Maria De Filippi racconta di aver querelato un uomo di 65 anni: “Mi ha fatto ribollire il sangue”

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Ieri pomeriggio, Maria De Filippi è stata ospite telefonicamente del programma radiofonico Password, in onda su RTL 102.5, durante il quale ha raccontato un fatto increscioso che le è capitato in questo ultimo periodo.



La conduttrice di punta di Canale 5, in questo momento in tv con Amici, Uomini e Donne e Tu si que vales, ha ricordato la morte del marito Maurizio Costanzo e io grande dolore provato, parlando anche di ciò che essa ha significato per suo figlio Gabriele e per gli altri figli del presentatore e giornalista, scomparso il 24 febbraio 2023.

In questo ultimo anno si è tanto parlato di Maria in relazione a Maurizio e alla sua scomparsa e non sono mancate le insinuazioni e le domande in merito all’eredità del giornalista e a chi sarebbe andata.



Proprio della tanto discussa eredità, Maria De Filippi ha parlato ai microfoni di RTL 102.5, chiarendo come sono andate le cose e svelando anche di aver querelato un uomo per via di alcune illazioni fatte sul suo conto:

L'altro giorno mi sono imbattuta in un tizio, che aveva anche una certa età, perché secondo me aveva sui 65 anni, dicendo su di me delle st*ondate serie. E mi sono detta, “quasi le faccio vedere in tv così la gente capisce” ma poi ho cambiato idea, perché se lo faccio vedere gli faccio anche pubblicità. Poi ho pensato di querelarlo e l'ho fatto, vi dico la verità, perché penso che ci sia un limite. La cosa che a me ha fatto saltare i nervi non sono state tanto le balle che dice sulla quotidianità personali, quanto ad un certo punto ha parlato di Maurizio raccontando un’eredità pazzesca che io avrei rubato a mio figlio e ai figli di Maurizio. Io ho rinunciato all’eredità di Maurizio in favore dei figli e quindi di vedere un cre*ino, def*cente, che sui social dice questo mi ha fatto ribollire il sangue. Su questo argomento ero una iena, volevo farlo vedere per mostrare le p*lle che questo tizio dice. I social sono belli perché consentono la libertà a tutti di esprimersi ma non deve mai sorpassare il rispetto delle persone.