‘Non è l’Arena’, Massimo Giletti intervista Pamela Prati e lancia una stilettata a Barbara D’Urso!
Stefania Settembre 23, 2019
Con l’avvento della nuova stagione televisiva, è tornato anche Massimo Giletti con Non è l’Arena, in onda tutte le domeniche in prima serata su La7. Ospite della prima puntata è Pamela Prati, che negli ultimi mesi è stata spesso al centro della cronaca.
Il Pamela Prati gate ha fatto discutere tantissime persone sul web e anche nei salotti televisivi, in particolare Barbara D’Urso ha concentrato molte puntate dei suoi programmi sul racconto degli sviluppi dell’intricata vicenda legata al fantomatico matrimonio della showgirl sarda, organizzato per lo scorso 7 maggio con l’imprenditore Mark Caltagirone, rivelatosi inesistente. E proprio su questa decisione della conduttrice partenopea si è scagliato Giletti durante la diretta:
Questa vicenda, se fosse stata trattata in modo serio, perché chi si vanta di essere sotto testata giornalistica deve essere serio, avrebbe trovato una serie di documenti che, forse, avrebbero potuto aprire gli occhi a chi trattava questo argomento. Perché Nunzia chiedeva: “Ma è possibile che nessuno abbia fatto un indagine su queste signore?”. Questo l’ha fatto Dagospia. L’ha fatto Fanpage. Ma è un dovere di chi fa la nostra tv di avere un punto forte, morale. Deontologia: si sa ancora cos’è? E’ possibile che il sottobosco, il nulla, il vuoto assurgano programmi televisivi? Si possono perdere mesi e mesi di programmi televisivi quando bastavano poche ore? Una settimana per capire che qualcosa non tornava? Bastava cliccare e trovare dei documenti.
Per lui c’è una profonda differenza tra tv e social:
Sui social non ci sono filtri ma in televisione, abbiamo il dovere di verificare le cose. Altrimenti, prendiamo per buono tutto. Se si indagava, si scoprivano cose molto particolari ossia che questo sistema Mark Caltagirone era già stato usato in passato. Un giornalista lo deve fare. La televisione ha dei mediatori. Se siamo testata giornalista abbiamo il dovere di verificare le cose. Non si è testata giornalistica per caso. Uno deve aprire gli occhi, chi studiava queste carte doveva farlo.
Per l’uomo è stato davvero disdicevole assistere al romanzare di un fatto simile.
Non è accettabile che una fake news facilmente individuabile diventi un romanzo per infinite puntate. E’ inaccettabile da un punto di vista deontologico. Se non si pone un freno a questo tipo di tv, ne pagheremo le conseguenze. Non capiremo più cosa è vero. Tutto verrà preso per buono.
La Prati, nel corso della sua intervista, non ha mai menzionato in maniera diretta Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo, ma ha voluto ribadire di esser stata la vittima di un sistema, come altri prima di lei.
Ho creduto in questa favola e sono assolutamente innocente. Non sono stata l’unica vittima. Prima di me, era successo anche ad altri personaggi famosi come Signorini o la Arcuri. Queste persone lo facevano da 10 anni. Ho scoperto solo all’ultimo che lui non esisteva. Ho sempre pensato che esistesse. Prima di me, è successo anche ad una politica importante… E’ successo tutto in un ristorante: ho ceduto ad un invito e “quella con i capelli grigi” ha cominciato a parlarmi di quest’uomo. Io pensai che faceva parte della famosa famiglia dei Caltagirone. Gli mandai un messaggio dopo un po’, scrivendogli “Buona Primavera” e lui mi rispose: “Ora sì che è una buona primavera…”.
Per dimostrare la sua ingenuità ha affidato agli autori e al conduttore stesso alcuni messaggi vocali, che le sono stati fatti recapitare da Caltagirone, che ha cercato più volte di contattare telefonicamente. Il suo obiettivo è quello di scoprire davvero chi si nasconde dietro questa identità fittizia.
Il fatto che ti ho dato gli audio di questa persona è perché voglio sapere chi sia. Non riuscivo a contattarlo telefonicamente perché ogni volta si inventava una scusa. Ci sono state anche tante telefonate che ‘cadevano’. Quando sei innamorata, quel mondo ‘virtuale’ ti basta. Aspettavo il giorno che venisse da me. Tranquillizzavo anche mia sorella: a lei ho mentito, le ho detto che l’avevo visto.
Sono state fatte vedere anche delle chat a tinte hot, che la donna ha commentato così:
Non penso di essere stata l’unica donna ad aver fatto l’amore via telefono con il proprio uomo… Non sapevo chi ci fosse dall’altra parte del telefono. Le devi vivere, queste cose. E’ facile giudicare. Sono umana. I carnefici hanno colpito i miei punti deboli, uscivo da una grande storia d’amore. Capisco lo stupore. Spero di dimostrarvi che non ero complice. Sono stata raggirata.
Sente di essere la prima a cui non abbia giovato questa situazione, per la quale ha dovuto anche inscenare una paparazzata per mettere a tacere le voci sull’inesistenza del suo compagno.
Una volta mi consegnarono anche le chiavi di un appartamento a Miami in diretta, durante un programma televisivo. Non avevo bisogno, dopo 40 anni di carriera, di fare tutto questo. A me non ha giovato. Non ci ho guadagnato nulla. Io ero famosa anche prima di questa vicenda. Loro l’hanno fatto per apparire. Se io avessi architettato tutto ciò, avrei mandato le mie foto nuda ad un telefonino? Non mando a monte una carriera intera per due passaggi in tv! […] Rivedendomi, non mi riconosco. Difendevo la mia famiglia. Quella foto non la volevo fare… Ho fatto la foto e il video perché Mark e “quella con i capelli grigi” me l’hanno chiesto per mettere a tacere le voci e io, da cretina, l’ho fatto. Sono stata una cretina? Sì, sono stata una cretina!
Mentre sull’incontro con il piccolo Sebastian, asserisce: “Quando ho visto il bambino per la prima volta, ho avuto la concretezza che fosse tutto vero… Il bambino mi ha chiamato mamma”.
E voi cosa ne pensate?
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