Abbiamo visto Massimo Lopez sabato scorso in una nuova avventura televisiva, il Tale e quale show, dove per la prima volta dopo tanti anni, ha rinunciato ad uno dei segni che lo rendono inconfondibile: i baffi. Ora, a 63 anni, si sente pronto per...nuove sfide: "Saranno due mesi di pausa dal teatro, che oggi rappresenta la mia vita. Con quale animo partecipo? Mi considero un concorrente come gli altri, pronto, anzi prontissimo, a dare battaglia fino all'ultima nota. Credo che il Lopez attore e il cantante si somiglino un po', hanno sempre fatto parte della mia vita. Anche se per anni ho dato più spazio alla recitazione, il canto l'ho sempre tenuto ben presente, anche perché un attore deve avere il senso musicale, deve seguire il ritmo. Dopo il programma, tornerò a teatro con Sing e swing, un mix di musica e canzoni anni '30 e '50 e comicità. Non faccio solo imitazioni: canzoni a parte, intrattengo il pubblico con sketch e monologhi divertenti, spesso improvvisati e legati all'attualità. Gioco molto con le imitazioni dei miei vecchi personaggi, ma ne ho aggiunte due nuove: Papa Francesco e Matteo Renzi. Sono stato il primo ad imitare Papa Giovanni Paolo II quando nessuno ci pensava perché poteva sembrare irriverente. L'ho imitato in punta di piedi e ho riscosso un successo grandioso. In realtà ho cominciato da bambino, imitando Giovanni XXIII e Paolo VI. Una volta facevo una passeggiata al Vaticano e tutti aspettavano che Papa Benedetto XVI, allora appena eletto, si affacciasse. Mentre ero nella piazza, un prelato dalla faccia severa mi guarda e mi ha detto: 'Lei è qui per studiare, vero?', come dire 'Lo so che sei qui per vedere come parla il nuovo Pontefice'. Non si sbagliava: anche Papa Ratzinger sarebbe entrato nelle mie imitazioni". Quando gli si chiede se rimpiange lo storico trio che formava con Tullio Solenghi e Anna Marchesini, Lopez risponde: "Non parlerei di rimpianto. Tullio, Anna ed io abbiamo un bel rapporto e questa è la cosa più importante. Cinque anni fa avevamo anche pensato di riportare il nostro trio in tv, con una nostra rivisitazione dell'Odissea, replicando quanto fatto con I promessi sposi, la cui prima puntata, nel 1990, ebbe un ascolto record di 14.212.000 telespettatori. Io avrei interpretato Penelope, rinominandola Penelopez e avrei tessuto la tela. Ma queste cose non le puoi più fare: non c'è più la tv di un tempo e abbiamo lasciato stare. Ora non c'è un progetto comune, ognuno ha preso la sua strada. Nel privato ci sentiamo molto spesso e siamo amici stretti. Quando io e Tullio dovevamo esser ospiti di Al Bano e Romina Power al loro concerto di Verona, non siamo potuti andare. Abbiamo debuttato proprio con Romina, nel 1985, nella trasmissione Tastomatto. Anna soffre di artrite reumatoide e purtroppo non sta bene. Ma nonostante la malattia, qualche volta va in tv con le sue fragilità e difficoltà. Riempie i teatri, ma è bastato che una sera cadesse in scena perché il leggio al quale era appoggiato era rotto, che sui giornali è uscito un delirio di articoli e congetture. Questo le ha provocato un grande fastidio, anche perché non si era fatta niente". Infine, non poteva mancare una domanda che si sono posti in tanti: perché non è mai stato sposato né fidanzato? "Mah, non mi sono mai fatto questa domanda fino all'altro ieri, ma oggi mi scopro spesso ad interrogarmi sul motivo di questa mia realtà. Sinceramente non so che dire, è successo così. Ho sempre avuto difficoltà a capire quale era il vero amore. Intorno a me ho sempre avuto molto amore, dagli amici, dalle amiche. Così è successo che troppo amore mi ha reso senza amore. Come altri grandi colleghi, Alberto Sordi innanzitutto, non sono riuscito a crearmi una famiglia. Fino a poco fa stavo bene così, adesso invece, è una situazione un po' più dura. Cosa mi manca? Il figlio che non ho mai avuto".