Paola Ferrari si scaglia (ancora) contro Elodie: “Rivendicare la libertà delle donne mostrando il lato B è profondamente scorretto”

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Negli ultimi mesi la cantante Elodie è stata oggetto di critiche da parte di diversi esponenti del mondo dello spettacolo. Il motivo? Essere troppo sexy.



In molti, infatti, sostengono che le doti canore della 34enne romana vengano surclassate dalla sua bellezza, o meglio, dalla sua sensualità. Elodie, tra i protagonisti del Calendario Pirelli 2025, ha sempre mostrato con grande libertà il proprio corpo, e spesso è apparsa seminuda nelle foto promozionali dei suoi singoli, accaparrandosi così un'infinità di critiche. I più incisivi, in tal senso, sono stati Gino Paoli (che in un'intervista rilasciata a Il Corriere della Sera aveva detto: "Il mondo dello spettacolo è un mondo di mer*a. E' tutta apparenza. Oggi peggio di ieri. Ieri avevamo Mina e la Vanoni, oggi emergono le cantanti che mostrano il c*lo") e Jo Squillo (che ha tuonato: "Elodie se non fosse così bella avrebbe meno successo, ne sono certa!").

Anche la giornalista di Rai Sport Paola Ferrari è intervenuta sulla questione, dicendo la sua sulla scelta della cantante di mostrare le proprie forme. Già in passato, ospite di Caterina Balivo a La volta buona, la Ferrari aveva espresso il suo disappunto su Elodie in tema di rivendicazione del corpo come lotta per l'emancipazione. "Una battaglia già fatta negli anni sessanta e settanta. Allora il corpo era strumento per la libertà. Oggi a mostrarlo si entra nel circolo vizioso dell’oggettivazione, ed è pericoloso. Avrai in cambio più foto, più titoli di giornale, più pubblicità e più guadagni. Legittimo pure questo, ma non lo si confonda con una battaglia per l’emancipazione. Mi si rivolta lo stomaco, quando sento certi ragionamenti", le sue parole.



Di recente, in un post condiviso su Instagram, - ovvero il meme di Elodie che durante un concerto mostra il Lato b: "Elodie mentre lotta contro il patriarcato" -  la Ferrari ha scritto:

Elodie politicamente può e deve pensarla come vuole. Ma rivendicare la lotta al Patriarcato è la libertà delle delle donne facendo vedere il Lato b è profondamente scorretto. Le battaglie delle donne hanno altri valori. E la mercificazione del corpo non è fra questi.