più disagiati nelle zone di Marcianise, è un cognato e un marito molto presente e un padre molto affettuoso con le figlie. Hanno fatto venir fuori Clemente esattamente per come non è!
Pochissime settimane fa avete vissuto la gioia immensa del diventare genitori: è nato, infatti, il piccolo Giovanni, frutto del vostro amore. Quanto è cambiata la vostra vita da quel giorno? Che tipo di bambino è, a chi somiglia per il momento?
Marco: Esattamente il 3 novembre è nato Giovanni e la vita è cambiata, ma solo in positivo. Adesso è come se ogni giorno vincessi una medaglia. Vi giuro che dentro di me sento quell'euforia che provavo quando vincevo una Coppa del Mondo o una gara importante. Ogni volta che torno a casa dal lavoro, anche se sono stanco, appena apro la porta e vedo lui che sta lì ad aspettarmi, mi esce un sorriso immenso. Per il momento è identico a me e mi dispiace perché la mamma, essendo così bella, avrei sperato che somigliasse a lei. Però, vi sembrerà strano, ma pur essendo uguale a me, è stupendo!
Romina: La mia vita è cambiata tanto, ragazze, è completamente diversa. Tutt'ora, più lo guardo e più non mi capacito del fatto che sia davvero mio figlio. Sai, nella pancia fa tutt'altro effetto, vedi la pancia crescere, lo senti, senti una forte emozione, però tra la pancia e il poterlo poi davvero stringere fisicamente tra le braccia, è completamente diverso. La mia vita è cambiata e la sera non dormo più, perché al piccolo Giovanni piace dormire di pomeriggio (ride, ndr), però è buono... chissà come sarà quando si farà grande. Al momento, confermo, è identico al papà, tale e quale, solo quando è nato a impatto mi è sembrato identico a me, poi è cambiato.. .che dite, riuscirà più in là a somigliare anche a me almeno un po'? Vedremo...
Giovanni è un nome decisamente importante, in onore del papà di Marco...come mai questa scelta?
Marco: Il nome Giovanni non è stata nemmeno una scelta, è stato un obbligo (ride, ndr)! No, a parte gli scherzi, ci tenevo in particolar modo, perché mio padre è una persona comunque molto presente nella mia famiglia e, più in generale, sul territorio. Credo che lui da qui a 100 anni dalla sua morte difficilmente lo dimenticheranno, perché veramente ha fatto la storia di un quartiere dimenticato da Dio, quindi spero davvero di riuscire a infondere a mio figlio la giusta educazione e il giusto rispetto per portare alto al meglio questo nome.
Ragazzi, voi state insieme da tantissimi anni, avete un figlio... ci pensate mai al matrimonio, oppure è un’idea che non vi sfiora minimamente?
Romina: 8 anni, abbiamo un figlio, conviviamo da 2 anni, quindi assolutamente. Pensiamo al matrimonio. Ci dovevamo sposare a settembre 2016, poi ho avuto la notizia di Giovanni e ho preferito rimandare le nozze, ma molto probabilmente l’anno prossimo, nel 2017 ci sposeremo, a meno che altri imprevisti non ci facciano poi cambiare idea, però sono positiva! Nel 2017 ci sposeremo!
Marco: Esatto, per noi il matrimonio è stato un'idea fissa per tanti anni, anche perché noi siamo sposati al comune e quest'anno ci saremmo dovuti sposare in Chiesa facendo un grande evento, solo che poi con l'arrivo di Giovanni, che è una gioia ancora più grande, abbiamo un po' accantonato questo pensiero. Ma l'anno prossimo magari faremo battesimo del piccolo e matrimonio assieme... speriamo sia la volta buona!
Marco, tu sei un judoka di grande fama e insieme alla tua famiglia siete impegnatissimi a Scampia. Ci racconti del tuo progetto, che è bene sia conosciuto da tutti? Vi ringrazio per il complimento! Io con la mia famiglia abbiamo vinto veramente tanto in tutto il mondo, però ripeterò sempre che il progetto più grande penso sia quello che ha portato mio padre a Scampia e che noi sosteniamo pienamente ogni giorno. Si tratta di un progetto che dà diritto a tutti i bambini il diritto di allenarsi, diritto allo sport, anche non avendo la possibilità di pagare, perché noi crediamo che lo sport, unito alla cultura, sia il più grande diritto che una persona possa avere. Puoi avere tutti i soldi che vuoi, ma se una persona non ha la cultura e non ha il rispetto che dà lo sport, è povera. Quindi noi speriamo sempre che le istituzioni ci aiutino, perché aiutando noi, noi possiamo aiutare il quartiere.
Che progetti avete per il futuro? Vorreste avere altri figli?
Marco: Il questo momento, come sempre, ho tremila progetti che mi passano per la testa, sono un vulcano di idee e di obiettivi, anche perché credo che un uomo senza obiettivi non viva bene, ma nuoti nell'apatia. In questo momento quello principale, però, è far star bene Giovanni e vivermelo nel migliore dei modi. Poi non tralasciamo nessun tipo di entrata, da un reality su una grande Isola al sole, ad altre cose imprenditoriali. Per il momento i bambini possono aspettare, meglio dedicare tutte le attenzioni a Giovanni prima di pensare a eventuali fratellini o sorelline (ride, ndr)!
Un grande abbraccio, Marco, Romina e il piccolo Giovanni