La presentatrice Paola Ferrari è tornata in tv col programma 90° minuto, che conduce con Marco Mazzocchi la domenica su Raidue: "Mi piace il fatto che siamo riusciti a creare un gruppo 'di famiglia', che poi è quello che cerco di fare sempre nelle mie trasmissioni: io e Mazzocchi siamo come 'marito e moglie', Gianpaolo Ormezzano è il 'nonno simpatico' e poi arriva l'ospite che è l'amico. C'è un clima familiare, senza perdere la credibilità che deve avere una trasmissione giornalistica Rai. Andare in onda la domenica pomeriggio su una rete generalista ha dei vantaggi. Per esempio permette di poter chiacchierare con gli ospiti in maniera più approfondita, dato che il calcio 'spezzatino' ha stravolto il Campionato. Capita che la domenica pomeriggio si giochino solo tre partite o anche meno, eppure i telespettatori vengono lo stesso a trovarci, perché si divertono a passare quasi tre ore con noi. Gli ascolti vanno molto bene e io sono contenta". Ma qual è la differenza con Domenica Sportiva, il programma che conduceva prima e com'è stato il cambiamento per Paola? "Avevo già condotto 90° minuto negli anni d'oro del programma, in cui faceva grandissimi ascolti. Per me è stato un ritorno, anche se ora dura quasi tre ore. A me piace lavorare la domenica e ormai ci sono abituata. Quando non lavoro la domenica, mi sento morta, mi annoio. E poi parliamo delle due trasmissioni di punta di Rai Sport, noi dobbiamo parlare a tutti. Dopo la Domenica Sportiva mi è sembrato giusto voltare pagina e occuparmi di un programma diverso, che usa un linguaggio diverso e dove parlare come se fossi nel salotto di casa mia senza perdere credibilità. E' la sfida di 90° minuto: ha un modo diverso, confidenziale, di approcciare il calcio. Della Domenica Sportiva mi manca Gene Gnocchi! Mi trovo molto bene con Ormezzano, ma m Gene mi manca: lui mi ha insegnato molto in tv, l'esperienza con lui è stata straordinaria, ci sentiamo spesso. Speriamo di poter lavorare di nuovo insieme un giorno".
Quando le si chiede, invece, come concilia lavoro e vita privata, la conduttrice sportiva risponde: "Ormai i miei figli stanno crescendo, sono adolescenti e quindi turbolenti: Virginia ha 16 anni e Alessandro 17, le mamme sanno bene cosa vuol dire. Ma io, anche se sono piccolina, magrina, uno scricciolo, ho tanta energia. La sera cerco di stare sempre con loro e ceniamo insieme, poi loro vogliono uscire la sera. Vivo molto bene questa fase della loro vita, perché mi diverto con loro, sono ancora molto 'ragazza' nel cuore. Però anch'io vivo le tante paure che abbiamo noi mamme oggi. Perché se un tempo c'era paura degli incidenti d'auto e delle droghe, adesso le ansie sono aumentate tantissimo, soprattutto dopo gli attacchi terroristici di Parigi".
E, a proposito di preoccupazioni, Paola racconta come ha affrontato la scoperta di avere un tumore alla pelle: "Ho vissuto questa situazione in concomitanza con un momento difficile sul lavoro: quando ho perso la conduzione della Domenica Sportiva. Sono stati mesi complicati. Però ho vissuto la cosa sempre in modo reattivo, cercando di reagire subito. C'era una sola cosa da fare: operarsi subito. E l'ho fatto. Non mi sono fatta prendere dal panico. Sono stata molto fortunata perché ho preso in tempo il problema e da allora faccio molti controlli. anche ultimamente ne ho fatto uno prima di Natale e ho avuto il responso il 2 gennaio: va tutto bene, per fortuna. Ho passato giorni di ansia, ma sempre dando fiducia ai medici. Cercare di essere positivi è fondamentale. Abbiamo degli ottimi centri in Italia e tantissimi casi si possono risolvere. Me ne sono accorta per caso: accompagnavo una persona in ospedale e ho incontrato il professor Alessandro Testori, responsabile melanomi all'Istituto Europeo d'Oncologia. Ci siamo salutati e si è accorto che c'era qualcosa che non andava, così mi ha consigliato un controllo: avevo una specie di neo, un po' strano, sul viso. Dobbiamo controllarci e fare prevenzione, calendarizzare i mesi per fare i vari controlli. Voglio sensibilizzare soprattutto le donne sul tumore al seno. Tante dicono 'Sono tre anni che non faccio la mammografia perché ho paura'. Questo è assolutamente sbagliato. Ho vari controlli da fare, quindi faccio passare circa tre mesi tra uno e l'altro. Credo che ognuno debba pensare a se stesso, a volersi bene, avere fiducia nella medicina e non avere paura. Con un prelievo di sangue si possono cercare i marcatori tumorali e i risultati si hanno già il giorno dopo".
Infine, quando le si chiede qual è la ricetta per un amore duraturo come il suo con Marco De Benedetti, con cui è sposata da tanti anni, la Ferrari risponde: "Siamo sposati da 19 anni. Adesso abbiamo trascorso 10 giorni di vacanza insieme in montagna, tranquilli. Io e lui discutiamo ogni giorno di tante cose, parliamo molto, il nostro è un matrimonio molto vivo, non ci annoiamo. Dopo una certa età, bisogna trovare delle cose che piacciono ad entrambi, cercare di vivere bene i momenti in cui si sta insieme, non lasciarsi prendere dalla noia e dall'abitudine. Una ricetta non c'è e le se la conoscessi, sarebbe troppo facile! Noi siamo una coppia frizzantina. Chi non ci conosce e ci vede dice: 'Forse hanno litigato', ma noi siamo così: discutiamo di tutto ed è questo il segreto per non annoiarsi, per avere voglia di vedersi e di parlare".
Fonte: Top