Continua, nonostante siano passati ormai alcuni mesi, a far parlare di sé la vicenda che ha coinvolto Pamela Prati, Eliana Michelazzo, Pamela Perricciolo e l'immaginaria famiglia Coppi: dopo la scoperta dei finti matrimoni in cui erano coinvolte sia la Prati che la Michelazzo, la sfilza di bugie raccontate dalle tre è man mano venuta alla luce suscitando nel pubblico una curiosità crescente che ha portato, addirittura, alla notizia di un film che verrà prodotto sulla querelle più clamorosa dell'ultimo mese.
Ad annunciarlo è stato il regista Gianni Ippoliti a Novella 2000: il film sarà presentato a luglio a Maratea e si intitolerà Mark Caltagirone: Una Storia Italiana. "Il corto è nato da una semplice considerazione: Barbara d’Urso è andata in vacanza, ed era necessario assicurare un prosieguo a un fatto così avvincente che ha coinvolto emotivamente tutti gli italiani. Dopo sei mesi di trasmissioni televisive sulla vicenda – ha aggiunto Ippoliti -, bisognava continuare quel racconto ricco di capovolgimenti e inaspettati colpi di scena, che non poteva morire improvvisamente per l’arrivo dell’estate e della conclusione di alcuni palinsesti. Ecco, quindi, che ho pensato di trasformare l’intero accaduto in un film!", ha raccontato il regista che ha scelto Elisa Bartolotti e Fabiana Latini per interpretare rispettivamente Barbara D'Urso e Pamela Prati e Massimo Di Carlo per dare finalmente un volto a Caltagirone.
Una querelle che, però, ha sconvolto la vita delle protagoniste, in particolare quella di Eliana Michelazzo, come ha raccontato lei stessa intervistata da Fanpage.it:
"Ho stornato alcune delle fatture legate a questa storia, si parlava di truffa e mi sembrava corretto. A parte quello, però, ci sarebbero dovuti essere una serie di pagamenti che a oggi sono stati sospesi. Quei soldi li aspetto, mi servono per vivere. Mi sembra giusto che io sia pagata visto che ho perso il lavoro. Sono stata a Ibiza con 200 euro in tasca. Ho spese, scadenze. Mi sono ritrovata dal fatturare 100 mila euro l’anno a smettere completamente di guadagnare. Anche i partner con i quali la mia agenzia collaborava si sono ritirati. Hanno preferito smettere di lavorare con la Aicos. Non entrerò nei dettagli ma la mail diceva che la mia posizione non era chiara quindi i pagamenti sono sospesi. Se non fosse stato per me, si penserebbe ancora che Mark Caltagirone esiste. Non è carino che si sia creata questa situazione".
L'ex corteggiatrice di Uomini e Donne è tornata a parlare del suo immaginario consorte:
"Simone era bello, faceva un lavoro importante e sì, non mi sembrava vero, era il sogno di ogni donna. Ma ci ho creduto fino alla fine. Solo negli ultimi due anni (2018/2019 ndr) ho lasciato un pò andare la situazione. Ero stanca e mi sono buttata nel lavoro".
E ha rigettato l'accusa di essersi inventata tutto per fare pubblicità all'azienda:
"Con l’agenzia all’inizio ci ho solo rimesso. Abbiamo cominciato a ingranare quando abbiamo preso Emanuele Trimarchi e Anna Munafò. Poi ho le chat di tutti questi anni, come facevo ad averle?"
E quella dell'ex socia che a Barbara D'Urso aveva confidato di aver usato fittizie conversazioni per accreditare la loro storia inventata:
"Per farlo credere a chi? Non c’era alcun motivo per inscenare botta e risposta per 10 anni".
Eliana ha raccontato di cosa ha provato quando, durante un interrogatorio nel 2015, le avevano rivelato che legalmente risultava ancora nubile:
"Mi dissero che io risultavo nubile e in quel momento mi gelai. Durante l'interrogatorio non risposi alle domande, mi fu consigliato di fare così".
Infine la Michelazzo ha rivelato un'altra presunta bugia che le avrebbe raccontato la Perricciolo sull'ex finto fidanzato di Pamela Prati:
"Avevo visto foto di Mark Caltagirone con la faccia di Marco Di Carlo per due anni. Quando ho detto a Pamela Perricciolo che l'uomo in macchina con lei non era lo stesso che avevo visto io, mi ha risposto che Caltagirone era un pentito. Per questo motivo mi avevano mostrato delle foto di un uomo diverso!".
E voi credete a Eliana Michelazzo?