Gli impegni in tv con Pomeriggio 5 stanno per volgere al termine e Barbara D'Urso sembra già assaporare l'atmosfera vacanziera: eccola, infatti, per le vie del centro di Milano mentre assapora un gelato in una mise prettamente estiva: capelli legati, occhiali da sole a specchio e canotta che mette in evidenza il generoso seno. Look perfetto per una passeggiata, ma un po' meno per il luogo che Carmelita decide di visitare poco dopo: la chiesa di San Simpliciano. A spalle scoperte e con il décolleté in bella vista, senza premurarsi di togliersi gli occhiali, la conduttrice varca la soglia del luogo sacro. Quando si accorge di essere ripresa dai paparazzi, lei si rivolge a loro ammonendoli con un dito, ma non sa che in realtà sarà lei a...ricevere il cartellino giallo! "Questa è una caduta di stile, una mancanza di eleganza non all'altezza della spiritualità umana" commenta don Santino Spartà, conosciuto come 'il prete dei Vip'. Così, già accusata di esercizio abusivo della professione dall'Ordine dei giornalisti, Barbara ora è anche nel mirino della Chiesa. "Mi meraviglia che la D'Urso si sia recata in un luogo di preghiera, poiché non è mai stata vicina alla Chiesa, l'ha confessato a me una volta. Diceva che con la sacra Istituzione aveva sempre litigato. Io le ho detto che la colpa era sua. E' vero, la Chiesa può avere atteggiamenti sostenuti, ma se si ha fede è necessario accettare quello che dice, in fondo ha 2000 anni di storia" osserva lui. E a Barbara, per evitare lo scivolone, sarebbe bastato indossare la felpa che aveva in vita: "Così dovrebbe essere in tutte le chiese: il rispetto esteriore denota il rispetto interiore. Quando partecipiamo a una serata di gala ci vestiamo con gli abiti più belli e consoni alla situazione. Come nella società, lo stesso vale per i luoghi sacri: si deve mostrare rispetto ed equilibrio" conclude il sacerdote.