‘Pechino Express 6’: l’opinione di Isa sulle coppie in gara
Isa Settembre 14, 2017
Allora, la prima premessa d’obbligo è che Pechino Express dal 2012 è uno dei migliori programmi della tv italiana. La seconda premessa d’obbligo è che io sono affascinata dall’Asia come Rocco Siffredi lo è dalla gnocca. La terza premessa d’obbligo è che sbavo per Francesco Arca dai tempi di Volere Volare (credo fosse tipo il mesozoico) e di conseguenza il solo fatto che lui faccia parte del programma mi porta a mettermi mascara e rossetto prima di sedermi davanti alla tv.
Ecco, fatte tutte queste premesse devo essere altrettanto sincera nell’ammettere che, tolto FigoArca, tolto Willwoosh che comunque conosco più per aver visto la sua faccia qui e lì ma se mi si chiedesse cosa fa di preciso resterei interdetta a fissare un qualunque punto nel vuoto, tolta Antonella Elia, regina indiscussa di tutti i reality della storia nonché detentrice della preziosissima parrucca fatta con veri capelli di Aida Yespica prelevati nelle spiagge di Samanà, e tolta Jill Cooper che, da quando avevo 10 anni, è la minacciosa apparizione ricorrente che ho quando mi strafogo di carboidrati… per il resto dei concorrenti io ero totally in modalità Malgioglio:
Dunque, per rompere il ghiaccio partiamo proprio da chi mi è noto:
Antonella Elia e Jill Cooper alias Le #Caporali. Se non fossi così tristemente schiava dell’ormone che mi porta a tifare a prescindere e in maniera completamente acritica per il bonazzo di turno (ma ve la immaginate la coppia dei #Bonazzi formata da Arca e Ignazio Moser? Oh, mamma, datemi una bacinella che grondo bava!) tiferei certamente per loro! Due donne cazzute ma allo stesso tempo estremamente sensibili. Ancora abbiamo visto poco ma sono certa che il loro viaggio, oltre a regalare tanto a loro stesse, regalerà molto anche a noi che le guarderemo da casa. Per il momento a regalarci tanto è stato quel gattino filippino di 10 centimetri che dal nulla ha azzannato Antonellona provocandole un mezzo arresto cardiaco… alzi la mano chi pensa che l’innocente felino in realtà altri non fosse che un sicario debitamente istruito dalla Yespica per avere la sua vendetta, in uno continente o nell’altro.
Francesco Arca e Rocco Giusti alias I #Maschi. Vabbè Rocchino è pure tanto carino e coccoloso ma Francesco, ommammasanta! Cioè, ma saranno passati una quindicina d’anni da quando quest’uomo è apparso per la prima volta sugli schermi della tv di casa mia? Ma perché non è invecchiato male? Perché non è diventato una patetica parodia di se stesso tipo il Vitagliano? Cioè questo mi invecchia, mi si accasa, mi figlia e invece di accartocciarsi su se stesso aumenta il suo grado di figaggine fino a quota più infinito? Niente, io devo tifare per forza per lui e per loro, che poi volendo c’è anche una motivazione semi seria nel senso che credo che per due maschioni aitanti come loro sia ancora più difficile trovare alloggio e risultare affidabili per chi deve ospitarli, insomma sotto questo aspetto due ragazze magroline e con gli occhioni blu partono decisamente avanti rispetto a un moraccione tatuato. Si, vabbé, sti cazzi, non tifo per loro per questo! Ciao Franci!
Guglielmo Scilla e Alice Venturi alias Gli #Amici. Lui, come dicevo all’inizio, lo conosco poco, lei non la conosco per niente, del resto pare sia famosa per i suoi tutorial di make up, ma io sto al trucco come Mattia Marciano alla professione di dentista quindi ne ignoravo completamente l’esistenza. Dal poco che ho visto lui mi ha fatto una buona impressione (epic win per il momento in cui si è inventato una parentela fatta interamente di preti, sacrestani e discendenti diretti degli apostoli al solo scopo di farsi dare un passaggio più lungo dai cattolicissimi filippini) mentre lei, che per tutta la puntata mi è stata piuttosto indifferente, ha immediatamente scalato la classifica di quelle che più mi stanno sulle palle quando a fine puntata ha osato farmi frignare il dolcissimo e pucciosissimo Alessandro della coppia degli #Egger. Giù le mani da quel batuffolo di tenerezza, stregaccia malefica!
Cristina Vittoria Egger Bertotti e Alessandro Egger alias Gli #Egger. Allora, per 3/4 e mezzo di puntata ho temuto che spuntasse la Marchesa d’Aragona pronta a rivolgersi alla giustizia civile filippina per denunciare il furto d’identità ad opera della signora Egger.
E’ evidente che la Egger miri proprio a interpretare quel tipo ti personaggio ma, si sa, di originale ce n’è uno e tutti gli altri son nessuno. Insomma, in pieno istinto di solidarietà verso la Marchesa stavo per defenestrare gli Egger se non fosse stato per quel momento finale in cui, appreso che la tappa non era eliminatoria e che quindi rimanevano in gara, Alessandro ha iniziato a piangere come me davanti alle frittelle di patate di mia nonna! Ma che tenereeeeeeeezza! Adottato!
Valentina Pegorer ed Ema Stokholma alias Le #Clubber. Primo impatto:
Poi, però, devo dire che mi sono piaciute. Oh, non chiedetemi perché, quando vedi persone sconosciute per due ore in tv non puoi spiegare perché ti siano piaciute senza dire delle banalità, alla fine è tutto un fatto di empatia. Mi hanno trasmesso una sensazione positiva, mi sono sembrate genuine e coinvolgenti. Speriamo non svacchino nelle puntate successive avvalorando la tesi che io a primo impatto non capisco mai una ceppa.
Eugenia Costantini e Agata Cannizzaro alias #FigliaeMatrigna. Delle due l’unica che conosco è la mamma naturale di lei, se mi chiedete come mi sono sembrate sono costretta a rispondervi che, boh, non mi ricordo nemmeno di averle viste. E considerate che ora che sto scrivendo queste righe è mezzanotte e la puntata è terminata da nemmeno 30 minuti. Ecco, di certo non le definirei indelebili.
Marcelo Burlon e Michele Lamanna alias I #Modaioli. Primo impatto alla presentazione di entrambi:
Nonostante il mio sgomento iniziale a fine puntata posso dire di ricordarli entrambi, uno perché ha la stessa acconciatura di San Francesco e l’altro perché ha l’hobby di scaccolarsi tra un autostop e l’altro. Intravedo delle buone delle potenzialità.
Olfo Bosé e Rafael Amargo alias Las #Estrellas. Primo impatto:
Per loro vale più o meno lo stesso discorso della figlia di Laura Morante e della nuova moglie dell’ex compagno di Laura Morante in termini di trasparenza ai miei occhi. So solo che quando appariva il figlio di Bosè speravo che dal nulla spuntasse il paparino a schierare i Diageeeeeeeeek e quando parlava l’altro pensavo solo alla sua clip di presentazione e nella mia mente partiva il collegamento automatico flamenco -> dos los ramatos
Anyway nonostante qualche ‘Ma chi‘? (cit Valeriona) qui e lì direi che come al solito le potenzialità per goderci un po’ di buona televisione ci sono tutte. Filippine, Taiwan e Giappone sono luoghi stupendi che spero un giorno di poter visitare e che, in attesa di vincere alla lotteria, al turista per caso o essere contattata da Fittea, mi accontenterò di guardare dalla tv, in uno dei pochi programmi che, dopo sei anni, è ancora una certezza.
COMMENTI