Non è la Rai, Francesca Di Ruberto morta in un incidente stradale: fatale lo scontro con un camion dell’Ama

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Tragico incidente stradale quello che ha portato alla morte un'ex protagonista di Non è la Rai. Stiamo parlando di Francesca Di Ruberto.



 

La chiamavano "Treccioline" nel noto programma cult, quando all'età di 15 anni debuttò per la prima volta sul palcoscenico. Per tutta la stagione televisiva dell'anno 94/95 è stata una costante presenza al fianco di Ambra Angiolini. In molti la ricorderanno anche per la sua tenera interpretazione della canzone "Cuore" di Rita Pavone. La sua vita poi però è proseguita lontana dai riflettori, da donna lavoratrice e mamma di due figli.

Ed è proprio sul posto di lavoro che Francesca Di Ruberto si stava recando la mattina di lunedì 19 Agosto, quando l'impatto contro un camion dell'AMA le è costato la vita. Il tragico incidente stradale è avvenuto sulla via Trionfale 10104, Roma, all'altezza dell'ospedale San Filippo Neri. Al suo fianco, su una Mini One, c'era anche un collega di Francesca, un uomo di 47 anni, prontamente trasportato al pronto soccorso dell'ospedale Gemelli in condizioni gravi e completamente sotto choc.



Pronto è stato l'intervento dei vigili del fuoco, del 118 e degli agenti della polizia di Roma Capitale. Dopo aver provato tutte le manovre di rianimo, per la 44enne non c'è stato nulla da fare. Il conducente del mezzo AMA, un 47 enne, è stato portato in ospedale ed è stato sottoposto ai test per alcool e droghe, ma tutti i risultati sono stati negativi.

Non è ancora chiara la dinamica dell'incidente: una manovra azzardata o l'alta velocità, o magari semplicemente l'asfalto scivoloso in seguito alla pioggia. Quello che è certo è che Francesca Di Ruberto non ce l'ha fatta e ha lasciato sgomento nel pubblico che la ricordava con affetto.



Sui social è stata la stessa mamma della vittima, Anna Carotti, che ha detto addio alla figlia:

Oggi il cielo ha una stella in più, fai buon viaggio Francesca

Di supporto e cordoglio anche i numerosi commenti delle persone che la conoscevano ma anche di chi semplicemente la ricordava con estremo affetto sin dai tempi di Non è la Rai.