Pamela Prati, archiviato il caso su Mark Caltagirone: “Caso costruito col suo consenso a scopi autopromozionali”

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È stato definitivamente archiviata dal GIP di Roma la denuncia presentata da Pamela Prati a carico delle sue ex socie relativa. La vicenda riguarda l'ormai famosa vicenda del finto matrimonio con Mark Caltagirone, uomo mai realmente esistito.



Secondo il tribunale, tutta l’intera storia “fu costruita con il consenso della showgirl a scopo autopromozionale”.

Nessuna truffa dunque ai danni della showgirl. Stando a quanto aggiunto dal GIP la vicenda raccontata “risulta un espediente utilizzato, con il consenso della stessa vittima, a scopi autopromozionali”.



Una vicenda che avrebbe dunque garantito “un indubbio vantaggio per la vittima e per le reti televisive che alla stessa hanno dedicato spazio d’intrattenimento”.

La Prati aveva denunciato le due ex socie nel 2019. Nel 2021 però il pm aveva chiesto l’archiviazione del procedimento. Il motivo era dovuto al fatto che l’intera vicenda sarebbe stata una “costruzione artificiosa costruita con la complicità, il consenso o, in ultima analisi, la tacita accettazione/connivenza da parte della soubrette”.



Gli avvocati dell’ex Vippona avevano poi richiesto l’istituzione di un procedimento per definire le colpe di tutte le persone coinvolte. Una richiesta a cui il GIP ha deciso con un’ordinanza dello scorso 19 marzo di non dare seguito e di procedere invece con l’archiviazione.

Il caso Caltagirone ha tenuto banco per diversi anni nei salotti televisivi. La presunta coppia, seppur senza essersi mai conosciuta da vivo, sembrava essere addirittura in procinto di sposarsi. Molte cose nei racconti avevano iniziato a cozzare, suscitando l'indignazione del pubblico.

Ciò che ha poi contribuito a far agitare le acque è stato il racconto relativo a un bambino malato. Nel corso della sesta edizione del Grande Fratello Vip, la Prati aveva raccontato la sua verità.