Stanno facendo molto chiacchierare le ultime dichiarazioni di Paolo Bonolis sull'ultimo Festival di Sanremo condotto da Amadeus. Ieri sera Paolo è stato ospite di Maurizio Costanzo nella trasmissione radiofonica Facciamo finta che in onda su R101. Durante l'intervista il conduttore ha parlato di come ha vissuto lui la sua esperienza a Sanremo:
Erano Sanremo nei quali bisognava darci dentro per organizzarli, per creare qualcosa di veramente nuovo, spettacolare, perché avevamo contro tutto. Nel 2005 e nel 2009 avevamo contro la guerra civile perché tutti i programmi migliori di Mediaset erano accesi. Poi la cosa è cambiata, sono contento per loro perché la strada è più semplice, però bisogna impegnarsi meno ora a farlo. Ora non c'è proprio programmazione contro e quindi diventa un po' più facile, per quanto poi la cosa devi farla bene, hanno saputo farla bene tutti, ci mancherebbe altro, però non c'è più quella tigna che ci vuole per trovare qualcosa che possa sconfiggere anche le velleità dell'avversario.
Questa risposta di Bonolis è sembrata quasi una critica nei confronti di Amadeus. D'altra parte, in un'altra intervista rilasciata al settimanale Oggi, Paolo ha ribadito che ai suoi tempi si pensava in grande anche nella scelta degli ospiti:
Checco Zalone è un personaggio meraviglioso. Come pure Fiorello. Ma sono sempre il nostro prodotto. Portare Mike Tyson, Hugh Grant, Will Smith è costato parecchio, ma ha conferito a Sanremo la reale patina di evento.
Anche Sonia Bruganelli sembra essere della stessa idea. La moglie di Paolo sui social ha ipotizzato che i grandi ascolti fatti quest'anno da Amadeus siano dovuti al fatto che sulle altri reti non c'è stata concorrenza durante la settimana sanremese.