Un Medico in Famiglia, Manuele Labate (Alberto nella serie) ha cambiato vita: “Oggi sono artigiano e tatuatore”
L'attore ha anche parlato di una eventuale partecipazione al Gf Vip e dei rapporti con gli ex colleghi di set
Dalia Novembre 18, 2022
Ricordate Alberto Martini, il nipote di Nonno Libero in Un medico in famiglia?
Oggi sono passati 24 anni dal suo esordio sul piccolo schermo ed il ragazzo è ormai un uomo di 39 anni. Si occupa di svariate forme di arte, tra cui non solo la recitazione, ma anche artigianato e street art.
Raggiunto dai colleghi di Fanpage.it, Manuele Labate ha confessato innanzitutto cosa l’abbia spinto a soli 14 a prendere parte a Un Medico in Famiglia:
Avevo 14 anni. Era un momento di crescita, iniziavo a mettere il naso fuori da casa. Non mi sentivo più un bambino, ma di fatto non ero un adulto. Questa esperienza mi ha insegnato cosa vuol dire avere obblighi e doveri, mi ha responsabilizzato. E poi mi affascinava la possibilità di scoprire ciò che non si vede in tv, ciò che avviene dietro le telecamere. Quando arriva la fama è difficile restare umili, tranquilli, inquadrati nella realtà. Pensa a cosa potesse significare per me, a 16 anni, fare una passeggiata in centro a Roma. Ringrazierò per tutta la vita i miei genitori, che mi hanno detto: “Manuele tieni presente la realtà, hai degli obblighi scolastici e una famiglia che ti vuole bene e a cui puoi sempre chiedere aiuto e sostegno”.
Labate è oggi padre di due bimbe, Aurora di 11 anni e Maria Sole di 4 anni a cui ha fatto vedere le vecchie puntate della serie:
Si chiedevano: “Perché papà sta dentro la televisione? Come mai? Cosa succede? Se sta qui vicino a me, come faccio a vederlo lì dentro?” (ride, ndr). Sono dinamiche che poi acquisisci crescendo. Aurora ho avuto modo di portarla anche su qualche set. La piccolina ancora no, quindi adesso si accontenta di uno spot per cui ho lavorato recentemente.
Il personaggio di Alberto era molto legato a Maria, Reby o Nonno Libero. È rimasto un legame tra lui e gli attori Margot Sikabonyi, Carlotta Aggravi e Lino Banfi:
Abbiamo trascorso ore e ore insieme, per tutta la settimana, per anni. Impossibile non instaurare un rapporto di affetto, diretto e personale. Si è creata una dinamica familiare, che siamo riusciti a mantenere per tanti anni, fuori dal lavoro. C’era affetto e piacere nello stare insieme.
Nella serie, Alberto si era poi legato ad Albina, interpretata da una giovane Clizia Fornasier. Tra i due oggi non ci sono più rapporti, ma un tempo sì:
C’è stata una grande amicizia. Avere un bel feeling con un’attrice con cui devi interpretare una storia d’amore, porta i suoi frutti. Abbiamo avuto una simpatia, un piacevole stare insieme ma non siamo andati oltre.
Nella sesta stagione, il suo personaggio è mancato per una buona causa:
L’assenza nella sesta stagione è avvenuta perché sono diventato padre. Nella mia vita privata è arrivata Aurora. Magari non si è pronti a questo cambiamento e ho preferito concentrarmi di più sugli affetti. Avevo un’ansia motivata dal desiderio di essere un padre presente. Ho preferito fermarmi, mi sembrava di togliere spazio a una parte troppo importante della mia vita. Ho preso coraggio, ho chiamato la mia agente e le ho comunicato la mia decisione: volevo stare un po’ lontano dai riflettori.
È tornato poi nella settima stagione, per salutare definitivamente la serie:
Questa pausa, legata a questo motivo fondamentale – dedicarmi di più alla famiglia – è stata in qualche modo non compresa dagli addetti ai lavori. Registi, produttori e casting l’hanno vista come una mancanza di rispetto. Vieni guardato di traverso, perché è pieno di attori che si fanno una famiglia, ma continuano a fare il loro lavoro. Vedere che Manuele, perché diventa padre, si ritira da questo mondo, ha destato un po’ di sospetti. È stato sempre più difficile avere dei colloqui di un certo tipo, dei provini abbinati al protagonista o al coprotagonista. Si è ridotta l’attenzione su di me.
A proposito di un possibile reality come Gf Vip e Isola dei Famosi, Manuele si è detto contrario:
Se si tratta di recitare, di interpretare un ruolo, di creare un personaggio, mi piace farlo. Se parliamo di Manuele seduto in una trasmissione televisiva che dice la sua, non fa per me, anche per la timidezza che mi appartiene. Non è nelle mie corde.
Oggi Labate è attore ma anche e soprattutto artigiano e street artist:
Ho sviluppato questa passione da ben prima di iniziare a recitare. È come dire che il primo amore non si scorda mai. Le strade della street art sono diverse. Quando si parla di recupero urbano, devi avere un’autorizzazione. Presenti il progetto e aspetti una risposta positiva. La seconda strada è quella di muoversi in maniera autonoma e, passami il termine, illegale, però riconoscendo sempre un aspetto estetico. Non fai una cosa frettolosa, colorata male per il puro gusto di sfogarti. La street art è una parte molto importante della mia vita e ho la fortuna di condividere questa passione con Aurora.
Ed infine, ha precisato concretamente cosa fa oggi:
Collaboro con un’azienda che crea illuminazione di design, insegne luminose, quadri, tramite un connubio di decorazione e illuminazione. Si parte da un disegno, poi lo si arricchisce con dei componenti neon o con dei led, è tanta roba. La recitazione fa parte di me perché in un modo o nell’altro, trovi il tempo di realizzare il tuo talento recitativo, non per forza a livelli altissimi, quindi nazionali, come Rai1 o il cinema, ma in piccolo. Dove possibile, non disdegno il teatro, anzi. Poi qualche spot pubblicitario, uno dei quali è attualmente in onda.
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