Morgan, parla la compagna: “Da Angelica Schiatti abbiamo subito cattiverie, lei lo sfruttava e lo manipolava”
Alessandra Cataldo è intervenuta in difesa del cantautore attaccando la Schiatti e Selvaggia Lucarelli: “Si stanno vendicando”
Giusy Luglio 14, 2024
Nelle scorse ore, Alessandra Cataldo, compagna di Morgan, attraverso le pagine di Mowmag è intervenuta per la prima volta sul caso che ha coinvolto il cantautore dopo l’inchiesta di Selvaggia Lucarelli per Il Fatto Quotidiano.
Il frontman dei Bluvertigo è stato accusato di stalking dalla sua ex fidanzata Angelica Schiatti. Sulle pagine del quotidiano diretto da Marco Travaglio la giornalista aveva riportato tutto l’accaduto con dovizia di particolari.
Immediata l’esposizione mediatica da parte di molti artisti, che avevano prontamente manifestato solidarietà alla giovane donna, così come immediato era stato il comunicato stampa della Warner, che ha deciso di interrompere il contratto con Morgan.
Non era mancato nemmeno il racconto della sua versione dei fatti da parte dell’artista milanese. Morgan nei giorni scorsi ha replicato a tutte le accuse, dichiarando anche che nel frattempo aveva deciso di denunciare la Lucarelli.
Alle parole del rocker ora si sono aggiunte quelle della sua compagna. Alessandra è intervenuta in difesa del cantautore attaccando la Schiatti e Selvaggia:
Da entrambe è solo vendetta. Ho deciso di parlare perché io c’ero. A differenza vostra che leggete due messaggi regalati alla Lucarelli che tra l’altro fanno alludere a cose mai successe, ma semplicemente erano uno sfogo tra amici in privato in un momento di sofferenza. Non è mai andato nella sua via, non si è mai avvicinato a lei infatti non ha nessuna restrizione. Gli hanno tenuto sotto controllo tutti i dispositivi per tre anni, gli hanno sequestrato i computer, e cosa ha detto il magistrato? Non è pericoloso. Non ha restrizioni né di parola né di azione. Viviamo insieme da 10 anni, abbiamo una figlia di 4 anni, e da Angelica abbiamo subito cattiverie quando ancora la piccola Maria era nel grembo.
(…) Io intanto, durante i nove mesi della gravidanza, sono costretta ad assistere allo spettacolo di una incessante seduzione e manipolazione di Marco, (il vero nome di Morgan, ndr) anche di sfruttamento professionale. (…) Davanti al fatto che Marco sarebbe presto diventato padre, la Schiatti deve ormai decidere cosa fare della propria vita. E lei, non avendo ottenuto quello che voleva (chissà cosa?) scompare da Marco senza dare nessuna spiegazione. Lui entra in una fase di sofferenza e lei lo blocca ovunque, non gli rivolge più parola, gli impedisce di parlare, lo “silenzia”, come si dice oggi, gli nega qualunque spiegazione e rifiuta ogni possibilità di contatto. Si è sempre difeso con le parole. Mai nessuna violenza. Anzi, solo dolcezza.
La Cataldo ha continuato:
È padre, si occupa di sua figlia, la porta ai suoi concerti e non la usa in nessun modo. A Desio è salito con Maria in braccio perché lei non ha voluto lasciarlo, i bambini percepiscono lo stato d’animo dei genitori. Voi non c’eravate quando Marco è stato accoltellato da quella che lui pensava essere la sua migliore amica ed è nata nostra figlia. (…) La cantante si sta facendo strada grazie a Marco, che, ancora una volta, fa da trampolino. Chi sta guadagnando? Angelica. Chi ci sta perdendo? Marco.
(…) Grazie alle azioni della signorina Angelica il padre di mia figlia ha perso tutti i lavori che aveva conquistato con il suo talento, e il suo merito. (…) Ho deciso di parlare per la prima volta nella mia vita perché questo è troppo: io non cerco il successo, io non sono mai stata interessata a mettermi in mostra, a me Marco è piaciuto come uomo e ho sempre cercato di supportarlo nella sua arte in cui è bravissimo.
Ma io non sono un’artista io sono una donna e una madre che ora vuole dirvi che avete proprio esagerato perché io non accetto che si distrugga un uomo di valore come marco che solo perché un buono se ne approfittano tutti. Io non voglio perdere il padre di mia figlia e soprattutto non voglio che lei perda chi ama di più di chiunque cioè il suo ‘papino’. Voi tutti state facendo una cosa orribile, che va fermata.
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