‘Pechino Express’: l’opinione di Isa sulla finale e su tutti i protagonisti della quinta edizione

Quando arriva la finale di un reality show e tu non riesci a tifare contro nessuno e anzi, al contrario, il trionfo di ciascuno dei finalisti ti farebbe piacere per motivi diversi, beh, allora vuol dire che quel reality magari non è sufficientemente trash, magari non aizza a sufficienza le varie fazioni, magari non fomenta le masse,  però vuol dire che ciascuno dei suoi protagonisti ti ha lasciato qualcosa, qualcosa in più di una semplice risata, qualcosa in più di un momento trash in mezzo a tanti altri momenti trash, vuol dire che ti ha lasciato qualcosa di buono, vuol dire che è un programma in cui la competizione è centrale ma allo stesso tempo marginale, in cui si è uno contro l'altro ma allo stesso tempo una grande famiglia, vuol dire che non è certamente televisione impegnata ma è comunque buona televisione.



Ed è proprio un peccato per le scellerate decisioni di chi determina i palinsesti televisivi perché tra la concorrenza del Grande Fratello Vip su Canale 5 e la concorrenza interna della stessa Rai che sul primo canale ha piazzato una fiction di enorme successo come L'Allieva, alla fine chi ne è uscito più penalizzato è proprio il programma condotto da Costantino Della Gherardesca, ed è stata una penalizzazione ingiusta perché, almeno per quanto mi riguarda, questa è stata una delle più belle edizioni di Pechino Express che abbia mai visto. Pechino è sempre bello, è uno dei migliori programmi di intrattenimento proposti dalla televisione italiana e le passate edizioni sono stata per un motivo o per un altro degne di nota. Questa edizione, però, per me è stata proprio perfetta, la migliore che abbia mai seguito. C'era tutto: la simpatia naturale dei Socialisti, l'eleganza scanzonata dei Contribuenti, la follia di Lory Del Santo abbinata alla semi inutilità (anch'essa però esilarante) del fidanzato, c'era il trash, però quello divertente, quello leggero e spassoso, proposto da Tina Cipollari, c'era la personalità sopra le righe di Silvia Farina degli Estranei che a volte ti irritava ma alla fine ti strappava un sorriso, c'erano i Coniugi, mal tollerati dai compagni di avventura ma adorati dalla sottoscritta, insomma in questa edizione c'è stato tutto, davvero tutto. Mi sono gustata ogni secondo di ogni puntata, purtroppo in differita, e purtroppo a godercela siamo stati in pochi. Però mi auguro davvero che adesso, in questa momentanea pausa da reality show, chi si è perso questa edizione di Pechino possa aver modo di recuperarla perché davvero ne vale la pena, ne vale veramente la pena.

Edizione stupenda e finale altrettanto stupenda. Sinceramente avrei voluto il podio per Tina e Simone Di Matteo però effettivamente loro, che erano sorprendentemente partiti a razzo inanellando vittorie su vittorie, nelle ultime tappe avevano un po' rallentato, e Tinona nostra, che all'inizio aveva dato il meglio di sé...



...sul finire era davvero provata 😀

Ad ogni modo lei e Simone, quest'ultimo altra gradevolissima sorpresa, ci hanno regalato sorrisi, leggerezza e ricordi indelebili: chi ama Pechino Express non potrà mai dimenticare la Cipollari in ginocchio ad implorare gli automobilisti di caricare lei e Simone né si potrà scordare il suo borsone dal quale ogni tanto tirava fuori santini e rosari da consegnare alle persone del luogo che più le stavano simpatiche. Grazie, Spostati, siete stati uno spasso vero!



Gradino più basso del podio per Lory Del Santo e Marco Cucolo. Forse loro erano i meno amati tra i finalisti eppure a me, in qualche strano modo, piacevano molto anche loro. Marco una specie di ologramma, utile quanto uno scaldacollo per Maurizio Costanzo, coraggioso come Alessia Macari in un negozio di Barbie e dominante quanto chiunque in Mediaset davanti a Queen Mary, però gli va dato atto di avere una pazienza che monaci tibetani ve dico levateve... sopportare Lory, il suo spirito competitivo e il suo bisogno di ricordargli praticamente ogni 0,2 secondi netti la sua inutilità su questa Terra, è impresa che forse non riuscirebbe nemmeno al Padre eterno. Marco, in paradiso c'è un posto per te, ne sono certa. Nel frattempo noi gli Innamorati li ricorderemo così, in uno dei loro migliori momenti espressivi.

Il rush finale è stato (quasi) quello dei miei sogni. Avrei preferito gli Spostati al posto dei Contribuenti ma probabilmente solo a causa del fatto che 13 anni di Uomini e Donne mi fanno percepire Tina quasi come una zia. In realtà Diego Passoni e Cristina Bugatty sono stati eccezionali. Due viaggiatori incredibili, hanno affrontato questa esperienza con uno spirito perfetto, sono stati appassionati, divertenti, coinvolti e coinvolgenti. Una delle cose che ricorderò maggiormente di questa edizione di Pechino Express sono gli abbracci che Diego riservava a tutti coloro che si offrivano di dargli ospitalità, abbracci sinceri pieni di reale riconoscenza, è come se ogni volta lui restasse sconvolto dalla gentilezza delle persone e cercasse ogni modo, anche quello della pura manifestazione fisica, per ricambiare l'affetto che riceveva. Bellissimo. Bellissimi loro. Grazie Diego e grazie Cristina, ci avete regalato emozioni. Emozioni positive, abbiamo vissuto la grandezza di questa esperienza attraverso i vostri occhi e ve ne siamo grati. Avete vinto anche voi.

E infine loro, i vincitori effettivi, quelli che entreranno di diritto nell'albo d'oro dei trionfatori di Pechino Express, i Socialisti, su Youtube noti come i theShow, al secolo Alessandro Tenace e Alessio Stigliano. Io non sono un'appassionata di Youtube e confesso che all'inizio del programma non li conoscevo. Ma Alessandro e Alessio mi hanno conquistata sin da subito ed il mio sostegno nei loro confronti è aumentato puntata dopo puntata. Ci sono quelli che si sforzano di essere divertenti, quelli che le battute devono prepararsele a casa e che se devono andare 'a braccio' sono più tristi del finale di Titanic. Ale & Ale, invece, sono proprio divertenti di natura, lo sono spontaneamente, hanno la battuta pronta, sono brillanti, non sono volgari, sono solari ma non sono eccessivi. Sono stati una stupenda scoperta e al momento della loro vittoria ho esultato come si esulta per due amici. Loro questo Pechino Express se lo sono goduto davvero, se lo sono assaporato, hanno giocato, hanno stretto dei legami con i compagni di avventura, hanno scherzato con la gente del luogo, hanno sorriso e ci hanno regalato sorrisi. Hanno vissuto questa esperienza con lo spirito migliore possibile e a me sono arrivati in pieno. Ogni volta che li inquadravano mi partiva in automatico il sorriso. E se è vero che far piangere e far emozionare è difficile è anche vero che è altrettanto difficile riuscire a far sorridere, riuscire a trasmettere empatia. Beh, loro a mio avviso ci sono riusciti e sono sicura che ieri sera, da casa, siamo stati in tanti ad esultare al momento della loro proclamazione. Mi auguro davvero che a questi due ragazzi possa esser data una chance nel mondo della TV, mi piacerebbe moltissimo, ad esempio, vederli in un programma come Le Iene per il quale li troverei effettivamente perfetti... insomma lo spot del 'Largo ai giovani' è tanto bello da dire... sarebbe altrettanto bello iniziare ad applicarlo specie a vantaggio di chi merita! In bocca al lupo, ragazzi, che la vita vi riservi le cose più belle!

E anche per quest'anno cala il sipario su questo appuntamento settimanale che ci permette di viaggiare, conoscere, stupirci ed emozionarci anche stando comodamente seduti sul divano. Come ogni anno non possiamo che incrociare le dita e sperare in una nuova edizione. Perché, insomma, va bene che il #mainagioia è sempre in agguato, ma sia ben chiaro che nessuno può mettere Pechino Express in un angolo.