Ornella Muti non è mai stata una da tanti giri di parole, e lo ha dimostrato ancora una volta nella lunga intervista rilasciata a Vanity Fair, dove senza peli sulla lingua ha parlato della sua vita privata, della sua famiglia e anche del mondo dello spettacolo, non tralasciando di dire la sua anche in merito agli scandali sessuali scoppiati negli ultimi mesi e iniziati dal Caso Weinstein.
Bellezza evergreen, la Muti ha confessato al magazine che in realtà essere considerata fin da ragazzina una bomba sexy non l'ha certo agevolata:
Sono sempre stata considerata un simbolo sessuale e se vogliamo parlarne onestamente, il dato mi ha strapenalizzato. [...] Questo ha fatto sì che oggi il sesso sia una delle cose che meno desidero al mondo e meno mi appartengono. In fondo, agli uomini non è mai importato nulla di come volessi fare l’amore. Perché se sei una donna, devi fare altro. La concubina, la psicoanalista, la madre, la moglie, l’amante.
L'attrice romana ha parlato anche dei suoi tre figli: la più grande Naike Rivelli, avuta col produttore spagnolo Josè Luis Bermudez De Castro, e Carolina e Andrea Fachinetti, avuti dal matrimonio con Federico Fachinetti...
Persone dolcissime e delicate. Il maschio non è un orco e non è un bruto e Naike, che è una matta, puoi amarla o meno, ma è una ragazza libera. Mette le sue foto nuda su Instagram? Embè? Sono gli altri a superare la porta di casa sua, a entrare nel suo profilo, a prenderle, a pubblicarle sui social, a insultarla, a dire che è in un modo o in un altro. A giudicarla in maniera cattiva. Ma che, siamo all’epoca dei Borgia? Io e Naike saremo anche due tr**e, ma abbiamo messo al mondo due ragazzi puliti. Che non guardano dal buco della serratura, che non si interrogano sul po****o di Cecilia nell’armadio del Grande fratello e non si concentrano soltanto sullo schifo, ma sanno guardare anche al bello. Se insegni a cercarlo, il bello alla fine lo trovi.
Non ci è andata giù leggera la bella Ornella che, interrogata infine sullo scandalo che ha travolto il mondo del cinema non solo americano a proposito delle molestie sessuali nei confronti di alcune attrici, ha dichiarato:
Il sistema sta barcollando, ma il sistema si difende. Il cinema non è diverso da altri ambiti lavorativi, ma per convinzione generalizzata una donna che si affaccia al mio mestiere è una troia a prescindere. I pregiudizi sono duri a morire. [...] A chi ha avuto il coraggio di parlare hanno detto: “Vai a cena sola in un hotel con un produttore? Ma tua madre dov’era?”. Ad altre hanno dato di attrici fallite. Una cosa ignobile. Perché, se fosse diventata Sophia Loren invece sarebbe andato bene? Ma che significa? Non dovresti essere toccata a prescindere dai successi ottenuti con i tuoi film.
E sul regista italiano Fausto Brizzi coinvolto nella vicenda ha affermato:
Non so se ha fatto davvero quel che dicono dieci ragazze o se è soltanto un capro espiatorio per scaricarsi la coscienza. Prima di trasformare una persona in un orco, aspettiamo un momento. Calma. Il processo in tv è di un livello bassissimo. Non dovremmo decidere da Barbara D’Urso se uno è colpevole o innocente.
Voi cosa ne pensate delle parole della Muti?