Paolo Bonolis: “Ciao Darwin non lo farò più, troppi paletti, si offendono tutti. Sanremo? Lo faccio se…”

“Ho ancora qualcosa da dare alla televisione, ma non oltre un lustro” ha affermato il conduttore

Giusy Agosto 6, 2024

Paolo Bonolis: “Ciao Darwin non lo farò più, troppi paletti, si offendono tutti. Sanremo? Lo faccio se…”

Sta passando un’estate all’insegna del relax fra viaggi, sport e gli amatissimi nipotini Paolo Bonolis, dopo un’intensa stagione televisiva che l’ha visto protagonista su più fronti. Una stagione in cui ha salutato anche uno dei suoi programmi di maggior successo, ovvero Ciao Darwin.

Nel corso di un’intervista rilasciata sulle pagine di Sorrisi, Bonolis ha spiegato i motivi per cui rivedremo più la trasmissione nei palinsesti.

Le parole del conduttore:

Ciao Darwin non lo farò più, Troppi paletti, troppo camminare sulle uova. Troppo “si offendono tutti”. È cambiata la mentalità.

Prima che venisse ufficializzato Carlo Conti al timone del Festival di Sanremo, diversi rumor davano in pole sul palcoscenico della kermesse canora più blasonata d’Italia proprio Bonolis.  In merito allo show, Paolo ha raccontato che lo farebbe solo a una condizione:

Sanremo lo faccio se posso dargli una forma mia. Come era successo nel 2005 e nel 2009. Le gare di canzoni e basta non mi interessano.

In merito a un suo “pensionamento” dalla televisione, Bonolis ha rivelato che ciò avverrà fra cinque anni:

Ho ancora qualcosa da dare, ma non oltre un lustro. Che sarebbero cinque anni.

Possiamo definirlo una bandiera Mediaset? La risposta di Paolo:

Forse definirmi “bandiera” mi sembra arrogante. È un posto dove sto bene e ho tanti amici e persone che mi apprezzano. Per cui per ora sto qui.

Bonolis ha poi detto la sua in merito alla tv di oggi:

La tv di prima era pionieristica: c’era la voglia di scoprire territori nuovi. Oggi è coloniale. Ritengono di aver scoperto tutto e fanno variazioni su ciò che si conosce già. E poi oggi in tv non fanno che cantare: professionisti, dilettanti, bambini, pupazzi mascherati! Se fai cantare la gente, non hai bisogno di idee nuove.

Il conduttore ha in serbo una novità, ma per ora è tutto top secret:

Non la dico. Il momento  dell’ideazione è il più  bello. Io mi sento più autore che conduttore. Infatti ho scritto quasi tutti i miei programmi. Fare il conduttore è stato una conseguenza.

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