Morgan rivela se ha sentito Mahmood dopo l’incendio di Milano e dice cosa è disposto a fare per aiutare le famiglie del palazzo andato in fiamme
Il cantante ha anche avuto modo di dire la sua sulla polemica guidata da Salmo sui concerti e le restrizioni per il Covid 19
Franci Settembre 4, 2021
Morgan, dopo l’incendio del palazzo di via Antonini, è rimasto momentaneamente senza casa. Ospite ora di un pittore, si è raccontato alle pagine del Corriere, spiegando come stanno attualmente le cose.
Io e altre famiglie che abitano accanto al grande palazzo che ha preso fuoco in via Antonini, a Milano, siamo stati allontanati dalle nostre case per il rischio di crolli. Dall’oggi al domanio. […] Dove alloggio? Sono ospite di una persona meravigliosa, il pittore e scultore Robert Gligorov, sempre a Milano. Con me ho soltanto qualche vestito e una chitarra. […] Sono un artista che non può fare arte. Nella casa che ho dovuto lasciare, anche se temporaneamente, c’è tutto quello che mi permette di lavorare. […] Non ho niente con me, per non parlare degli appunti, degli spartiti, delle parole. Però poi penso a quelle povere famiglie del palazzo incendiato, quelle persone che hanno davvero perduto tutto e allora mi passa. Naturalmente
Nella Torre dei Mori abitava proprio un collega di Morgan, il cantautore Mahmood.
Se l’ho sentito? Non ancora ma penso di contattarlo a breve perché voglio capire che cosa si sta facendo. Certamente ho parlato con alcune di quelle persone e vorrei fare qualcosa di concreto. Per esempio, domani sera (oggi per chi legge, ndr) io terrò un concerto al Comfort Festival di Ferrara: ho chiesto e ottenuto che se qualcuna di quelle famiglie che sono rimaste fuori casa avesse voglia di venire potrà farlo senza pagare il biglietto (chi volesse partecipare dovrà mandare una email alla BarleyArts, ndr).
L’incendio ha fatto perdere a Marco Castoldi anche delle occasioni lavorative.
Sì, per esempio il Teatro Bellini di Napoli mi aveva commissionato una colonna sonora per accompagnare uno dei suoi spettacoli e io non posso realizzarla. Ma è solo un esempio. Ecco perché chiedo di non far calare l’attenzione su quello che è accaduto a Milano: famiglie intere sono lontane da casa e molti, con questa, hanno perso anche gli strumenti di lavoro. […] Se il Comune lo consentirà e se sarà possibile tornare a stare nella mia casa, io la aprirò e ospiterò temporaneamente una o due di quelle famiglie che hanno perso l’appartamento. Il mio vuole essere sì, un gesto di solidarietà, ma anche un gesto rivolto a chi deve vigilare sulla loro situazione: queste persone non vanno lasciate sole.
Infine, Morgan si è espresso anche sulle polemiche che negli ultimi giorni hanno riguardato Salmo, criticato da molti suoi colleghi per aver “sfidato le restrizioni anti-covid“.
Penso che Francesco (De Gregori che ha dichiarato di non essere contro le azioni di Salmo ndr) abbia fatto benissimo, e io sto con lui. Ha messo l’accento sulla dignità degli artisti: in tanti pensano che noi siamo creature astratte. Noi siamo concreti, calati nel mondo.
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