Partita del Cuore, Enrico Ruggeri riaccende la polemica sul web parlando delle accuse mosse da Aurora Leone e Ciro Priello
Il Presidente della Nazionale Cantanti ha dato la sua versione dei fatti
Linda Giugno 1, 2021
Dopo lo scandalo che ha colpito La Partita del Cuore, lo storico evento benefico che da anni vede scontrarsi in una competizione calcistica la Nazionale Cantanti e i Campioni della Ricerca, Enrico Ruggeri ha voluto dare la sua versione dei fatti.
Alla vigilia dell’evento infatti, due membri della formazione, Aurora Leone e Ciro Priello – del duo The Jackal – avevano accusato il presidente dell’associazione in carica da quarant’anni, Gianluca Pecchini, di atteggiamenti sessisti nei confronti della giovane autrice che – a quanto detto dai due – sarebbe stata allontanata dal tavolo dei giocatori “in quanto donna”.
L’accusa aveva fatto in pochi secondi il giro del web, generando scalpore tra gli utenti ma soprattutto trovando il dissenso di alcuni dei cantanti che il giorno dopo avrebbero dovuto prendere parte alla gara. Pecchini si era prima dimesso, poi aveva rilasciato un’intervista in cui dichiarava di voler procedere tramite vie legali nei confronti dei due volti noti del web.
Enrico Ruggeri, in qualità di presidente della Nazionale Cantanti, si era già espresso in merito invitando al Tg4 la Leone a dare la sua versione dei fatti. Nelle ultime ore il presentatore ha riacceso però la polemica sul web, rilasciando un lungo sfogo condiviso sulle sue pagine social in merito all’argomento:
Aurora e Ciro sono stati invitati dalla squadra avversaria. Abbiamo deciso comunque di ospitarli nel nostro albergo. Non so quando, ma evidentemente a un certo punto viene detto loro che solo Ciro avrebbe giocato. Presumo che, non essendo noi riusciti a trovare nessuna cantante donna disposta a giocare con noi, come invece altre volte era successo, anche i nostri avversari abbiano pensato di schierare una squadra solo maschile. Per onestà dico che non so quando questa decisione sia stata comunicata ad Aurora. In realtà io non la conoscevo, ma va detto che il problema non era di nostra competenza. Per fortuna noi avevamo da tempo scelto di dare comunque un segnale chiamando a dirigere la partita una terna arbitrale femminile. (Ci piaceva che una donna decidesse e noi fossimo costretti ad ubbidire.)
A seguire, Enrico ha svelato un’ulteriore retroscena, ovvero una presunta discussione avvenuta tra due uomini di cui si sarebbe reso protagonista Ciro:
Da 40 anni la nostra abitudine è quella di allestire un tavolo per la squadra. Uno per lo staff e altri per gli ospiti, di qualunque sesso siano. Ci vediamo solo alle partite. Siamo sottoposti a sollecitazioni di ogni tipo e ci sembra bello parlare tra noi per un’ora per cementare la nostra unione. Quindi ESCLUDO NEL MODO PIÙ ASSOLUTO che una persona pacata, intelligente ed avveduta come Gianluca Pecchini abbia pronunciato una frase suicida come “non puoi sederti perché sei una donna”. Purtroppo non ero a tavola, mi è stato raccontato di un alterco tra Ciro e un membro dello staff, una deprecabile lite tra DUE UOMINI. Non so chi avesse ragione, non c’ero. Ma mi è stato detto che si è trattato di un momento molto antipatico da ambo le parti. Si è concluso con un “adesso sono c*zzi vostri”…relata refero.
Il presidente ha citato quelle che sono le presunte vere motivazioni che hanno spinto alcuni membri della squadra “cantanti” a dissociarsi dalla competizione:
Quando esplode “la bomba” ci spaventiamo, cerchiamo di capire e porre rimedio, parlando tra noi fino a notte fonda. La mattina scopriamo che Eros Ramazzotti, senza dirci nulla, è partito abbandonando la nave. Si diffonde il panico. Inizia una riunione che si protrae per 8 ore, mentre arrivano notizie e pressioni di ogni tipo. “Non giochiamo!” “Dissociamoci.” Perché, dico io, non abbiamo nessuna colpa, siamo qui per raccogliere fondi.“ Io ho il singolo in uscita.” “Sono fuori con la prevendita.” “Ho chiesto a tizia un feat e magari adesso mi dice di no.” Nel frattempo, mi dicono che devo dire qualcosa al TG4.
Infine, Ruggeri ha spiegato come è nata l’idea di far dimettere Pecchini:
Sono agitato, voglio salvare la partita a tutti i costi, tutti mi stanno addosso. E sbaglio una frase. Invece di dire “se non vede questo TG qualcuno glie lo dica” mi esce un infelicissimo “se qualcuno la conosce”, che probabilmente suona come un “non so chi sia”. Non era quello che volevo dire, ma peggioro ulteriormente la situazione. Poi uno di noi ha un’idea: “se Pecchini si dimette e si prende tutte le colpe noi giochiamo.” Pecchini per salvare l’evento accetta, rovinando la vita a se stesso e alla sua famiglia (qualche giorno dopo sua figlia avrà un attacco di cuore da stress). La stessa persona che lo getta nel precipizio cambia idea e decide comunque di non giocare, seguito da altri.
Provo a usare parole come “amicizia” “valori” “lealtà “, ma trovo molti sguardi rivolti al pavimento. Andiamo allo stadio su un pullman semivuoto, io e una decina di persone vere. Li ringrazierò per tutta la vita. In albergo c’è perfino uno che dice “vado in bagno e arrivo subito”, si nasconde nei corridoi e stacca il telefono. Questo è quello che è successo, nulla di più e nulla di meno. E la cosa che più mi rattrista è che per “un fatto” che nella realtà non era neppure “un fatto” sia stata rovinata un’iniziativa bella. Bella come quella della partita del cuore che in questi anni aveva reso felici molte persone, me per primo.
E voi che ne pensate delle ultime dichiarazioni rilasciate da Enrico Ruggeri?
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