Ieri pomeriggio è andata in onda un'intervista rilasciata da Barbara D'Urso a Silvia Toffanin a Verissimo, dove la conduttrice dei numerosi programmi Mediaset ha risposto a diverse domande e affrontato argomenti anche spinosi che l'hanno vista protagonista di numerose vicende (QUI per ulteriori dettagli).
Tra questi la bufera che l'anno scorso ha tenuto incollati al piccolo schermo numerosi telespettatori curiosi di risolvere il Pamela Prati Gate, lo scandalo che ha coinvolto la stella del Bagaglino insieme alle sue ex manager, Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo, in un finto fidanzamento con un ipotetico Mark Caltagirone.
La D'Urso, quindi, incalzata dalle domande di Silvia ha deciso di togliersi qualche piccolo sassolino dalla scarpa contro l'ex showgirl. Nei giorni scorsi infatti circolava sui social una locandina che ha fatto discutere, nella quale si indicava un'ospitata di Pamela Prati in un locale di Civitanova Marche e riportava il logo di Live con su scritto "Guest Pamela Prati dal salotto di Barbara D'Urso", un riferimento curioso visto che la stessa Pamela si era dimostrata più volte critica rispetto all'approccio della D'Urso nei riguardi di tutta la vicenda che l'ha vista protagonista nella scorsa primavera. Dai piani alti di Mediaset hanno confermato che nessuno aveva autorizzato l'utilizzo del logo per la sua ospitata e a parlare della vicenda è stata ieri Barbara nel salotto della Toffanin:
Adesso mi fa molto ridere, una volta che abbiamo deciso tutti insieme di chiudere questa storia, leggo dappertutto che ci sono locandine di serate di Pamela Prati e sulla locandina c’è il logo di Live e poi “direttamente dal salotto di Barbara D’Urso” quindi è bizzarro… prima no e adesso ti fa comodo? Siamo molto felici di ciò.
Ieri sera è stata invece la Prati ad intervenire sulla polemica è ha precisato che:
Dopo aver saputo dell'intervento della D'Urso a Verissimo devo chiarire due cose. La prima mi riguarda, la seconda no. Non ho mai fatto alcuna serata utilizzando il logo di "Live Non è la D'Urso". E' vero che hanno fatto per una mia partecipazione una locandina, di recente, che riportava un generico logo Live... ma non è mai stata da me autorizzata e dopo averla vista ho chiuso qualunque rapporto lavorativo con la struttura perché per me era impensabile essere associata a quel programma. E il tutto è stato comunicato pubblicamente. E' per me ridicolo sentir dire da un programma, in persona di chi lo conduce, che ha vissuto mesi usando il mio nome, che ora io userei il loro nome! Ciò mi ha fatto sorridere e allo stesso tempo rimanere sgomenta, perché il messaggio che si lancia alle persona a casa è sempre denigratorio. Per me è offensivo essere associata ad un programma che sfrutta le persone e le situazioni, che non fa le dovute verifiche e che, anche a verifiche fatte, dà delle cose la visione più economicamente utilitaristica per loro, seppur falsa. E parlo per la mia personale esperienza. Quindi la verità ve la dico io. "Live non è la D'Urso" ha utilizzato per una stagione intera, e facendo ascolti da record - ovviamente mai più fatti - il nome di Pamela Prati... Pamela Prati invece non ha mai fatto serate e mai lo farebbe utilizzando un nome da cui tiene ampiamente le distanze. Non ritengo che essere accostata a quel programma mi dia pregio, anzi e non ho nulla a che vedere con lo stesso.
Il secondo punto che tengo a sottolineare per rilevare la nobiltà d'animo delle persone non riguarda me ma Massimo Giletti. Parlare di lui, a distanza di qualche giorno da un lutto molto importante che l'ha colpito, denota proprio lo spessore delle persone. Non perché non se ne possa parlare, ma perché magari va rispettato lo stato d'animo delle persone. Ops, scusate ho sbagliato! Ho parlato di rispetto!