Si è da poco conclusa la novantesima notte degli Oscar. La serata più magica dell'anno è terminata con un soddisfacente risultato anche per l'Italia. Il maestro James Ivory, alla veneranda età di 89 anni, è stato premiato per la Miglior Sceneggiatura Non Originale di Chiamami col tuo nome. Con questo attesissimo premio, Ivory è diventato il più vecchio vincitore di un Oscar competitivo. Il film nasce da una coproduzione italo-americana. Un bel traguardo, quindi, anche per l'italiano Luca Guadagnino, che dallo stesso Ivory è stato menzionato nei consueti ringraziamenti sotto un'ala di sincera commozione: "Ringrazio Luca Guadagnino per la sua sensibilità di regista".
Il visionario Guillermo Del Toro conquista ben due statuette con il suo La forma dell'acqua. Il regista messicano porta a casa il premio Oscar come Miglior Film e Miglior Regista. La favola fantasy ha ricevuto 13 nomination, di queste 4 hanno portato all'ambita statuetta. Del Toro dedica il risultato raggiunto ai giovani cineasti "voglio dire a tutti quelli che sognano di usare il genere e la fantasia per raccontare storie su cose che sono reali nel mondo di oggi, potete farlo. Questa è una porta, apritela ed entrate".
Molti hanno parlato degli Oscar della diversità, e diverse scelte da parte dell'Academy non possono far altro che confermare questo. Abbiamo infatti assistito alla premiazione rivolta alla regista del corto Silent Child, che ringrazia nella lingua dei segni. Abbiamo avuto un James Ivory che, alla soglia dei 90, afferma con assoluta fermezza che "non importa se siamo omo o etero ma tutti siamo passati attraverso l'esperienza del primo amore". Ma sopratutto è stato l'anno della protesta contro gli abusi sulle donne. Una voce che si è alzata dopo anni di silenzi e soprusi. Immancabile è stato il riferimento a Weinstein il quale, come sottolineato da Jimmy Kimmel - conduttore della cerimonia - è stato escluso a seguito delle denunce arrivate a suo carico nell'ultimo anno. "Affinché i prossimi 90 anni siano di diversità e uguaglianza", questo l'augurio di tutte le vittime sul palco.
Non sembra essere caduta nel dimenticatoio la gaffe dello scorso anno con il quale veniva proclamato per sbaglio come Miglior Film La La Land. Jimmy Kimmel, per la seconda volta consecutiva alla conduzione della serata, ha esordito ironicamente così: "Se sentite il vostro nome, non alzatevi subito". Un chiaro riferimento allo scambio di buste che l'anno precedente aveva portato ad un evento che ad Hollywood difficilmente dimenticheranno.
I film in gara sono stati lo specchio della politica della cerimonia voluta quest'anno al Dolby Theatre. Il Miglior Film Straniero è il cileno Una donna fantastica. E' la storia di una transessuale, nonché prima presentatrice trans nella storia degli Oscar. La Miglior Sceneggiatura Originale è andata a Jordan Peele, primo autore di colore a vincere nella categoria con Get Out.
Sembra dunque una nuova era quella prospetta dalle eccellenze del cinema mondiale. Un sentimento di rivalsa che ha accomunato tutti i partecipanti alla cerimonia, unanimi nel supportare le parole pronunciate di Jodie Foster: "E' un nuovo giorno a Hollywood".
A seguire la lista con tutti i vincitori di questa novantesima edizione degli Oscar:
Miglior film: La forma dell'acqua
Miglior attrice protagonista: Frances McDormand per Tre Manifesti a Ebbing, Missouri
Miglior attore protagonista: Gary Oldman per L’ora più buia
Miglior regia: Guillermo Del Toro per La Forma dell’Acqua
Miglior sceneggiatura non originale: James Ivory per Chiamami col tuo nome
Miglior sceneggiatura originale: Jordan Peele per Get Out
Miglior canzone: Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez, "Remember Me" per Coco
Miglior colonna sonora: Alexandre Desplat per La forma dell’acqua
Miglior fotografia: Roger A. Deakins per Blade Runner 2049
Miglior cortometraggio animato: Dear Basketball
Miglior cortometraggio documentario: Heaven Is a Traffic Jam on the 405
Miglior cortometraggio: The Silent Child
Miglior montaggio: Lee Smith per Dunkirk
Migliori effetti speciali: Richard R. Hoover, Gerd Nefzer, Paul Lambert e John Nelson per Blade Runner 2049
Miglior scenografia: Jeff Melvin, Paul Denham Austerberry e Shane Vieau per La forma dell'acqua
Miglior film d’animazione: Coco
Miglior colonna sonora originale: Alexandre Desplat per La forma dell'acqua
Miglior film straniero: A Fantastic Woman, film cileno
Miglior attrice non protagonista: Allison Janney per Io, Tonya
Miglior montaggio sonoro: Richard King e Alex Gibson per Dunkirk
Miglior sonoro: Gary A. Rizzo, Gregg Landaker e Mark Weingarten per Dunkirk
Miglior documentario: Icarus
Migliori costumi: Mark Bridges per Il filo nascosto
Miglior trucco: Kazuhiro Tsuji per L'ora più buia
Miglior attore non protagonista: Sam Rockwell per Tre manifesti a Ebbing, Missouri
A seguire alcuni dei look di questi Oscar 2018: