Mare Fuori, svelate alcune anticipazioni sul film tratto dalla serie tv: “Sarà uno spin-off, non racconterà nulla di ciò che accade nell’IPM ma…”

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Il  successo di Mare Fuori è sempre più inarrestabile. La famosa serie tv Rai che racconta le storie di un gruppo di ragazzi reclusi in un immaginario Istituto di Pena Minorile di Napoli ha conquistato il cuore di milioni di telespettatori in queste prime tre stagioni di messa in onda.



Da qualche settimana sono iniziate le riprese della quarta stagione presso la Marina Militare di Napoli. Riprese che, come spiegato di recente dal regista Ivan Silvestrini, erano state posticipate in quanto bisognava ricostruire alcune parti della struttura.

Tanta è l'euforia da parte dei fan. Sono tantissime infatti le persone che ogni giorno si radunano intorno ai set per riuscire a ottenere una foto o un autografo dei loro beniamini. Tant'è che nei giorni scorsi era intervenuto anche lo stesso regista spiegando che le urla spesso possono causare problemi durante le riprese.



Quello di Mare Fuori si può definire ormai a gran voce un vero e proprio fenomeno di costume. I giovani attori sono ormai acclamatissimi come le star di Hollywood, se non di più. Veri e propri idoli per grandi e piccini.

Ben consapevoli di tutto ciò, i produttori non solo sono già al lavoro per la quinta e la sesta stagione della serie tv, ma come avevamo scritto  qualche settimana fa, sono anche all'opera per portare in scena un musical ispirato alle vicende dei ragazzi e al fenomeno che è diventato Mare Fuori. Presto inoltre arriverà al cinema un film che sarà una sorta di spin-off sui detenuti dell’IPM.



Argomenti di cui ha parlato Roberto Sessa, fondatore della casa di produzione Picomedia, nel corso di un'intervista a The Hollywood Reporter.

Sessa ha spiegato come è nata l'idea di Mare Fuori:

La prima idea l’ho avuta tanti anni fa, intorno alla quarta o quinta stagione de La Squadra. Cercavamo un modo per rinvigorire la serie, che cominciava a dare segni di stanchezza, e dopo due giorni chiusi in un albergo a Napoli ci venne in mente Nisida, questa meravigliosa penisola che si affaccia sul golfo e che ha un carcere che sembra un gioiello di bellezza, ma non lo è. Alla fine però lasciammo perdere. I tempi non erano maturi.

Il fondatore di Picomedia ha spiegato che non era ancora il momento giusto:

Una delle caratteristiche vincenti di Mare Fuori è il suo realismo, il linguaggio dialettale, l’uso dei sottotitoli. Non era il momento giusto. Ho cominciato a lavorarci nel 2016 e ci abbiamo messo tre anni a partorirlo. Le resistenze riguardavano il carcere e come raccontarlo. Il rischio retorica.

L'uomo ha fatto il nome di chi ha dato modo di sbloccare il progetto, ovvero Tinny Andreatta, che allora era in Rai (ora è vicepresidente contenuti italiani di Netflix, ndr). I motivi per cui Mare Fuori sulle reti Rai non è decollato subito:

La prima stagione è passata in sordina. Era stata messa in palinsesto a settembre, perché in Rai non ci credevano. La seconda è passata a novembre. Avevano capito che potevano puntarci di più, e infatti ha avuto un buon esito sia su Rai2 che su RaiPlay. A quel punto Netflix si è interessata. Ha comprato la prima, la seconda e la terza stagione, programmata dalla Rai a febbraio, dopo Sanremo. La posizione in palinsesto è determinante.

La messa in onda della quarta serie è prevista per Febbraio.  Si spera sempre su Rai, RaiPlay e Netflix:

Ce lo auguriamo. Sto aspettando di parlare con la nuova dirigenza Rai. Ho dato tutta la mia disponibilità, mi sono fatto vivo. Attendo che loro mi contattino. Se hanno voglia di contattarmi.

Il produttore ha confermato che ci sarà una quinta stagione e poi chissà...:

Stiamo scrivendo il soggetto della quinta e ragionando sulla sesta: potremmo andare avanti ancora molto a lungo.

Riguardo al musical, Sessa ha svelato che c'è dell'interesse da parte di alcuni produttori e imprenditori:

Avevo provato a metterlo in piedi anche l’anno scorso, con la Regione Campania, ma non è venuto fuori nulla. Quest’anno invece sono stato contattato da alcuni produttori di musical napoletani, imprenditori privati che vogliono rischiare, che hanno un’idea e sanno come realizzarla. La garanzia per me è la regia di Alessandro Siani. La mia stella polare, l’esempio che ho in mente, è Scugnizzi, l’adattamento dal film (C’era una volta… Scugnizzi, di Claudio Mattone ed Enrico Vaime, tratto dal film del 1989 di Nanni Loy, ndr). Al centro della storia ci sarà un gruppo di persone, tra cui alcuni degli attori di Mare fuori, affiancati da cantanti. Ma non avrà nulla a che vedere con la serie. Sarà uno spin-off.

Il film invece potrebbe uscire nelle sale cinematografiche a fine 2024:

Per il 2024. Abbiamo fatto i primi incontri con Cristiana Farina e Maurizio Careddu, gli sceneggiatori della serie, cui abbiamo affidato anche la scrittura del film, che verrà diretto da Ivan Silvestrini. Anche in questo caso si tratterà di uno spin-off, non si chiamerà Mare fuori e non racconterà nulla di quello che c’è all’interno dell’IPM (Istituto Penale Minorile, ndr). Sarà una costola di una storia che abbiamo individuato, che coinvolgerà alcuni attori della serie e che fungerà da connessione tra la stagione 4 e la stagione 5. Lo vorremmo in sala per l’inverno dell’anno prossimo, prima della messa in onda della quinta stagione.