Paola Iezzi: “Io, coach scoperta in chiesa!”
Edicola Aprile 18, 2014
Ha cantato in coppia con la sorella Chiara per tanti anni, ma adesso Paola Iezzi ha deciso di fare carriera da sola. Per il momento, è coach nel programma La Pista: “Sebbene i concorrenti siano più giovani di me, io mi sento una di loro. Mi diverto, abbiamo un rapporto paritario e insieme cerchiamo di fare qualcosa che possa piacere al pubblico. Io imparo e spero che anche loro possano apprendere qualcosa da me. Sono stata fidanzata cinque anni con un ballerino e so che grazie alla danza si riesce a tirare fuori la parte più istintiva. Nella vita di tutti i giorni sono una persona semplice, tranquilla, ma quando mi devo esibire, mi piace essere speciale”. Quando le si chiede com’è lavorare con Flavio Insinna, alla guida del programma, risponde: “Non lo conoscevo personalmente e non ho mai seguito Affari tuoi, immaginavo fosse un grande professionista, ma pensavo di essere molto lontana da lui. Non è così! Sono pazza di lui! E’ un vero passionale! Sono entusiasta dei grandi artisti che ci sono in giuria: in altre situazioni si trovano giudici pronti a criticare e sparare cattiverie per far impennare gli ascolti, mentre qui non è così. Ricordo che Claudio Cecchetto ci disse che stare in tv è come entrare in casa delle persone e proprio per questo il rispetto è la bussola che deve guidare sempre. Non si entra nel salotto di qualcuno gridando parolacce”. Così, ripercorrendo la sua storia, dice: “Sono 18 anni che faccio questa storia e agli inizi avevo la stessa luce che vedo oggi nella mia squadra. Il talent scout mio e di Chiara è stato il parroco della mia chiesa, che ci fece esibire con un gruppo polifonico composto da adulti. Qualche anno dopo abbiamo collaborato con Cecchetto, che aveva i contatti che contano. Il sodalizio con Chiara è durato 17 anni, un percorso meraviglioso. I finali, si sa, sono dolorosi, ma senza cambiamenti non non potrei vivere. Oggi noi siamo sorelle e felici di esserlo”. Infine rivela: “Il mio cuore batte da sette anni per la stessa persona: è un fotografo. Non ci penso molto a metter su famiglia. Per me è sinonimo di bambini, ma i bambini necessitano di una dedizione totale, di impegno totale. Quando l’istinto mi guiderà verso un’altra direzione, comincerò a pensarci seriamente”.
Fonte: Top
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