Pechino Express 9, Bugo parla dell’esperienza vissuta nel programma e poi rivela come lo ha cambiato l’episodio con Morgan a Sanremo 2020
Il cantante, ultimo eliminato dall’adventure game insieme a Cristian Dondi, è stato intervistato da Vanity Fair
Luana Aprile 30, 2022
Cristian Bugatti, in arte Bugo, è stato uno dei protagonisti di Pechino Express, insieme al suo migliore amico e testimone di nozze Cristian Dondi. La loro avventura però si è conclusa in Giordania, a un passo dalla semifinale e proprio Bugo, intervistato da Vanity Fair, ha parlato della loro recente esperienza e del fatto che pur essendo arrivati sempre ultimi, si sono quasi sempre salvati:
La fortuna fa parte della vita delle persone. Quando, più volte, qualcuno ha detto che eravamo sfigati ci ho anche un po’ riflettuto, perché per me la sfiga non esiste. Ci sono delle coincidenze fortuite. Mi ritengo una persona positiva, e forse è per questo che siamo andati avanti tanto: facevamo la gara a modo nostro, senza fare sgambetti agli altri. Poi, certo, non sono un santo, ognuno ha il suo diavoletto.
E ancora:
Eravamo sorridenti anche quando eravamo incazzati. Non è che vivevamo tra le nuvole, ma preferivamo non buttarci giù. Ho quasi 50 anni, ho un carattere molto forte, ma volevo trasmettere il fatto che viaggiare fosse difficile.
Poi Bugo ha spiegato che qualche volta sono stati sfortunati a Pechino Express per via delle indicazioni sbagliate che gli sono state fornite dalle persone, ma ha ammesso di aver amato i momenti in cui si è intrattenuto a giocare a calcio con dei bambini:
È successo una sola volta: quando ti appoggi alle persone che ti caricano, ti devi fidare. Forse il destino voleva che risultassimo fuori dal mondo e simpatici. E pensare che, nella vita di tutti i giorni, sono una persona molto concreta: mi piace, però, essere riuscito a trasmettere un sorriso. Non sono un musone di carattere. […] Quei momenti li ho adorati, anche se la gente pensava che stessimo perdendo tempo. Quando vedo i bambini che giocano, non riesco a resistere.
Il cantante è poi tornato a parlare della sua esperienza al Festival di Sanremo e ha rivelato se lo infastidisce o meno che gli chiedano sempre di Morgan e di quello che è successo:
La vita è sempre un distruggere e un costruire. Sanremo 2020 e Sanremo 2021 sono stati tosti, mi hanno trattato come un mentecatto. Ho davvero capito che bisogna avere le spalle larghe per affrontare le cose. […] Dipende dall’interlocutore che ho davanti. Alla fine è stato un episodio eclatante che è stato anche positivo: l’ho affrontato nella maniera più giusta per me, magari qualcun altro avrebbe reagito menandolo sul palco.
Infine Bugo ha spiegato come lo ha cambiato quell’evento e come ha affrontato la questione:
Quell’evento mi ha portato a essere più sicuro di me, a mostrarmi al pubblico come una persona con dei valori. A Sanremo me ne hanno dette di ogni: che non so cantare, che ho gli occhi storti. Ma che mi frega? Non voglio che la negatività faccia parte della mia vita. Ho fatto Sanremo due volte e, se capiterà di farlo una terza in cui mi vorranno maciullare ancora, continuerò ad andare avanti.
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