Matteo Paolillo racconta un momento indimenticabile vissuto sul set di Mare Fuori: “Un’emozione indescrivibile”

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Nato come cantante, Matteo Paolillo è arrivato al successo con Mare Fuori e grazie alla popolare serie tv di Rai Due il giovane artista napoletano ha avuto la possibilità di coniugare le sue passioni più grandi recitando e firmando la sigla della serie e oggi 'O mar for sta scalando giorno dopo giorno tutte le classifiche, confermandosi un successo senza precedenti.



Reduce dal concertone del Primo Maggio, Matteo è pronto a tornare sul set per girare la quarta stagione della serie e allo stesso tempo passerà l'estate portando in giro per l'Italia quello che ormai è diventato a tutti gli effetti un tormentone.

Intervistato dal settimanale Tv Sorrisi e Canzoni, Matteo ha svelato in quale preciso istante ha avuto l’esatta percezione della grande popolarità che lo ha travolto:



Da fuori può sembrare che l'ondata di successo sia venuta tutta insieme, in realtà è stata progressiva. Mare fuori 1 è uscito nel 2020 e di anno in anno è andato sempre meglio. Nel 2023 c'è stato un boom e la percezione della popolarità ho iniziato ad averla mentre scendevo le scale dell'Ariston. Da Sanremo in poi sono cambiate tantissime cose, era un obiettivo importante arrivato in modo inaspettato.

E sul ruolo di Edoardo Conte ha raccontato:



Ho fatto il provino quando sono stato scelto per vestire i panni di Edoardo ero felicissimo perché era il mio primo ruolo importante da protagonista. Potevo portare avanti un lavoro più profondo e duraturo rispetto a ciò che avevo fatto fino a quel momento e già questo mi rendeva entusiasta. Io e gli altri ragazzi abbiamo pensato solo a fare bene il nostro lavoro, senza minimamente immaginare tutto quello che è successo dopo.

Matteo Paolillo ha poi svelato un momento indimenticabile vissuto sul set:

Il primo giorno, il primo vero tutto nel mio personaggio. Girando la scena in cui Edoardo mette una mano nella gabbia della tigre ho provato un'emozione indescrivibile. È stato un po' un rito di iniziazione perché la tigre per lui non è solo un tatuaggio che ha sul petto, riflette proprio la sua indole. Ho studiato molto, sono stato ore e ore a guardare documentari. Poi dal vivo ovviamente non c'era un animale vero, ma un ragazzo con una tuta verde, ma io ero entrato così tanto nella parte che vedevo davvero una tigre.

Paolillo ha anche parlato della sue due grandi passioni, la musica e la recitazione:

La recitazione è sempre stata il mio obiettivo principale, ma la passione per la musica è cresciuta in parallelo. Ho cominciato a recitare a 13 anni e più o meno nello stesso periodo ho iniziato ad ascoltare musica rap italiana e americana. Avevo perso la recitazione più seriamente, studiando mentre all'inizio con la musica mi divertito con rap e freestyle. Dietro l'arte c'è sempre il gioco e io non vorrei mai smettere di giocare con entrambe.

Nell'album Come te c'è anche una collaborazione con Clementino:

Ci siamo conosciuti nel 2021 al Giffoni Film Festival, poi ci siamo sentiti all'inizio di quest'anno perché lui aveva visto Mare Fuori, io stavo chiudendo il disco, volevo un suo consiglio e gli ho chiesto di ascoltarlo. Eravamo entrambi a Milano, mi ha dato un po' di dritte. E poi mi dice: "Senti, ti manca un pezzo del genere" e quel pezzo era Uragano. Quindi ci siamo ritrovati in studio a Roma, in lui ho visto un flusso inarrestabile di idee. È stato incredibile.