Maria De Filippi svela la sua preferenza tra Trono classico e Trono over di ‘Uomini e Donne’, parla del rapporto con l’auditel e sul libro di Giulia De Lellis…

In molti la chiamano la regina della tv, ma Maria De Filippi non ama essere definitiva così, e lo ha precisato nella lunga intervista concessa al Fatto Quotidiano.it, in cui ha parlato a 360° di tutti i suoi programmi di punta, partendo da uno dei più longevi, Uomini e Donne, a proposito del quale ha svelato le sue preferenze:



Io lo rivendico il fatto che faccio Uomini e Donne, se pensassi che quello che dicono è giusto smetterei di condurlo. La verità è che mi diverto con il Trono Over, per il Trono Classico pensano troppo a quello che accade sui social e si fanno condizionare perdendo naturalezza.

Proprio il dating show di Canale 5 ha lanciato Giulia De Lellis, che nel frattempo nono solo è diventata un'influencer da oltre 4 milioni di followers ma ha anche scritto un libro Le corna stanno bene su tutto! Ma io stavo meglio senza che ha venduto oltre 100.000 copie. La De Filippi ha rivelato di non averlo ancora letto, ma è sembrata molto felice per il successo ottenuto dall'ex corteggiatrice:



Giulia me lo ha regalato ma non l’ho letto, c’ero quando gliel’hanno proposto perché mi ha chiesto cosa pensavo. Non è stupida, su di lei c’è un pregiudizio perché arriva da Uomini e Donne. Che il libro abbia avuto successo ci sta, è conosciuta e la sua storia d’amore è stata molto vista in tv. Non deve far storcere il naso agli scrittori, pensano che per arrivare si sono fatti il mazzo e ora una ragazza di Uomini e Donne è in cima alla classifica con la storia delle sue corna. Chi va in libreria a comprare il libro di Giulia magari prima non ci andava, non avrebbe comprato un libro diverso e forse ora, dopo averlo letto, proverà con un altro. Gli scrittori non si limitassero ad andare solo in alcuni programmi, aggiungessero altri programmi. Venissero anche a Uomini e Donne, se Cazzullo, per dire un nome, venisse a Uomini e Donne raggiungerebbe un tipo di pubblico che non ha. Se uno va solo nei programmi di nicchia si rivolgerà sempre a una nicchia allora non si può arrabbiare se la De Lellis vende centomila copie.

In generale comunque i programmi della conduttrice sono sempre una certezza per il palinsesto di Mediaset, ma Maria ci ha tenuto a specificare che anche lei a volte ha sbagliato:



L’ansia nasce quando mi attribuiscono necessariamente il dato di ascolto alto. Rivendico la libertà di sbagliare, sbaglierò tante volte e ho sbagliato tante volte. Non è l’ansia dello sbaglio ma quello che comporta quell’errore. Io l’ansia del bollettino auditel delle 10 l’ho imparata presto, non solo per me ma perché ho una azienda dove lavorano 300 persone.

Cosa ne pensate delle sue parole?