‘Pechino Express’, Naike Rivelli lancia pesanti accuse al programma: “Una farsa! Non esiste reality più costruito, vincitori già decisi nel contratto!”
Dalia Aprile 12, 2020
La finale di Pechino Express si sta avvicinando: martedì 14 Aprile andrà in onda l’ultima puntata del programma condotto da Costantino Della Gherardesca. A contendersi la vittoria ci saranno tre coppie: le #Top, ossia Dayane Mello e Ema Kovac; i #WeddingPlanner, cioè Enzo Miccio e Carolina Gianuzzi; ed infine Nicole Rossi e Jennifer Poni che formano le #Collegiali.
In attesa di conoscere i vincitori di quest’ultima edizione, in queste ore il programma è stato investito da una polemica. A farla scattare è stata Naike Rivelli, figlia di Ornella Muti ed ex partecipante del programma. Vi aveva preso parte insieme al fratello Andrea Fachinetti nel 2015, quando dopo pochissime puntate avevano deciso di ritirarsi, per loro scelta. Ai tempi, la Rivelli motivò questo abbandono affermando: “Ho avuto una serie di mancamenti e per portare avanti questa esperienza o ci sei fisicamente o non lo puoi fare“.
Oggi, però, la versione dei fatti che ha svelato è ben diversa da quella dichiarata all’epoca. La ragazza, infatti, ha accusato il programma di essere “finto e farlocco“, insinuando che i vincitori siano già decisi a tavolino:
Io l’ho fatto Pechino Express. Non esiste reality più costruito e calcolato (visto che non è neanche in live, né in tempo reale quindi montano e smontano e decidono tutto durante il gioco) pertanto me ne sono andata durante…quando ho capito che era una farsa come tutto. Che grande tristezza. Ma nessuno vuole sapere la verità. Anzi. Vogliono vivere di menzogne e illusioni.
La Rivelli, dunque, dopo aver denunciato queste macchinazioni, si è dissociata dalla televisione e da ciò che viene mandato in onda:
Io ho alzato le mani. Mi sono dissociata da una televisione italiana corrotta, finta, costruita, manipolata e poco educativa, piena di raccomandati e vincitori di reality già decisi nei contratti. Eh sì, mi sono rotta le pal*e di stare zitta! Si sa già tutto dall’inizio. Tutto, tutto scritto nel contratto dei protetti. Gli altri concorrenti dei reality, quelli che “non hanno valore“, i cosiddetti nel linguaggio televisivo (carne da macello) sono quelli che invece ignari pensano di giocare sul serio, quelli più penalizzati e presi per il c**o dalla produzione. Ne so qualcosa. Ma al pubblico tutto questo non interessa. Vuole essere preso per il c**o. Ben venga se la gente vuole farsi derubare l’anima e le tasche, posso solo che avere una grande compassione.
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