Era luglio dello scorso anno quando Paola Barale venne paparazzata a Ibiza insieme allo storico ex fidanzato Raz Degan, con il quale - dopo l'incontro speciale avvenuto durante la dodicesima edizione de L'Isola dei Famosi - sembrava potersi riaccendere una scintilla forse mai del tutto sopita (QUI il post a riguardo).
Tra le immagini che li ritraevano insieme ce n'era però anche una che aveva fatto andare su tutte le furie la conduttrice televisiva, immortala infatti a sedo nudo sul balcone del suo appartamento spagnolo. Sia Paola che Raz si erano adirati tantissimo con il settimanale Chi per questa vicenda, accusando Alfonso Signorini e tutti gli addetti ai lavori di aver pubblicato degli scatti intimi, violando la loro privacy (QUI il post con tutti i dettagli).
Ad un anno di distanza da questa vicenda, la Barale ha raccontato sui social di aver intrapreso una battaglia giudiziaria per difendersi da quel triste episodio, che però non ha avuto il lieto fine sperato:
L’anno scorso sono stata paparazzata a casa mia a seno nudo, in un mio momento privato e non in topless, e per quanto mi riguarda c’è una bella differenza. A casa mia, ad Ibiza, che si trova in un comprensorio privato, (dove per entrare devi superare una guardiola con una sicurezza) appena sveglia la mattina. Bene, ieri per la terza volta, e’ arrivata l’umiliazione (era già stata chiesta l’archiviazione, ho fatto appello e ieri la bella notizia) perché secondo la legge italiana, o meglio a detta delle 2 giudici donne che hanno seguito il caso e hanno deciso, il reato non esiste e non è stata violata la mia privacy. Secondo loro no.
Indignata e affranta, Paola si è detta profondamente amareggiata per la decisione presa dalle due giudici femminili che si sono occupate del caso, e che - a detta sua - non hanno tenuto conto della mancanza di rispetto avuta in quel caso dai giornalisti nei suoi riguardi:
https://www.instagram.com/p/BlvDjW3Hk6o/?utm_source=ig_share_sheet&igshid=sz1zsjneqr0ySono indignata ed offesa perché non mi sento tutelata come essere umano e come donna e, come ho già detto più volte, in un momento così delicato per l’universo femminile che sta vivendo un periodo tragico dove tutti i giorni si urla e si chiede rispetto e più tutela, mi e vi chiedo se questo vi sembra un messaggio, un esempio di rispetto. Questo è un affronto, è una delinquenza legittimata, un reato, un gesto pari a quello di chi, senza scrupoli, pubblica sui social foto a tradimento di compagni di classe, amici e conoscenti. Quando leggiamo con indignazione queste notizie sui giornali urliamo tutti al bullismo.. e questo cos’è? Non raccontatemi che un personaggio pubblico deve accettare tutto lo schifo. In quel momento io ero Paola, a casa mia, appena sveglia, non c’era nulla di pubblico. Se avessero archiviato il caso a voi come l’avreste presa? Viviamo in un sistema che fa acqua da tutte le parti, so che ci sono argomenti decisamente più importanti sui quali soffermarci, ma se vogliamo davvero che cambino le cose, le battaglie devono partire da ognuno di noi. A questo punto il procedimento penale è CHIUSO. Accetto, mio malgrado, la giustizia se così si può chiamare, e la sconfitta, ma c’è una cosa a cui non rinuncio: la dignità.
Cosa ne pensate dell'epilogo di questa vicenda?