Max Giusti: “La mia vita da strano papà che rincorre la vita!”
Edicola Settembre 11, 2014
Max Giusti è tornato a farci divertire tutti i giorni, su Radio 2 e su Rai 2, ma durante l’evento I love comico di Roma ha raccontato del suo altro “lavoro”, quello di papà: “Sono un papà strano, drogato di lavoro, perché quando lavori così tanto scopri che la tua vita è sempre una rincorsa. Io faccio radio, tv, commedie musicali. Quando ho smesso Affari tuoi, l’investimento fatto in radio mi ha portato addirittura in tv e ad un’altra prima serata, che andrà in onda a novembre. Quando sono in famiglia cerco di essere il più equilibrato possibile, ma darsi un tono da educatore non è facile. Nel poco tempo libero, gioco a tennis: sono nei tornei di quarta categoria open e sono anche consigliere della Federazione Italiana Tennis per gli Under 18. Ho preso in gestione un’accademia dove insegno tennis ai ragazzi: mi piacerebbe che i miei figli potessero vivere in un ambiente sportivo e poi lo faccio per non nutrirmi fino all’eccesso del mio mestiere. Il mio SuperMax ha avuto tanto successo in radio che mi hanno chiesto di farlo in tv. Faccio tutto quello che mi piace: intervisto persone, faccio i miei personaggi, canto, faccio duetti…In cinque anni ho sempre detto di no a passare in tv, ma quest’anno Angelo Teodoli mi ha mostrato il progetto, che è molto difficile: secondo me per i primi mesi non andrà bene, ha bisogno di mesi per funzionare. Poi sarò in tournée con I love comico, nel fine settimana perché durante la settimana sono in radio”. Quando gli si chiede cosa avrebbe fatto se non fosse riuscito a fare l’attore, risponde: “I miei avevano un negozio, ero molto bravo a vendere ma pessimo a riscuotere i soldi perché bisogna essere molto forti. Se non avessi fatto l’attore, avrei fatto l’attore. Non vedevo altre strade. Ora ho in progetto due film, scritti col mio gruppo di lavoro, ma non sappiamo ancora su quale puntare. E’ una commedia divertente, ma con le cose che ti emozionano: non potrei fare una cosa solo per far ridere. Sai, molti comici dopo un po’ devono fare per forza il drammatico, però non dobbiamo mai dimenticarci di avere il dono di saper far ridere gli altri”.
Fonte: Cronaca rosa
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