Nozze rinviate per Pamela Prati! La showgirl da qualche mese al centro del gossip proprio per il matrimonio con l'imprenditore Mark Caltagirone - che si sarebbero dovuto celebrare domani 8 Maggio - ha deciso di rinviare il giorno del fatidico sì. Ad annunciarlo è stata la sua agente, Pamela Perricciolo, qualche giorno fa al settimanale Oggi:
Il matrimonio è rimandato a data da destinarsi. Pamela sta male, ha perso non so quanti chili, ha bisogno di riposare e Marco, che si trova all’estero, sta tornando in Italia per starle accanto. Il matrimonio si farà più in là, ma la data non è stata ancora fissata.
Il rinvio dei fiori d'arancio - saltati all'ultimo per la pressione mediatica a cui è stata sottoposta Pamela negli ultimi tempi - non ha però messo fine alle congetture e alle perplessità mosse attorno a questa intricata vicenda da diversi volti noti dello spettacolo che nelle scorse settimane, sia sui giornali che in diversi programmi televisivi come Live - Non è la D'Urso, hanno accusato Pamela Perricciolo ed Eliana Michelazzo, le due manager della showgirl, di aver inscenato un finto matrimonio unicamente per scopi pubblicitari.
A queste testimonianze oggi si aggiunge infatti anche quella clamorosa di Emanuele Trimarchi, che attraverso le pagine del settimanale Chi in edicola da domani ha dichiarato:
Ho collaborato con Pamela Perricciolo ed Eliana Michelazzo per un anno intero. L’anno più brutto della mia vita. Lavorare con loro ha significato perdere un anno di carriera, occasioni, vivere in una stanza senza porte e finestre perché loro prendono in mano la tua vita e la frantumano. Diventano “la tua famiglia”. Decidono chi devi frequentare, come ti devi vestire, ti rendono non rintracciabile, sei una marionetta. Io non potevo usare nemmeno il telefono. Ti fanno cambiare numero di continuo. Loro sono la paura. Io ero giovane, mi sono affidato a loro per inesperienza ed ero convinto che fosse giusto così. Non ragionavo più con il mio cervello. Loro ti “catturano”, ti manipolano psicologicamente. Prima prendono la tua fiducia. Io ero il loro “nipotino”. Ma allo stesso tempo la frase successiva era: “Devi fare come diciamo noi”.
Come un fiume in piena l'ex corteggiatore di Uomini e Donne ha proseguito:
Non volevano che uscissi di casa, che facessi foto con i fan, mi hanno imposto la giacca e il taglio di capelli, non volevano la storia con Anna e infatti alla fine ci hanno fatto lasciare. Lo sa come è andata? Mi hanno fatto leggere alcune conversazioni, via Facebook, tra Anna Munafò (ex tronista di Uomini e Donne che scelse proprio Emanuele, ndr) e Danny Coppi, cugino di Simone Coppi, magistrato, nonché marito di Eliana. Ovviamente non esistevano né Danny, né Simone. Ma io quando ho letto le chat tra Anna e Danny ci sono cascato. Credevo anche a Simone Coppi: era un magistrato dell’antimafia che mi minacciava se non facevo quello che dicevano Eliana e Pamela. Ho tutte le chat. Mi diceva che ero seguito e intercettato. In un anno ho perso 12 chili e ho anche pensato al suicidio. E intanto Eliana mi ripeteva: “Anna sente Danny, il cugino di mio marito”. Mi mostrava le conversazioni e rideva.
E ancora ha continuato:
Mi davano 500 euro a serata. Io venivo dal cantiere, dove guadagnavo 40 euro al giorno spaccandomi la schiena. Per me era oro colato... quando me li davano. Poi ho scoperto che mi “vendevano” a 3.500 euro. Faccia i conti lei. Ma dei soldi poco mi importa. Oggi sono vivo e aspettavo questo momento da anni. Dicevo tra me e me: ma quando le “acchiappano”? Dimenticavo: per indossare un certo modello di braccialetti mi davano 100 euro al mese. Quando mi sono rifiutato, Eliana ha chiamato mia madre e le ha detto: “Quel bamboccio di tuo figlio…” (lacrime, ndr). Mi fermo qua. [..] Ne sono uscito quando sono stato sputtanato pubblicamente. Io ho mandato un video dal mio cellulare a Pamela. Poco dopo quel video, in cui deridevo Anna e me ne pento, era sul web. Ho perso dignità, lavori, tutto, ho perso tutto. Quando ho chiesto spiegazioni, sono stato ancora volta preso in giro in malo modo. Peccato che il video fosse stato inviato ad Anna dalla stessa Pamela. Me lo ha detto Anna. Quel giorno, in cui volevo davvero morire, sono riuscito a bloccarle sul telefono, le ho bloccate sui social; mi sono rinchiuso in casa e ho iniziato a ricostruire il puzzle. Ho stampato tutto: messaggi, contratti, conversazioni fake e le ho consegnate al mio avvocato. Da quel momento non le ho più sentite. Potevo denunciarle alle forze dell’ordine, ho sbagliato.
Sul caso che coinvolge la Prati ha infine concluso:
Pamela è entrata nella “setta” come ho fatto io, lasciandosi andare in totale fiducia. Oggi è vittima di quel mondo “irreale” che ha massacrato anche me. Mi auguro che ne esca il prima possibile.
Cosa ne pensate di quelle rivelazioni? E come pensate che andrà a finire tutta questa storia?