Pio e Amedeo: “Domani a Felicissima sera elencheremo tutte le parole che non si possono più dire in tv, quelle bandite: neg*o, froc*o, tutte”

Pio e Amedeo hanno fatto un bilancio dei primi due appuntamenti di Felicissima Sera per Libero Quotidiano. Un'intervista quella ai due showman, in vista dell'ultimo appuntamento di domani 30 aprile, che ha fatto piuttosto discutere e storcere il naso.



Pio D'Antini e Amedeo Grieco hanno fatto di recente il loro esordio nelle vesti di conduttori del nuovo format stile varietà, in prima serata su Italia Uno. Una conquista per i due pugliesi, che hanno rilasciato qualche anticipazione in merito alla chiusura del programma che sta facendo molto discutere il web:

Nel fare il nostro show avevamo paura di non essere capiti. Oggi se apri una parentesi deve essere "graffa", perché se dici "tonda" ti accusano di body shaming. Siamo andati dritti e ora ci schiantiamo definitivamente. Elencheremo tutte le parole che non si possono più dire in tv, quelle bandite: "neg**", "fro***", tutte. E sai perché? Perché la cattiveria non è mai nella lingua, ma nelle intenzioni. Se dici a un tuo amico "ué neg**, andiamo a mangiare?" non lo offendi, se gli dici "nero di me***!" sì.



"Ma le direte tutte tutte?" ha chiesto l'intervistatore, al ché Pio e Amedeo hanno spiegato:

Sì sì, anche "Hitler", "ebrei"... Perché se dici "sei tirchio come un ebreo" ti massacrano ma se lo dici a un genovese la gente si mette a ridere? Difendiamo anche i genovesi allora. Bisogna sempre alzare l'asticella. Il principio è che si può dire tutto se il pensiero è "ragionato". È la "bastardaggine" che va condannata. E comunque è l'ultima puntata, alla peggio finiamo col botto. Una volta al nord non fittavano le case ai terroni, ora fa figo, c'è quello del nord che dice "sono un terrone" inteso come "sono furbo come loro". Smettiamola di offenderci per niente.



Nonostante gli skecth, i due showman hanno provato a spiegare l'intento che c'è dietro la loro "sfacciata" ironia:

Speriamo di aver dato nuova linfa, l'italiano non è stupido, quelli della tv trattano tutti come scemi. Prendi l'imitazione della Hunziker (Michelle, ndr): se i cinesi hanno gli occhi così cosa c'è da offendersi? Se a noi dicono che uno è basso e l'altro ha il naso grosso non è che scateniamo la comunità di quelli bassi o col naso grosso, è la verità.

I due presentatori hanno toccato anche il tema delicato, nonché molto attuale, del Cat calling:

Ecco, questo è un altro discorso. Noi con Emigratis esageravamo apposta per far capire che non tutto è permesso. Dalle nostre parti ci sono "i signori" che tolgono il cappello e fanno il complimento, quello si può fare, altro no. Il nostro obiettivo è far arrivare a tutti messaggi di un certo spessore. Per farlo devi essere "semplice". Se spiego le equazioni a uno che non sa fare neanche le addizioni, sbaglio in partenza. Nei saluti finali abbiamo appositamente esagerato con abbracci e contatti, a costo di sembrare irrispettosi delle regole. La nostra voleva essere una "prova generale di normalità", quantomeno abbiamo tentato.

E a proposito del loro amatissimo pubblico in studio, che non abbiamo visto però nell'ultima edizione di Sanremo:

La verità è che siamo incoscienti. Ecco, Sanremo: quando abbiamo partecipato ci avevano concesso 10 minuti, siamo rimasti sul palco 24. Il fatto è che non abbiamo nulla da perdere, facciamo il lavoro che ci piace, siamo dei privilegiati, l'incoscienza è la nostra forza. Oh, incredibile, improvvisamente sono usciti un sacco di parenti. Chiamano: "Sono tuo cugino!". Ma chi ti conosce.

Nel frattempo il popolo di Twitter si è indignato in merito alle risposte date da Pio e Amedeo, sottolineando l'importanza della sensibilizzazione verso alcuni temi che dovrebbe essere gestita diversamente e non "spiattellata" in prima serata su Italia Uno:

E voi seguirete l'ultimo appuntamento di Felicissima Sera?