‘Pechino Express’: l’opinione di Chia sulla finale e su tutti i protagonisti della sesta edizione
Chia Novembre 9, 2017
Su sei edizioni di Pechino Express a cui abbiamo assistito sino ad ora, solo due hanno visto salire sul podio la mia coppia preferita. Nello specifico la prima, quando trionfarono gli #Attori Alessandro Sampaoli e Debora Villa, e la quarta, quando sul gradino più alto del podio salirono gli #Antipodi Andrea Pinna e Roberto Bartolini.
In tutti gli altri casi – compreso il più recente, giunto ieri sera al suo epilogo – mi sono toccate solo grandi bestemmie, di quelle che il Grande Fratello non mi perdonerebbe mai e – dopo l’eliminazione invocata sui social dai benpensanti – mi vedreste tutti i pomeriggi dalla D’Urso insieme a Marco Predolin a commentare cose a caso, per intenderci.
Pechino Express è un gioco, lo sappiamo, ma è uno di quei giochi così belli ed appassionanti che vorresti assistere al trionfo della coppia non solo più veloce a correre o più astuta nell’arruffianarsi i rivali, ma quella che si è calata davvero nello spirito del programma, che realmente ha assaporato la bellezza di quei luoghi lontani, che si è immersa sul serio in quelle culture così diverse dalla nostra. E magari ha fatto tutto ciò con delicatezza, fairplay e un pizzico di autoironia, che non guasta mai.
Per le ragioni sopra elencate, quindi, per quanto mi riguarda la coppia che più di tutte avrebbe meritato la vittoria di questa sesta edizione di Pechino Express è quella dei #Maschi Francesco Arca e Rocco Giusti. I più divertenti, i più simpatici, i più ironici… e anche i più sfigati, diciamocela tutta.
Nonostante avessero la prestanza fisica dalla loro, nelle tappe erano spesso e volentieri ultimi, faticavano a trovare passaggi e ospitalità per la notte (amiche filippine, ma quando ve ricapita di ospitare cotanto ben di dio in casa vostra, dai!) e hanno più volte rischiato l’eliminazione dalla gara. Ma l’hanno sempre presa con il sorriso, e deve essere quello ad avergli fatto posticipare il ritorno a casa. Almeno fino a quando le #Caporali Antonella Elia e Jill Cooper non si sono fatte arruffianare dai #Compositori Achille Lauro e Edoardo Manozzi, scegliendo di salvare al ballottaggio della semifinale questi ultimi e rispedendo così i #Maschi dritti in Italia.
Cioè, ma come si fa? Tipo che io quei due li ho detestati dal primo istante in cui sono apparsi davanti a Costantino della Gherardesca, anche solo per l’immeritata definizione di #Compositori che ha fatto rivoltare nella tomba Fabrizio De André e Luigi Tenco. E di tappa in tappa non hanno di certo migliorato la prima impressione che mi avevano fatto, anzi ho quasi rimpianto gli #Egger, Alessandro Egger e Cristina Egger Bertotti, che per lo meno erano così assurdi che una risata sadica te la strappavano. I #Compositori manco quella, solo una sensazione di prurito fastidioso ad ogni primo piano che gli veniva riservato, e nulla di più. E il terzo gradino del podio è anche troppo, per due così.
Per averci privati dei #Maschi in finale, Antonella e Jill sono state clamorosamente punite dal Karma e si sono viste soffiare la vittoria dalle #Clubber Ema Stokholma e Valentina Pegorer. Una coppia, quest’ultima, che inizialmente nemmeno mi dispiaceva, vi dirò, ma col passare delle puntate si è mostrata sempre più scorretta e competitiva. E non quel tipo di competitività delle #Caporali, che mi faceva cappottare dalle risate, tanto erano determinate e coraggiose (o ce lo vogliamo scordare il momento in cui, davanti alla prova dei sette mostri in cui dovevano ingurgitare sperma di pesce o interiora fermentate, sembrava che Antonella e Jill si trovassero al ristorante di Cracco tanto ingoiavano tutto con ingordigia? Eroine!), una competitività fastidiosa e accecata dalla scarsa sopportazione delle rivali, roba che può starci nel campionato di serie A ma non a Pechino Express, insomma.
E sono convinta che le #Clubber avranno gioito di più per avere battuto le #Caporali che per aver vinto in sè. Tranquille, zie, che tra due giorni al massimo ci saremo già scordati tutti del vostro primo posto, ma difficilmente ci dimenticheremo delle risate che gente come Antonella o Francesco ci hanno regalato in ogni puntata.
Comunque a meritarsi la finale molto più dei #Compositori c’erano sicuramente gli #Amici Guglielmo Scilla e Alice Venturi e i #Modaioli Marcelo Burlon e Michele Lamanna, due coppie davvero molto forti (non a caso sono risultate più volte vincitrici di tappa) ma che – quanto a sfiga – se la giocano con i #Maschi. Al pari di Francesco e Rocco hanno affrontato quest’avventura dando il massimo, e speravo arrivassero più avanti, onestamente.
Ben più trasparenti, quantomeno nel gioco, la coppia #FigliaeMatrigna composta da Eugenia Costantini e Agata Cannizzaro e la coppia delle #Estrellas composta da Olfo Bosè e Rafael Amargo. Trasparenti ma caruccette, alla fine. Sempre meglio dei #Compositori, ovviamente.
In conclusione, nonostante le inevitabili bestemmie che il podio finale mi suscita ogni anno, Pechino Express rimane senza dubbio alcuno il programma più bello della televisione italiana. Spero ci sarà una settima edizione, e spero che a condurla troveremo ancora il sublime Costa, il vero valore aggiunto della trasmissione. Se però volessero farmi la cortesia di regalarmi un epilogo migliore, la prossima volta, ne sarei lieta.
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