Morgan arriva ad ‘Amici’ e attacca ‘X Factor’: “Lì il format è sovrano, da Maria De Filippi c’è più libertà!”

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È carismatico, metamorfico e la sua presenza a X Factor è rimasta memorabile per tantissimi affezionati spettatori del talent show nato su RaiDue e, oggi, in onda su Sky: dalle squadre di Morgan, alias Marco Castoldi, nel corso degli anni sono venuti fuori dei grandi talenti che hanno scalato le classifiche e sono diventati nomi importanti nel panorama musicale italiano, come Marco Mengoni e Noemi.



Risale a circa due mesi fa la sfida che il leader dei Bluvertigo aveva lanciato a Maria De Filippi, chiedendole di invitarlo in una delle sue trasmissioni insieme alla sua band (potete leggere QUI il post in cui ve ne abbiamo parlato) e oggi l'ex giudice di X Factor è una presenza fissa al serale di Amici di Maria De Filippi, dove in qualità di 'giudice jolly' valuta i ragazzi e, solo quando richiesto dai direttori artistici, esprime un voto di preferenza.

Intervistato da La Repubblica, il 43enne cantante sorprende ancora una volta tutti e si scaglia contro il programma che l'ha mostrato per la prima volta nelle vesti di giudice, esprimendo la sua preferenza per il talent show targato Mediaset:



"Da dove vengo io era proibito lavorare come si lavora qui, con libertà, seguendo i ragazzi come in una vera scuola. Quando si spegnevano le telecamere, tutti a casa. Invece il bello comincia dopo, quando puoi parlare e confrontarti. Senza orario. Lì il format è sovrano, blindato dall’estero. Ad Amici c’è più libertà! Trovo un vero tritacarne il meccanismo per cui se un ragazzo si iscrive al talent di fatto firma già un contratto. Da Maria non è così".

L'eccentrico musicista spende, inoltre, parole lodevoli per la De Filippi:



"Per me Maria è una mecenate. (...) Se non fosse per De Filippi la musica in tv sarebbe relegata chissà dove, ancora considerata come una cosa che fa abbassare gli ascolti. Lei è la più grande! (...) Non guardo la tv perché preferisco leggere, tengo basso il volume perché l’audio che ho in testa purtroppo è alto e si confonde col resto: non sento le voci, sento gli accordi. Però le poche volte che mi è capitato di vedere Maria mi è parsa intelligente, riflette sempre sulle cose che fa".

E a chi lo accusa di parlare così spinto dal cachet percepito ad Amici, Morgan risponde senza mezzi termini:

"Sì. Quando dicono che faccio Amici per soldi rido, non ho ancora parlato di soldi con nessuno. Non so cosa sia la ricchezza, immagino gente con gli yacht. Lo sa che farei se fossi ricco? Comprerei un sintetizzatore!".

Infine, quando gli si chiede se sia vero che i talent producano sogni irrealizzabili e illudano i ragazzi, Castoldi risponde in modo netto e conciso:

"Fare musica non vuol dire diventare star, ci sono spazi creativi, costruttivi e remunerativi che bisogna saper cogliere. Si può preparare una classe di giovani fonici e strumentisti. Il cantante è la punta dell’iceberg e molto spesso non è più interessante di chi lavora dietro le quinte. Non definirei il talent 'fabbrica di illusioni': è una fabbrica di occasioni e opportunità. Do il mio contributo".

E voi siete d'accordo con Morgan?