Miguel Bosè rapinato in casa da 8 uomini armati: “Pistola puntata alla tempia mentre era col figlio”, il drammatico racconto
Il cantante si trovava a Città del Messico quando è avvenuta l’aggressione
Dalia Agosto 21, 2023
Miguel Bosé è stato rapinato e minacciato di morte con una pistola puntata alla tempia.
È quanto raccontato drammaticamente da Gustavo Adolfo Infante, conduttore televisivo messicano. E questo perché i fatti sono avvenuti lo scorso venerdì, nella casa del cantante a Città del Messico.
Secondo quanto emerso dai giornali messicani, Bosé si trovava in casa con il figlio Tadeo, di 12 anni, quando d’un tratto si è ritrovato un’arma da fuoco puntata addosso.
Quelli che lo hanno aggredito lo hanno poi rinchiuso assieme alla sua colf in una stanza. Nel frattempo, gli altri rapinatori hanno fatto razzia di gioielli, denaro e oggetti preziosi presenti nell’abitazione. I malviventi, però, non avrebbero rubato i quadri di valore che erano appesi in giro per la casa, forse per la fretta.
I membri delcommando armato che hanno messo a segno il colpo sarebbero otto. Bosé, che si stava riprendendo dall’influenza che aveva da qualche giorno, nel momento in cui è stata fatta irruzione in casa sua, stava sorseggiando del tè con il figlio. Per ora non si sa con precisione a quanto ammonta il valore del bottino trafugato.
Pochi mesi fa il cantante aveva dovuto vivere un’altra spiacevole esperienza anche se a livello legale.
Aveva infatti vissuto e poi vinto la battaglia a livello legale contro l’ex fidanzato. La disputa verteva sui quattro figli avuti con la maternità surrogata. Le autorità giudiziarie hanno disposto che due dei ragazzi possono vivere in Messico assieme a Miguel Bosé, mentre gli altri due possono rimanere in Spagna con l’ex compagno Ignacio Palau.
È per questo che al momento della rapina Bosé era in compagnia di uno dei quattro figli, ma fortunatamente non sono stati colpiti fisicamente.
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