Matrimonio a prima vista, Alberto Miliziano e Sonia Liverani annunciano la rottura: “A volte l’amore non basta!”

L’ultima edizione di Matrimonio a prima vista è stata una delle più seguite dagli abbonati a Discovery +, che hanno seguito con passione e attenzione i matrimonio di Sonia Liverani e Alberto Miliziano, Alessandro D’Agate e Valentina Mangili e Junachi Sanchez e Gianna Di Rosa.

Terminata la conoscenza di un mese, sia Sonia e Alberto sia Alessandro e Valentina hanno deciso di proseguire la loro conoscenza lontano dalle telecamere e rimanere così sposati, ma a distanza di qualche mese gli unici a riconfermare la loro scelta sono stati la Liverani e Miliziano, mentre Valentina e Alessandro hanno scelto di interrompere la loro relazione.

A distanza di alcuni mesi da quella scelta, però, nelle scorse ore Sonia e Alberto hanno annunciato a sorpresa di non stare più insieme. Alberto ha mostrato il suo rammarico per la fine di questa storia, ma ha augurato alla sua ex moglie di essere sempre felice:

Stare insieme è l’arte di risolvere i problemi che non ho da solo. Due perfetti sconosciuti, che si ritrovano insieme all’altare, due perfetti sconosciuti che decidono di stravolgere o modificare la loro vita per amore. Ma a volte solo l’amore non basta le relazioni sono una serie di incastri che non sempre possiamo controllare. Vincitori? Vinti? Vittime o carnefici… non conta nulla. Conta solo quello che ti porti dentro e ciò che il bello e il brutto ti hanno insegnato. Spero che Sonia possa essere felice sempre, con il sorriso stampato sul volto e che possa e realizzare tutti i suoi più grandi sogni. Che tu possa avere il vento in poppa, che il sole ti risplenda in viso e che il vento del destino ti porti in alto à danzare con le stelle.

Anche Sonia ha voluto spiegare ai fan i motivi di questa rottura, aggiungendo che la colpa non è di nessuno e che i bei ricordi rimarranno sempre, mentre quelli brutti serviranno come insegnamento:

No, non stiamo più insieme. Non è facile ammetterlo a se stessi, figuriamoci agli altri. Colpe, non colpe, poco conta. Come diceva mia nonna per fare un fosso servono due righe. Le righe sono state tracciate, il fosso è stato fatto. I fossi dividono. È inutile ostinarsi a costruire un puzzle, solo perché i primi pezzi si sono incastrati perfettamente, quando ti rendi conto che i pezzi rimasti nella scatola, girandoli e ritentando non combaciano. Ci vuole coraggio per alzare le mani, fermarsi e ammettere che ok, questo puzzle non è il mio. I bei ricordi resteranno un tesoro prezioso, quelli brutti, uno spunto di crescita. La vita va avanti.