La showgirl Pamela Prati ha compiuto 55 anni, ma racconta: "Li vivo con grande serenità. Mi sento una ragazza e non ho più l'ansia della realizzazione". Inoltre, ha trovato un compagno molto più giovane di lei: "Non conta l'età di una persona, ma la sua testa. Non capisco la definizione "toyboy": un essere umano non può essere un giocattolo". E quando le si fa notare che anche la parola "cougar" (ossia donne oltre i 40 che scelgono partner più giovani) non è carina, risponde: "Ma quale donna pantera? Ci sono donne che a 40-50 anni hanno un tale fascino che si possono permettere di scegliere una persona per la sua testa, a prescindere dall'anagrafe. Se mi fosse capitato un uomo di 50 o 60 anni con la testa del mio Francesco, sarebbe stata la stessa cosa: io ho visto la persona, non la carta d'identità. Sono oltre tre anni che stiamo insieme, ma non dico molto di lui, non per vezzo, ma per tutelare la nostra relazione. La nostra non è stata una storia facile e lui mi è stato vicino nei momenti duri. Mi ha conquistato con tenacia e intelligenza: è amministratore unico di due società importanti e ha un cervello così. Io mi allontanavo perché non ero convinta, ma lui mi ha dimostrato che voleva davvero me e mi sono innamorata del suo amore". La bella sarda racconta poi anche degli aspetti del suo passato quasi sconosciuti: "Non ho avuto una giovinezza. Mia mamma, vedova di guerra, è rimasta sola con due figlie, poi ha conosciuto mio padre, con cui ha avuto sei figli. Sperava che lui divorziasse dalla moglie che non poteva avere figli, ma non l'ha mai fatto, anzi, ha conosciuto un'altra". Parlando degli otto anni di collegio le scende una lacrima, e infine rivela: "Mio padre non l'ho mai più incontrato. Vent'anni fa lo avevo cercato, ma disse che non dovevo parlare di lui perché la persona con cui stava non voleva. E' una figura che mi è mancata molto e quando è morto non immaginavo che il cuore mi si sarebbe lacerato tanto: non ha mai capito quanto mia madre lo amasse".